Nei primi tre scrutini è necessaria una maggioranza di 569 voti su 854

Nei primi tre scrutini è necessaria una maggioranza di 569 voti su 854 Le norme per eleggere II nuovo Presidente Nei primi tre scrutini è necessaria una maggioranza di 569 voti su 854 Negli eventuali scrutini seguenti (previsti per giovedì) basterà la maggioranza di 428 voti - Si ritiene certa la presenza di tutti i parlamentari e delegati - Nel 1948 Einaudi e nel 1955 Gronchi erano stati eletti soltanto nel quarto scrutinio (Nostro servizio particolare) Roma, 30 aprile. Grandi vasi di profumate azalee, le stesse che in questi giorni adornano la scalinata di Trinità dei Monti, abbelliscono da oggi l'atrio e i grandi corridoi del palazzo di Montecitorio in vista della solenne seduta di mercoledì 3 maggio in cui deputati, senatori e rappresentanti regionali eleggeranno il presidente della Repubblica. Alla vigilia dell'avvenimento la Camera ha tenuto oggi una brevissima seduta durante la quale il presidente ha annunciato la convalida dell'elezione dell'on. Luigi Di Mauro, comunista, e ha proclamato eletto l'on. Gesumino, democristiano, in sostituzione rispettivamente dell'on. Faletra e dell'on. Maxia recentemente scomparsi. Con questa breve cerimonia i deputati hanno reintegrato la loro effettiva entità che è di 596 unità. La seduta di mercoledì si aprirà alle ore 10,30 e sarà presieduta dall'on. Leone presidente della Camera. Tutti i parlamentari vestiranno l'abito scuro. I senatori e i rappresen- i tanti regionali ospiti di Montecitorio per l'occasione si disporranno nei limiti delle disponibilità dei posti nei settori dove siedono i deputati dei rispettivi gruppi. La geografia politica dell'aula non subirà così modificazioni anche se la aggiunta di un centinaio di poltroncine, che comunque non j Cbasteranno per tutti, e il carat- Dtere stesso della riunione che | (consiste in una o più votazioni i tnel relativo spoglio delle ì sschede darà alla seduta un j daspetto movimentato. 'eSecondo quanto risulta alle]vsegreterie dei due rami del j Parlamento non vi dovrebbero essere assenze in alcun gruppo. Si raggiungerebbe quindi il plenum di 596 deputati, 248 senatori, 10 rappresentanti regionali (3 rispettivamente per la Sardegna, la Sicilia e il Trentino - Alto Adige; 1 per la Valle d'Aosta) in tutto 854 partecipanti al voto. Come è noto per i primi tre scrutini è richiesta per l'elezione la maggioranza qualificata di due terzi (569 voti), dal quarto scrutinio in poi s_rà sufficiente la maggioranza assoluta (la metà più uno: 428 voti). Il quorum va calcolato sul numero bloccato degli 854 aventi diritto al voto qualunque sia poi in pratica il numero dei votanti effettivi. Pertanto a prescindere da eventuali assenti si può già ritenere che i votanti effettivi non saranno 854 poiché l'on. Leone presidente della Camera e l'onMerzagora presidente del Senato non voteranno. La forza dei vari gruppi politici tenuto conto delle modificazioni intervenute dal '58, inizio della legislatura, ad oggi in seguito al passaggio di sCdGvnS(pcttnatttdsD1alcuni deputati e senatori dajun settore politico all'altro au- mentando il numero degli indi-j pendenti presenta il seguente! quadro: Democristiani: 275 deputati !