La Pro Patria (4-1) travolge la Lazio

La Pro Patria (4-1) travolge la Lazio l lombardi passano al ietto posto in graduatoria La Pro Patria (4-1) travolge la Lazio Segnano nell'ordine i bustesi Regalia e Rovatti, poi l'azzurro Bizzarri, ancora Rovatti ed infine Pagani • La compagine romana è apparsa confusa in difesa e scarsa di vigore all'attacco DAL NOSTRO INVIATO Busto Arsizio, lun. mattina. La vecchia società di Busto Arsizio ha avuto la sorte dalla sua, nella giornata di ieri, "innanzi tutto, nessuna'concorrenza nelle immediate vicinanze, nessun incontro a Milano od a Torino, e perfino il Novara lontano. Tutti coloro che nella zona, non possono vivere alla domenica se non assistono ad una partita di calcio, hanno affollato il campo dei bustocchi: più di ventimila persone certamente, dando luogo ad un incasso indubbiamente ragguardevole per la serie B. In secondo ' luogo il tempo, che nella mattinata pareva tendere nuovamente alla pioggia, volse decisamente al sereno nel pomeriggio, favorendo l'afflusso del pubblico. Per ultimo, il giuoco che, fino ad un certo momento, accennava e meritava anche, una divisione dei punti di clas- siflca, vide verso il termine il crollo degli ospiti, e finì per togliere, ogni dubbio, alla precisione ed all'esattezza del risultato. Due reti 'per tèmpo segna- rono i padroni di casa,, e, se si' toglie il quarto d'ora finale, il giuoco ebbe carattere di equilibrio, coi laziali che attaccavano per lo meno tanto quanto i loro avversari.. Le due reti del primo tempo, segnate da Regalia e Rovatti, furono dovute, fra l'altro al grande arruffìo della estrema difesa degli ospiti, difesa che ogni qual volta veniva pressata da vicino, andava a catafascio e commetteva errori su errori. Subito dopo l'inizio del secondo tèmpo, sull'unica occasione veramente favorevole agli attaccanti laziali che si presentò loro nei novanta minuti della partita, l'ala sinistra Bizzarri scaraventò la palla in rete con tiro forte è pre- piani cominciò a Fallare come ciso. Poi, col passar del tempo, il predominio dei bustocchi prese forme sempre più energiche e concrete, e la difesa dei re- o 0 i è a a e a to a : firuna nave in tempesta. Il portiere Ceì salvò, I'una dopo l'altra, due o tre situazioni dall'apparenza veramente disperata. Eppoi, nei dieci minuti finali, tutto veniva travolto dall'impeto dei lombardi. Rovatti, ricevendo dalla sinistra, sospinse la palla in rete da pochi passi e Pagani, dalla posizione di ala destra, sferrava uh gran traversone che mandava il pallone a finire esattamente nel lontano angolo alto della rete, sulla destra di Ceì. Il pubblico locale, un po' scettico all'inizio, terminava entusiasta, e quel gruppo di sostenitori laziali che avevano seguito la squadra e, dalla tribuna centrale, l'avevano a lungo incoraggiata, finiva per tacerà come mortificato. Nello spazio di otto giorni abbiamo assistito a due partite di Serie B. Per amore di verità ci si permetta di dira che la sole cose veramente meritevoli che abbiamo visto nei due incontri, sono state opera del Genoa, tanto in attacco quanto in difesa. Tutto il rimanente, sia a Napoli come a Busto Arsizio, è stato arruffìo, impeto e confusione. Nessuna limpidezza, dì azioni, nessuna chiaroveggenza, nessuna prevalenza di concetti o di princìpi tecnici, in tutto il rimanente. Il giuoco alto e la palla in aria, sono state un po' la regola di attaccanti e difensori, e di azioni calme, precise e ben condotte non se ne sono viste né da una parte né dall'altra. Se tutta l'attività della Serie B è simile a quella che noi abbiamo vista in queste due occasioni, ben poco il calcio italiano può attendersi da questa parte, come categoria dei rincalzi cioè, come apporto tecnico per l'avvenire. Sempre, facendo la debita eccezione per il Genoa. Noi diciamo questo con particolare riferimento alla Lazio, che non fa mistero delle sue aspirazioni a salire con Immediatezza alla categoria maggiore. Basandoci su quanto abbiamo visto questa volta, noi non sappiamo come i laziali possano produrre le pezze giustificative per sostenere le loro pretese, tanto vuoto è il contenuto del loro giuoco. Molto più meritévole è stata nella giornata, l'attività della Pro Patria, che pure in sé non è salita, in campo tecnico, a- levatura eccezionale. Vittorio Pozzo PRO PATRIA: Della Vedova: Amadeo e Eaglioretti; Rimoldi. Signoroni e Crespi; Muzzio. Rovatti, Regalia, Meraviglia e Pagani. LAZIO: Cei; Zanetti e Caroli; Mecozzi. Eufemi e Gaspari; Bizzarri, Landoni. Governato, Ferrarlo e Maraschi. ARBITRO: Gambarotta di Genova. Il centravanti Regalia (a destra) anticipa Oei e segna il primo goal alla Lazio