Sbalzato dal seggiolino di una giostra in movimento piomba tra la folla e spezza la gamba a un soldato

Sbalzato dal seggiolino di una giostra in movimento piomba tra la folla e spezza la gamba a un soldato Sbalzato dal seggiolino di una giostra in movimento piomba tra la folla e spezza la gamba a un soldato Paurosa avventura in un luna-park di borgo Vittoria - Altri episodi: scambia spinati per «girasoli» e picchia l'ortolano che protesta - Mentre discute per un incidente è preso a pugni da uno sconosciuto In un luna-park un giovane è precipitato da una giostra in movimento ed è piombato tra la folla, ferendosi in modo non grave, ma spezzando una gamba ad un soldato. L'eccezionale incidente è avvenuto ieri verso le 18 in borgata Vittoria, e precisamente in corso Grosseto, fra via Chiesa della Salute e 11 cavalcavia, dove è installato da qualche tempo un piccolo parco di divertimenti. Fra le varie attrazioni vi è la giostra del settantasettenne Michele Mardi, abitante in corso Francia 197: seggiolini penzolanti da lunghe catene che. per forza centrifuga, si sollevano quando la giostra è in movimento. Ciascun passeggero è assicurato da una cintura formata da tre segmenti di cavo d'acciaio, che vengono flauti con del moschettoni e de¬ gli anelli. Inoltre, tutti dovrebbero tenersi aggrappati al seggiolino, ma molti sì dimenticano di questa precauzione, anzi si agitano per afferrare Utre persone. L'incidente, secondo il gestore della giostra, è avvenuto anche perché il diciannovenne Carlo Scalvini, abitante in via Lulli 49, si era sporto, quasi alzandosi in piedi, per toccare il seggiolino precedente. Ad ogni modo, è accertato che il moschettone si è sfilato dal gancio, essendosi quest'ultimo deformato ed aperto. Lo Scalvini, che ruotava ad alta velocità, è stato proiettato lontano con estrema violenza. L'incidente avrebbe potuto avere anche conseguenze mortali se il giovane fosse finito contro la giostra vicina, anch'essa in movimento, o contro uno dei pali che attorniano quella su cui si trovava. Invece, dopo il volo di una decina di metri, è piombato fra la folla, cadendo addosso all'artigliere venticinquenne Ernesto Rovvinkel, di Sorrento, In servizio a Torino alla caserma Morelli di Popolo. Lo Scalvini e il Rovvinkel sono stati portati all'Astanteria Martini. Mentre il protagonista del pauroso volo era medicato per una contusione al pugnetto guaribile in 10 giorni e subito dimesso, l'artigliere è stato trasferito in ambulanza all'ospedale militare, avendo riportato la frattura della gamba sinistra. — Ore 15 di ieri, in strada Settimo: come innumerevoli altri torinesi, il fotografo Giuseppe Bessone, via Santa Emilia 65, e il suocero Martino Bergesio stanno raccogliendo l'insalatina detta « girasole », che cresce spontanea nei prati. Interviene l'ortolano Ignazio Chiappino, 47 anni, abitante al numero 139 della stessa strada. « Quelli non sono girasoli, ma gli spinaci che ho seminato io ». I due cercatori di insalata sostengono la loro tesi, offesi all'idea di esser scambiati per ladri di spinaci. La discussione si fa vivace, il Bessone colpisce con alcuni pugni al viso l'ortolano, che corre a denunciare il fatto alla sezione di Bertolla dei vigili urbani. I quali accorrono e accertano che si trattava proprio di spinaci. Il Chiappino va all'Astanteria Martini per farsi medicare contusioni guaribili in 8 giorni. — Al semaforo di via Consolata angolo via Garibaldi il motociclista Carlo Guala e l'automobilista Davide Salvetto si urtano lievemente. I danni sono leggeri e i due incominciano a discutere sulle rispettive responsabilità, ma con modi perfettamente cortesi ed urbani: anzi vanno a prendere un caffè insieme per parlare con maggior calma. Il motocicli sta telefona al fratello Eccelso, 30 anni, via San Francesco da Paola 6, e lo prega di venire ad aiutarlo. Subito dopo l'arrivo di quest'ultimo, nella discussione interviene un avventore: non cono sce gli interessati, non ha visto l'incidente, ma è convinto di poter chiarire le idee a tutti. S mette a discutere con Eccelso Guala con sempre maggior foga, infine gli sferra un pugno al vi so. Poi, prima che i presenti s riprendano dallo stupore, riesce ad eclissarsi. Il Guala finisce al pronto soccorso del Maria Adelai de dove è giudicato guaribile in 7 giorni. Carlo Scalvini, 19 anni

Luoghi citati: Sorrento, Torino