(senza l'on. Leone); 121 se-jnatori; 5 deputati regionali:! Cerioni e Corrias (Sardegna), D'Angelo e Stagno D'Alcontres (Sicilia), Dalvit (Trentino-Al to Adige); 2 indipendenti: il sen. Cadorna eletto nelle liste democristiane e il sen. Greco ex monarchico: in totale 403 voti, Comunisti: 141 deputati; 56 senatori; 1 deputato regionale: Cortese (Sicilia); 3 indipendenti: i senatori Cerabona, Granata e Mole: in totale 201 voti. Socialisti: 86 deputati; 37 senatori; 2 deputati regionali: Sanna (Sardegna) e Raffaelli (Trentino-Alto Adige); 1 indipendente: l'on. Lina Merlin recentemente uscita dal partito: in totale 126 voti. Missini: 24 deputati; 8 senatori: in totale 32 voti. Liberali: 23 deputati; 5 senatori (compreso il senatore a vita Zanotti Bianco): in totale 28 voti. Socialdemocratici: 19 deputati; 5 senatori; 1 indipendente: l'on. Bonfantini, ex-socialdemocratico: in totale 25 voti. Monarchici: 11 deputati; 5 senatori: 5 indipendenti: i 4 deputati Alliata, Cremisini, Degli Occhi, Lucifero e il sen Pannamaria: in totale 21 voti. Repubblicani: 6 deputati. S.V.P. (Sudtiroler Volkspartei): 3 deputati; 2 senatori; 1 deputato regionale: Silvius Magnago: in totale 6 voti. Union Valdótaine (posizione orientata a sinistra): 1 de- atcisd1vn5rGvpjputato (Caveri): 1 senatore (Chabod); 1 deputato tegioj naie: Marcoz: in totale 3 voti, ! Incerto infine l'avvicinameli to del senatore a vita Giusep- !pe Paratore all'uno o all'altro jgruppo politico, ! Voteranno prima i senatori per dovere di ospitalità poi i rappresentanti regionali, infine i deputati sfilando nel breve corridoio che separa la-presidenza dell'assemblea dal banco del governo e deponendo le schede in un cesto nero di vimini foderato di verde e con un largo foro centrale. La « chiama » si aprirà con il nome del sen. Giuseppe Alberti, socialista. Chiusa la votazione il cesto sarà portato davanti all'on. Leone e aperto; il presidente prenderà le schede ed una ad una leggendo il nome segnato poi le passerà al sen. Merzagora seduto accanto a lui. Merzagora a sua volta la passerà ai segretari per il conteggio dei voti. Appena terminato il computo l'on. Leone leggerà i risultati. Mercoledì la prima votazione potrà concludersi verso le 13-13,30; la seconda avrà inizio alle 15,30 e la terza se sarà necessaria verso le 18,30. Se dopo la seconda votazione emergessero possibilità di accordo tra i gruppi per il raggiungimento del quorum di due terzi, il presidente potrebbe dare maggior tempo ai gruppi per le loro riunioni e decidere l'inizio della terza votazione per le 20 o le 21. Se anche il terzo scrutinio risulterà infruttuoso, il presidente convocherà i parlamentari per il giorno successivo. A questo proposito è interessante ricordare che sia Einaudi che Gronchi erano stati eletti nel quartp scrutinio. Nei 1948 Einaudi aveva ricevuto 20 voti nella prima elezione, 16 nella seconda, 462 nella terza e 518 nella quarta (suo avversario era stato Sforza). Nel 1955 Gronchi aveva ottenuto questi voti: 30 nella prima votazione, poi 127; 281 e infine 658. Fausto De Luca 1 voti partito per partito Partito Senatori Deputati Totale D.0 131 276 397 P.C.I. 56 1« 197 P.S.1 37 86 123 M.S.I. ..... 8 24 32 P.L.1 5 23 28 P.S.D.1 5 19 24 P.D.I.UJM. . ... 5 11 16 Indipendenti di sinistra .4 3 7 P.R.1. . . ... — 6 6 Indipendenti di destra 2 4 6 Altoatesini 2 3 5 Indipendenti di centro 3 — 3 Totale parlamentari 248 396 844 Rappresentanti regional! * — — 10 TOTALE GENERALE . 834 1 voti necessari Nelle primy tre votazioni 569 Dalla quartu votazione in poi 428 • I dieci deputati regionali sono divisi cosi: 5 dc, 2 psi, 1 pci, 1 altoatesino e 1 dell'Union Valdotaine.