I partiti e l'elezione del nuovo Capo dello Stato

I partiti e l'elezione del nuovo Capo dello Stato Il due maggio le prime I partiti e l'elezione del nuovo Capo dello Stato Nuovo intervento del socialdemocratico Preti in favore della candidatura Saragat - Gli orientamenti di alcune correnti de - Nenni definisce «sciocchezze propagandistiche e demagogiche le mormorazioni comuniste sui cedimenti del psi » Roma, lunedi mattina. • Tra poco più di due settimane cominceranno a Montecitorio le votazioni per eleggere 11 presidente della Repubblica. Per 11 2 maggio mattina sono stati infatti convocati i deputati, i senatori e ì dieci delegati delle Regioni. Gli « elettori > del Capo dello Stato saranno però 853 e non più 884. Con la morte dell'on. Antonio Maxia, 11 numero dei deputati è diminuito di uno, giacché i componenti della Camera resteranno 595 finché non sarà proclamato il suo successore nel seggio di Montecitorio, il democristiano Gesumlnó Mastino. DI conseguènza il numero del voti necessario per l'elezione del Capo dello Stato, nel primi tre scrutini, quelli in cui occorre la maggioranza qualificata di due terzi, risulterà di 568 e non più di 569. Quello necessario dal quarto In poi sarà di 427 voti. Il ministro Preti (psdi) ieri, In un discorso nel Ferrarese, ha lamentato che, a differenza di quanto accade negli altri Paesi democratici, 1 partiti italiani usano non prendere preventivamente una chiara posizione nelle elezioni del ' presidente della Repubblica. Ciò, secondo Preti, è un errore perché tali elezioni rischiano sempre di svolgersi in un clima di confusione, per cui all'ultimo momento possono essere < varate» soluzioni anche'impreviste che nessun partito avrebbe accettato a tavolino. Preti ha proseguito affermando che solo 1 partiti laici di centrosinistra hanno già fatto cono- scere chiaramente 11 proprio pensiero in proposito e che sarebbe augurabile che gli altri partiti o vi si associassero o facessero conoscere tempesti vamente una loro eventuale posizione diversa. Non v'è dubbio, ha concluso il ministro, che una candida tura laica di centro-sinistra po trebbe incontrare largo favore nel Paese, al quale non Iute ressa che 11 Capo dello Stato sia un cattolico praticante: il Paese guarda soprattutto alle virtù morali e alla fede democratica. SI tratta, come si ve de, .di un'altra lancia spezzata in favore della candidatura di Saragat In uno dei primi giorni di questa settimana è prevista la convocazione della direzione centrale della d.c. per il rln novo di alcune cariche Interne del partito; ma è quasi certo che si tratterà anche delle elezioni presidenziali. Si sa che l sindacalisti di Pastore e Donat-Cattln sono In prima istanza a favore di una rielezione di Gronchi e, in via subordinata, di Saragat, posizione sulla quale sarebbero anche la « base » e buona parte del fan fanianl; l « doro tei », Invece puntano decisamente su Segni Quanto al repubblicani eesl sono per Saragat e cosi pure, sembra, la maggior parte, dei socialisti. Togliatti, a nome dei comunisti, ha promesso l'ap poggio ad un democratico antifascista, che non abbia mai fatto discriminazioni fra 1 partiti. Pensa forse a Saragat? : liberali, per bocca di Malagodl hanno detto, invece, che voteranno per il candidato che giudicheranno più vicino ad Einaudi, e non è facile capire chi può essere. Mercoledì si terrà la quinta riunione collegiale del governo. Segni riferirà sull'incontro al Quai d'Orsay di domani mar tedi, per il progetto dell'Europa politica. Poi, si esamine ranno vari provvedimenti: uno riguarderà nuovi flnanzlamen ti alla legge sulla montagna ed un altro l'aumento del trattamento pensionistico dei me dici ospedalieri. Con l'aggiornamento dei lavori della Camera è di queir del Senato (che avverrà mar tedi sera, dopo 11 « varo » del le leggi per l'ammodernamen to delle ferrovie e per la censura) si è -conclusa la prima fase programmatica del go verno che, secondo quanto ha detto ieri a Bologna l'on. Or land! (p.s.d.i.), è stata caratterizzata da -.quattro provve dimenti importantissimi: l'au mento delle pensioni sociali; libri gratuiti agli alunni del le elementari (che Panfani prima o dopo, 81 propone d estendere anche a quelli del la scuola media obbligatoria) l'indizione delle elezioni am ministratlve; l'abolizione per il cinema e 11 teatro di ogni censura ideologico - amministrativa, fermi restando i li miti fissati a tutela del buon costume dall'art. 21 della Co stituzione. Pure nel bolognese, (ad Imo la), ha parlato il vtee-segre tario della de Salizzoni. Egli ha affermato che « le preoc cupazioni, che erano state ar tiflciosamente ingigantite al sorgere del governo, stanno dimostrandosi infondate, mano a mano che l'azione del governo stesso si sviluppa nei vari settori ». Nenni, a Latina, ha definito « sciocchezze propagandistiche e demagogiche le mormorazio ni comuniste sui cedimenti so cialisti: al contrario, 1 sociali sti sono impegnati nella sola battaglia In grado di consoli dare la democrazia e di soddi sfare le riventdicazioni degl operai, dei contadini e dei cet medi >. Vittorio Staterà

Luoghi citati: Bologna, Europa, Latina, Roma