Il Novara denunciato per «corruzione» Come si difende la società piemontese

Il Novara denunciato per «corruzione» Come si difende la società piemontese All'esame della Lega il tentativo effettuato da elementi estranei al club r!t•afr^; - - ■/ — Il Novara denunciato per «corruzione» Come si difende la società piemontese Si sottolinea la regolarità della partita di San Benedetto del Tronto - Nessun esponente azzurro interessato alla manovra antisportiva Roma, 7 maggio. L'ufficio d'inchiesta della Figc ha concluso le indagini per un tentativo di corruzione operato in occasione di Sambenedettese-Noiara. Dagli accertamenti è risultato che il tentativo è stato operato da persona non tesserata nei riguardi del capitano della Sembenedettese Angelo Buratti, che ha respinto l'illecita proposta. Gli atti relativi all'inchiesta verranno trasmessi alla commissione giudicante della Lega Nazionale professionisti per il rinvio a giudizio di un tesserato della Figc, di due persone non tesserate e dell'A. C. Novara per quanto riguarda la responsabilità oggettiva prevista dal regolamento dì giustizia. E' stata accertata la regolarità della gara Sambenedettese-Novara disputata il 22-4-1962. Dichiarazioni di Marmo (Dal nostro corrispondente) Novara, 7 maggio. Il comunicato della Federazione italiana gioco calcio, secondo il quale gli atti relativi ad- un tentativo di cor¬ ruzione sportiva operato in | occasione della gara Sambenedettese-Novara, del Sfy aprile scorso, sono stati trasmessi — ad inchiesta ultimata, — alla Lega nazionale professionisti, non ha colto di sorpresa nessuno a Novara. La notizia era stata compiutamente diffusa e commentata già nei giorni scorsi attraverso indiscrezioni trapelate a Roma ed a Milano dagli ambienti della Lega stessa. Il comunicato di ieri non è che la conferma che una denuncia c'è stata; che l'inchiesta dell'avv. Angelini ha portato al rinvio a giudizio di due persone estranee alla Società calcistica, di un tesserato e della Associazione Calcio Novara stessa. Il nome di uno dei due < non tesserati* si conosce: si tratta di quel tale Andreoni, di Motta Visconti, che, a quanto pare, è andato effettiva^ mente a San Benedetto del Tronto per incontrarsi con con i suoi compaesani e col capitano della Sambenedettese, Angelo Buratti. L'altro, diciamo così, incriminato sarebbe un amico dell'Andreoni, persona facol¬ tosa, pare un commerciante, residente anch'egli a Motta Visconti ma « tifoso > del Novara. Quanto al tesserato, dovrebbe trattarsi del massaggiatore del Novara, Miazza, il quale, almeno per quanto si sa, ha il solo torto di risiedere a Binasco, centro non lontano da Motta Visconti, e di conoscere YAndreoni. Se le nostre informazioni sono esatte, sia l'Andreon' che il suo amico avrebbero reso all'avv. Angelini un'ampia confessione, ammettendo di aver agito per loro conto, all'insaputa dei dirigenti del Novara e dello stesso massaggiatore che non vedevano più da tempo. Sempre stando ai « si dice », non vi sarebbe stata offerta di denaro, anche se si è parlato, ovviamente, di una ricompensa. Interpellato, una volta conosciuta la notizia ufficiale della denuncia, il direttore tecnico del Novara, comm. Marmo, si è stretto nelle spalle. « 17 regolamento è purtroppo quello che è: tocca a noi discolparci, o, meglio, provare che l'accusa è infondata, almeno per quel che riguarda la Società. E' ciò che faremo non appena gli atti ufficiali saranno portoti a nostra conoscenza ». Marmo, sia pure non in forma ufficiale, ha rilevato che troppe cose, in questa faccenda appaiono inverosimili. Se le cose stanno cioè come si va dicendo, si è agito con una ingenuità ed una leggerezza tali da far presumere che i dirigenti del Novara, persone di saggezza indiscussa, non possono averne una parte. Gli sportivi sono amareggiati, e il comunicato della Lega pubblicato dai giornali del pomeriggio di ieri ha offuscato un poco la bella vittoria di domenica a Messina. h&r

Persone citate: Andreoni, Angelini