Padre di cinque figli forse ucciso dai congiunti

Padre di cinque figli forse ucciso dai congiunti Monreale (Palermo): indagini su uno sconcertante episodio Padre di cinque figli forse ucciso dai congiunti Al delitto, perpetrato a coltellate e preceduto da una violenta colluttazione, avrebbero partecipato la moglie della vittima, un figlio quindicenne e due altri parenti - Costoro, fermati, sostengono la tesi del suicidio - Gravi sospetti anche su una quinta persona, presunto amante della donna Dal nostro corrispondente ■ Palermo, lunedì mattina. Il muratore trentanovenne Ignazio Faraone, padre di cinque figli, è stato trovato cadavere ieri mattina sulla terrazza della propria abitazione, a Monreale, dai carabinieri chiamati dal familiari. Ucciso con due coltellate — una alla tempia sinistra e una alla gola — il disgraziato stringeva ancora in pugno un coltello da cucina. Sul corpo sono state riscontrate inoltre alcune tumefazioni. Delitto o suicidio? I familiari affermano che il congiunto si è suicidato dopo un violento diverbio con la moglie e altri parenti Intervenuti in difesa di un figlio del Faraone. Il ragazzo, sofferente dì encefalite letargica, era stato redarguito e battuto dal padre. Questa versione però contrasta, secondo gli inquirenti, con alcuni elementi emersi nel corso delle investigazioni. Segni evidenti di una furibonda lotta sarebbero stati infatti riscontrati nell'abitazione di Ignazio Faraone, una modesta casetta di via Zerbo, e inoltre, come si è detto, alcune abrasioni sul corpo della vittima lasciano supporre che il muratore sia stato colpito con un bastone nel corso della colluttazione. Alla luce di questi elementi i carabinieri, pur non tralasciando di considerare l'ipotesi del suicidio, indagano per accertare se, come si sospetta, il muratore sia stato soppresso dalla moglie e dal figlio quindi- cenne, Giovanni, con la partecipazione anche di una terza persona, presunto amante della donna. I tre avrebbero aggredito il Faraone il quale si sarebbe difeso disperatamente. Colpito prima a randellate, lo sventurato sarebbe stato quindi mortalmente ferito con due coltellate e trascinato sulla terrazza ove, per avvalorare l'ipotesi del suicidio, sarebbe stato posto in mano alla vittima il lungo e acuminato coltello, forse la stessa arma con la quale sarebbe stato perpetrato il delitto. Molte circostanze devono ancora trovare o meno conferma nello sviluppo delle indagini in corso. I carabinieri hanno intanto proceduto al «fermo» della moglie dell'ucciso, Maria La Cor¬ te, del figlio Giovanni, dì una cognata e di un'altra parente, sui quali graverebbero appunto i sospetti. Sottoposti a un primo interrogatorio, tutti 1 fermati si sono protestati innocenti sostenendo la tesi del suicidio. Proseguono frattanto attivissime le ricerche di un uomo che si presume sia stato in rapporti con la moglie del Faraone e che si sospetta possa aver partecipato all'omicidio. In attesa del risultati dell'autopsia 1 carabinieri hanno potuto stabilire che il muratore era rincasato l'altra sera sul tardi dopo essersi intrattenuto al corso Roma di Monreale con un suo "amico, tale Francisco Pitti, e nulla lasciava ••-nelare suoi propositi di suicidio. Franco Desio Ignazio Faraone (Telefoto)

Persone citate: Francisco Pitti, Franco Desio Ignazio, Ignazio Faraone

Luoghi citati: Monreale, Palermo