Trenta nuove industrie hanno frenato lo spopolamento della provincia di Cuneo

Trenta nuove industrie hanno frenato lo spopolamento della provincia di Cuneo Trenta nuove industrie hanno frenato lo spopolamento della provincia di Cuneo Negli ullimi 10 anni gli abitanti sono calali dell'8 per cento Aumento dell'occupazione e buone prospettive economiche (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 8 maggio. La popolazione della provincia di Cuneo è diminuita nell'ultimo decennio di 46.680 abitanti, passando da 580.478 a 533.798, con una perdita delI'8,04 per cento, mentre la popolazione italiana è aumentata, nel complesso, del 6,2 per cento. Il reddito medio prodotto nel 1960 da ciascun abitante della provincia è stato di lire 293.957, di poco superiore alla media nazionale (lire 286 mila 304), ma inferiore a quello delle altre province piemontesi, ad eccezione di Asti che è press'a poco al livello di Cu¬ iilllllllilllillliilliiiiiiiiiliililllltllllllliiiililllll ) nlbi a eloaer tndi re 86 elnhe u¬ neo. Facendo uguale a 100 ireddito prò capite medio italiano, la provincia di Cuneo hl'indice 102,7, mentre Milano a 213,1, Torino a 175,3, Vercella 151, Novara a 135, Alessandria a 113,9 e Asti a 102,4. Ricordando queste cifre, ipresidente dell'Unione industriale della provincia di Cuneo, ing. Giacomo Bosso, hiniziato la sua relazione, a conclusione del triennio di presidenza, ed ha osservato che la diminuzione degli abitanti in molte zone ha assunto l'aspetto dello spopolamento, con lperdita per emigrazione dellforze più valide al lavoro. lllllllllllllllillllliiiiiillllllllllillllllllillllilllllllli l a è i l a a n a e l — i d i ù e i i l i , n e i a L'assemblea degli industriali si è tenuta nel salone della Camera di commercio e accanto all'ing. Bosso erano i componenti del comitato esecutivo: i vicepresidenti dott. Levi e rag. Rattalino, l'ing. Boglione, l'ing. Rosazza, il comm. Moresco, il cav. Favole, il direttore dell'Unione dott. Lombardi. In sala erano parecchie decine di industriali, fra cui tutti i rappresentanti delle sezioni. Il quadro statistico economico della provincia non è senza ombre, tuttavia l'industria cuneese ha portato un notevole contributo al suo miglioramento. L'ing. Bosso ha elencato una trentina di nuove aziende, fra le maggiori sorte recentemente in molti centri della provincia: a Bra, Busca, Caraglio, Carrù, Ceva, Dronero, Dogliani, Lesegno, Saluzzo, Garessio, La Morra, Mondovi, Savigliano, San Michele Mondovì, Fossano, Roccavione. In Valle Gesso hanno avuto inizio gli impianti elettrici della P.C.E., la società Facis sta scegliendo il luogo in cui costruire un nuovo stabilimento. In tre anni i lavoratori occupati sono saliti da 23.200 a 29.000, e il numero dei disoccupati è sceso da 11.400 a 8500: ogni anno sono stati creati in media duemila nuovi posti di lavoro. L'ammontare dei salari e degli stipendi (escluso il settore dell'agricoltura) è stato nel 1961 di 23 miliardi 705 milioni, con un incremento di 3718 milioni rispetto all'anno precedente. Comprendendo gli oneri sociali, il c costo del lavoro » come onere diretto e indiretto, ha quasi raggiunto i 34 miliardi. Alla relazione del presidente è seguita l'esposizione del : bilancio, che tocca i 90 mi¬ i ò lioni, e qualche notizia sulla nuova sede dell'Unione industriale che sorgerà in corso Dante. e. d.

Persone citate: Boglione, Bosso, Favole, Giacomo Bosso, Lombardi, Moresco, Rattalino, Rosazza, Savigliano