La Legione Straniera lascia l'Algeria Forse sarà sciolta, non può essere trasferita in Francia di Loris Mannucci

La Legione Straniera lascia l'Algeria Forse sarà sciolta, non può essere trasferita in Francia Scompare un reparto un tempo glorioso, ora strumento di sedizione La Legione Straniera lascia l'Algeria Forse sarà sciolta, non può essere trasferita in Francia I capi dell'FIn ne chiedevano da mesi il ritiro; i legionari erano accusati di gravi violenze contro gli arabi - Un problema serio per Parigi: i soldati mercenari sono legati al governo francese da un contratto, ma essendo stranieri, per statuto non possono servire in patria -1 primi reggimenti già avviati in Somalia e nel Madagascar (Nostro servizio particolare) Parigi, 9 maggio. La, partenza della Legione Straniera dall'Algeria sarebbe incominciata: il provvedimento è stato chiesto a varie riprese dal governo algerino, che accusa la Legione di provocazione sistematica e di violenza contro gli arabi. Paris Presse, considerato portavoce dell'Eliseo, scrive che la partenza potrebbe avvenire entro la metà di luglio, cioè prima che si svolga il € referendum » dell'autodeterminazione Il periodioo della Legione Kepi Blanc annuncia che un reggimento è già in marcia verso Gibuti (Somalia): si tratterebbe di quel reparto che si illustrò alla battaglia di Narutich nel lSIfl e che ultimamente si trovava a Guelma, nell'Algeria orientale. Un altro reggimento attualmente ad Arzew, nella regione di Orano', si accingerebbe a partire per la base militare di Diego Suarez, nel Madagascar. Per gli altri reggimenti — sono otto in tutto, più. una mez¬ za brigata e alcune compagni! dette sahariane — non sarebbe ancora stata presa una decisione, ma è certo che la Legione Straniera non potrà più mantenere a lungo la sede a Sidi bel Abbès. Il problema è tuttavia uno dei più delicati che il governo di Parigi abbia da risolvere, poiché un contratto lo lega ai legionari e questi rappresentano inoltre una forza che la Francia desidererebbe poter utilizzare ancora; però non possono essere trasferiti sul |territorio metropolitano. Creata da Luigi Filippo con legge del 9 marzo 1831, la Legione Straniera aveva all'inizio sette reggimenti (uno per nazionalità) costituiti dai resti dell'esercito imperiale: Napoleone, infatti, aveva arruolato numerosi mercenari in tutti i paesi d'Europa e costoro, dopo la sconfitta di Waterloo, erano disponibili. Luigi Filippo li radunò e creò la Legione, precisando nella legge istitutiva che essa doveva servire esclusivamente fuori del territorio nazionale. Fu quindi in Algeria che cominciò la sua storia e in Algeria probabilmente la chiuderà, poiché il colonialismo è finito. Le sconfitte e il crollo dei regimi politici hanno sempre fornito alla Legione decine di migliaia di uomini: nel 1918 erano numerosi i russi bianchi, nel 1937 i repubblicani spagnoli costituivano una percentuale notevole, nel J9-45 la maggioranza fu di tedeschi e italiani (il ministro fascista Bottai si arruolò col nome di Battaglia e diventò sergente); la Legione perse in Indocina diecimila uomini e in Algeria ha partecipato ai combattimenti più duri, poiché ad essa spettava il compito di snidare i ribelli nelle loro impervie montagne. Una leggenda va tuttavia di strulla a proposito della Legione: se essa accoglie non soltanto teste calde, ma anche i ladri, i falliti e i delinquenti minori, dei quali — pare — è possibile fare degli uomini in sei mesi di durissima disciplina a Sidi bel Abbès, non accetta invece gli assassini. Sebbene l'arruolamento sia teoricamente anonimo e che all'inte ressato non vengano richiesti documenti, la Legione sa sempre le sue generalità, possiede lo schedario dei malfattori ri cercati dalle varie polizie. Attualmente i legionari sono circa ventimila (ohi dice 25 mila e chi lt.oooj, ma la cifra esatta è segreta: gli italiani secondo le dichiarazioni fatte al nostro Senato un paio d'anni fa, sarebbero circa sette mila. Poiché la ferma è di chi que anni almeno, la Legione potrà essere sciolta soltanto a poco a poco: già sono prati camente sospesi gli arruolamenti e, a tappe, gli effettivi verrebbero ridotti a 11.000 uomini; per certi elementi, specie per i paracadutisti, si tenterebbe di inserirli v.clle divisioni regolari, che dovrebbero costituire la principale forza del futuro esercito francese. Loris Mannucci La Legione Straniera lascia l'Algeria: dietro questi volti si cela un doloroso passato ni illuminimi mimmiiimniiiimmiimmiimmii mimimmii iimiiimiiiiiiimmmimmmimmimmiimmiimmmmi

Persone citate: Battaglia, Blanc, Bottai, Diego Suarez, Luigi Filippo