Morti tre dei feriti nello scoppio per il gas uscito dall'autocisterna

Morti tre dei feriti nello scoppio per il gas uscito dall'autocisterna La tramanda sciagura ohe ha devastato un paese nella zona di Fidenza Morti tre dei feriti nello scoppio per il gas uscito dall'autocisterna Tra le vittime una bimba di diciotto mesi, che prima di spirare ha ricevuto la Cresima - Anche lo zio è deceduto, mentre la zia e un cuginetto sono gravissimi - La valvola dell'autobotte si sarebbe staccata di colpo (Dal nostro corrispondente) Parma, 7 maggio. La terrificante sciagura avvenuta sabato scorso a Parola di Fidenza, dove il gas fuoruscito da un'autocisterna carica di propano ha causato una fragorosa serie di scoppi con un impressionante bilancio di distruzioni e di danni materiali, ha avuto purtroppo anche un pesante tributo di sangue: nel giro di dieci ore, fra la notte di ieri e la mattinata di oggi, tre persone che erano state ricoverate con prognosi riservata nella Clinica dermatologica dell'ospedale di Parma hanno cessato di vivere. Poco dopo le 23 di ieri era morto il rappresentante Dionigi Bocchiallni di 66 anni, rimasto ustionato Insieme alla moglie Bianca Dalla Pietra di 52 anni, il figlio Gianfranco di 26 e la nipotlna Federica Ranucci di. 18 mesi. Alle 6 di questa mattina ha cessato di vivere la signora Lucia Tanzi in Dosi, di 72 anni, che al momento dello scoppio si trova- va nel cortile a spennare una gallina. Alle 10, infine, è morta la piccola Federica Ranucci, fra lo strazio dei genitori e dei parenti. Le condizioni della bimba si erano improvvisamente aggravate nella prima mattinata ed i genitori avevano espresso il desiderio che la figlia venisse cresimata. Poco dopo giunge-, va da Fidenza ìl vescovo, mons. Guglielmo Bosetti, che somministrava alla bimba il sacramento. Il destino toccato alla famiglia Bocchiallni è stato crudele e spietato: al momento del primo scoppio padre, moglie e figlio erano in cortile, mentre la piccola Federica si trovava in casa. Resisi conto del pericolo incombente, mentre gli scoppi si susseguivano, i tre tornavano in casa per mettere in salvo la piccola. Quando però stavano scendendo le scale con la bimba in braccio venivano investiti dalla fiammata che li ha trasformati in torce umane. Dionigi Bocchiallni era rappresentante depositario di una società di olii lubrificanti di Genova. Molto gravi sono ancora le condizioni di Gianfranco Bocchiallni e della madre, signora Bianca, per i quali i sanitari continuano a non pronunciarsi sulla prognosi. E' invece migliorato lo stato dell'imbianchino Olinto Villa di 52 anni, sorpreso dalle esplosioni mentre era intento a colorare la casa del Bocchiallni, e della signora Adele Bertolottl, di 54 anni, che nella mattinata di ieri era stata trasportata dall'ospedale di Fidenza a quello di Parma e ricoverata con prognosi riservata. I sanitari della Clinica dermatologica si prodigano oltre ogni limite nel disperato tentativo di strappare alla morte altre vite umane; hanno lanciato' un appello alla cittadinanza perché versi sangue alla sezione dell'c Avis » e possano, in tal modo, essere in condizioni di praticare le necessarie trasfusioni che si susseguono a getto continuo ai feriti più gravi. La risponden za è stata finora soddisfacen te. Abitanti della città e della provincia si sono recati al l'«Avis» per offrire il loro sangue e da Reggio Emilia è giunto un numeroso gruppo di Vigili del Fuoco. All'ospedale di Fidenza sono ancora ricoverati altri tre ustionati, fortunatamente in non gravi condizioni: Pietro Strozzi, un anziano operaio che si trovava nel cortile della sua abitazione, rasa improv visamente al suolo, e che fu QIIKIIIIIIMIiriilllMIIMIIMICtEIMIMllHMIinilIiH sepolto sotto le macerie, donde venne estratto qualche minuto dopo; Ersilio Giandini e Antonino Migli, due rappresentanti piacentini, che al momento del sinistro si trovavano davanti alla casa del Bocchialini per questioni di affari. La sciagura ha avuto conseguenze disastrose. Com'è noto, il tragico episodio è avvenuto verso le 17 di sabato, quando un'autocisterna carica, di un centinaio dì quintali di propano, di proprietà della ditta Lavorati di Marcherà, dopo aver sostato qualche tempo nel cortile della trattoria «Romanin», di Parola di Fidenza per il cambio di rna gomma, si rimise in movimento verso Reggio Emilia. Improvvisamente l'autista, il quarantottenne Franz Domenichlni, dì Mira (che aveva al fianco come secondo autista Francesco Malon di 28 anni, da Dolo), avvertiva un acuto sibilo provenire dalla valvola di caricamento posta fra la motrice e il rimorchio. Era il gas che stava fuoriuscendo e diffondendosi in tutta la zona. In breve l'abitato di Pa rola fu avvolto da una densa nuvola grigiasta, che entrava nelle abitazioni. Dopo qualche minuto — e in questo tempo i due autisti avevano dato l'allarme, cercando di far mettere in salvo quanta più gente potevano — avveniva una prima esplosione (provocata non si sa bene ancora da che cosa) e l'intero paese veniva devastato dagli scoppi e dalle fiamme. Il bilancio del danni materiali è stato gravissimo: l'autocisterna è andata completamente distrutta, cosi come un altro autotreno di Latina, carico di tubi di cemento ed altri due veicoli. Una casa, quella della signora Strozzi, era rasa al suolo; un'altra, quella del Bocchiallni, riportava gravissime lesioni. Gli altri sette stabili venivano ben presto avvolti dalle fiamme. Un'Inchiesta sul fatto è stata iniziata dalla Procura della Repubblica. Nella giornata di domenica 11 Sostituto Procuratore dott. Zaccarini si è recato sul posto interrogando gli autisti e raccogliendo testimonianze. A quanto ha dichiarato Franz Domenlchini, l'autista dell'autocisterna, la fuga di gas non sarebbe stata causata da un difetto della valvola di caricamento: questa valvola si sarebbe Invece staccata di peso dalla lamiera della cisterna, alla quale era assicurata da quattro bulloni. In tal modo si sarebbe prodotta una fessura di 40 millimetri circa, attraverso la quale il gas è uscito con un violentissimo getto inondando il piazzale, la strada e le case. L'inchiesta sta cercando ora di appurare come abbia potuto avvenire un tale inconveniente. Per il momento si è nel campo delle ipotesi, tutto potrebbe essere: logoramento, pressione troppo alta, chiusura difettosa. Toccherà dunque ai periti accertare la verità. a. e. Una delle tre vittime, Federica Ranucci, aveva 18 mesi Lucia Tanzi e Dionigi Bocchialini sono spirati domenica llllllMillllllllll ) 1111111111111 i 11111 M1111111111111111 ! T i 11 11 11 ) IM111M1111111111111t 111111M11 MI 111D

Luoghi citati: Dolo, Fidenza, Genova, Latina, Parma, Reggio Emilia