Ricco di luci e ombre il Robespierre di Zardi

Ricco di luci e ombre il Robespierre di Zardi Q LA BOMEX1CA TELEVISIVA J Ricco di luci e ombre il Robespierre di Zardi Il quinto episodio dei « Giacobini » merita una menzione speciale Si è già molto scritto su « I Giacobini >. Tuttavia un dovere di cronisti suggerisce di fermarsi nuovamente a parlarne, dopo la puntata di ieri sera. Uno spettacolo che torna ad onore della tv, del regista, degli interpreti: è staio così sin dall'inizio, ma senza alcun dubbio il quinto episodio merita una particolare menzione. Dalla esecuzione di Maria Antonietta alla caduta di Danton e dei suoi compagni: entro questo arco si è svolto il dramma giunto al suo punto cruciale. Proprio qui l'opera di Zardi sembra aver trovato il suo momento migliore; il gioco si fa serrato attorno alla figura del protagonista, Robespierre, o meglio il Robespierre di Zardi, diventa un personaggio pieno, completo, ricco nelle luci e nelle ombre di un momento psicologico arduo, nel profilarsi della tragedia finale. Che storicamente questi personaggi siano validi oppure no, non staremo a discutere ora; né il timore, avanzato da taluno, che gli spettatori, possano essere sviati nella valutazione complessiva della Rivoluzione francese, sembra fondato: tutti sappiamo di essere di fronte ad un'opera di teatro e non ad una lezione dai banchi di scuola. Serge Reggiani ha offerto un'altra ottima prova. E' un piacere sentirlo, in una lingua che pure non è la sua. Reggiani fa sul serio, è un attore. * * Il « secondo > canale vive di stenti, soprattutto alla domenica. E cominciamo seriamente a chiederci se sia più tedioso il quiz di Mike Bongiorno o quello del Duca Caffarelli. Nessuno sente l'urgenza di dare im po' di pepe a queste trasmissioni che dovrebbero essere po-, polari, m. a.

Persone citate: Caffarelli, Danton, Maria Antonietta, Mike Bongiorno, Reggiani, Serge Reggiani, Zardi