Svelato il mistero delle telefonate che precedettero la rapina all'orefice

Svelato il mistero delle telefonate che precedettero la rapina all'orefice Svelato il mistero delle telefonate che precedettero la rapina all'orefice Guy Casolari parlò con una sua cugina e le disse di trovarsi a Parigi : voleva crearsi un alibi ? ■ Identificato il padrone della « Peugeot »: anche lui è di origine corsa Il nostro inviato ci telefona da Tolone: Il mistero della telefonata che 1 giovani accusati della rapina alla gioielleria Corsi fecero da Borgo S. Dalmazzo a Tolone è stato svelato. La comunicazione venne chiesta da Guy Casolari con ogni probabilità per crearsi un alibi, per far credere cioè che non si era mosso dalla Francia. Nell'ufficio dell'arch. Luyton, cui è giunta la telefonata, lavorano sei impiegati, tra cui una cugina di Guy. Sapendo che in Francia le comunicazioni interurbane non sono precedute da alcun annuncio da parte del centralino, Guy le telefonò per salutarla: le augurò Buona Pasqua, poi le domandò: «Che tempo fa a Tolone? ». Già sorpresa dal fatto che 11 giovane cercasse di lei, dati 1 rapporti sporadici che intercorrono fra di loro, la ragazza rispose che pioveva. Guy replicò: «Qui a Parigi il tempo, Invece, è splendido ». Lo scopo di questa telefonata, secondo la polizia, è evidente. Dopo aver svelato il mistero che l'avvolgeva, la SOreté comincia a sospettare che 11 Casolari sia coinvolto nella rapina di Torino assai più di quanto si ritiene e che egli abbia preso parte attiva al « colpo ». In tal caso il Corsi avrebbe ragione nel sostenere che uno dei tre che lo assalirono è proprio Guy, mentre gli abitanti di Valloriate sarebbero In errore nell'affermare che il giovane non lasciò quel giorno il paese. Un altro importante elemento per le Indagini è stato acquisito ieri sempre a Tolone. La polizia ha identificato il proprietario della Peugeot « 403 » con la quale parte della comitiva giunse a Valloriate. Appartiene a un giovane di 32 anni, nato In Corsica e da molti anni abitante a Tolone, del quale non viene per ora rivelato ii nome. Costui ha gestito fino ad un paio d'anni fa un caffè nel quartiere di Pont Guilas, presso la borgata L'Escalllon in cui vi è la casa del Casolari. Il suo nuovo recapito non è conosciuto, ma la polizia rifiene di poterlo scoprire oggi stesso. Se sarà possibile anche rintracciare il giovane, si chiarirà come II gruppo di Borgo S. Dalmazzo era venuto in possesso dell'auto. a. v.