Un campione del mondo sta morendo a New York

Un campione del mondo sta morendo a New York Il cubano Paret in condizioni disperate dopo la sconfitta contro Oriffith Un campione del mondo sta morendo a New York Il pugile ha subito una lacerazione al cervello per effetto dei durissimi colpi dell'avversario nell'incontro di sabato notte - Un difficile intervento chirurgico - Il combattimento è stato sospeso dall'arbitro verso la fine della dodicesima ripresa: Paret alle corde era da un minuto stordito e senza difesa Nostro servizio particolare New York, lunedì mattina. Kid Benny Paret, il venticinquenne pugile cubano che ha perduto sabato notte al € Madison Square Garden » il titolo mondiale dei pesi welters dopo la sconfitta per < fuori combattimento tecnico > contro Emile Grifflth, giace in fin di vita all'ospedale ed i medici, che per due ore lo hanno tenuto in sala operatoria per un intervento al cervello, disperano di salvarlo. Era circa l'una di notte quando il pugile cubano, trasportato in barella all'ospedale dal Madison Square Garden, è stato portato in sala operatoria. Negli spogliatoi del < Madison > un medico aveva inutilmente cercato, per quindici minuti circa, di rianimarlo ed un sacerdote cattolico gli aveva impartito la Estrema Unzione. Al t Roosevelt Hospital > il dottor Alexander Schiff della New York State Athletic Commission ha personalmente operato Paret alla testa unitamente al dot\tor Lawrence Schiclt, netiiro- chirurgo primario del grande nosocomio newyorkese. Il dottor Schiff ha detto: < Il " Kid " ha subito una gravissima lacerazione del cervello per la quale nulla ab biamo potuto fare se non aprire quattro fori nel cranio per alleggerire la pressione. Abbiamo rimosso anche due emboli ma non è da essi che derivano le gravissime,, forse senza speranza, condizioni del pugile >. Settemilaseicento spettatori hanno assistito ■ ieri al combattimento cori U quale il ventiquattrenne Emile Grifflth, delle Isole delle Vergini, ha tolto a Benny Paret il titolo mondiale dei welters, che aveva dovuto cedergli lo scorso trenta settembre. L'incontro era previsto sulla distanza delle quindici riprese ma è stato interrotto dall'arbitro dopo che erano trascorsi due minuti e nove secondi della dodicesima ripresa, quando da oltre un minuto Benni Paret, stretto alle corde, stava subendo senza reagire una spaventosa gra gnuola di colpi inflittigli da un Grifflth scatenato vuoi per la durezza del combattimento fino a quel momento, vuoi per aver constatato la possibilità di concludere prima del limite. Grifflth appariva addirittura in preda a follia omicida mentre tempestava l'avversa rio con il suo temibile destro senza incontrare alcuna oppo sizione. Ritto all'incrocio delle corde in un angolo del ring, il cubano subiva la furia del l'avversario ma rimaneva ritto in piedi. Soltanto quando l'arbitro Goldstein poneva fine al combattimento letteralmen te strappando Grifflth dal contatto con l'avversario, questi scivolava lentamente al tap peto e vi rimaneva. Il sangue gli usciva a fiotti dalla bocca, dal naso e dalle orecchie e l'emorragia è conti nuota anche successivamente, fino all'arrivo in ospedale. Fra l'altro i medici si sono astenuti dal praticare iniezioni coagulanti, data l'evidente presenza di una violentissima commozione cerebrale e la possibilità di danni maggiori, purtroppo accertati in sala operatoria. Grifflth era così esultante che non si è reso conto delle gravissime condizioni del suo valoroso avversario ed ha cercato di avvicinarsi al gruppo dei medici e dei secondi del cubano per il tradizionale abbraccio del vincitore allo sconfitto. Lo sfidante ha dominato il combattimento fin dal gong della prima ripresa ed eccezion fatta per quindici drammatici secondi prima della fine del sesto round quando, raggiunto alla mascella da un gancio sinistro di Paret è caduto al tappeto dove l'arbitro l'ha contato per gli obbligatori otto secondi. A giudizio di molti esperti' Grifflth è stato salvato dal gong perché se la ripresa fosse continuata Paret avrebbe potuto agevolmente forzare obbligando lo sconcertato sfidante al k. o. Nella settima ripresa però Grifflth, rimessosi in sesto, si scatenava e riprendeva il controllo della situazione. Dopo un veloce scambio alle corde Benny Paret ne usciva sanguinante. Subito dopo il cubano riceveva un destro alla mascella e barcollando arretrava in un angolo inseguito da Grifflth diventato una tigre. Con una serie di uppercut lo sfidante cercava la soluzione di forza ma que sta volta il gong salvava il cu batto. Le altre rivrese hanno visto il netto predominio di Grifflth tanto che più d'un esperto si chiedeva se il cubano non risentisse ancora del k. o. subito il 9 dicembre scorso ad opera di Gene Fullmer, campione dei medi. Con Grifflth al comando del combattimento si è giunti cosi alla dodicesima drammatica ripresa: poco dopo il primo minuto di questo round Grifflth coglie Benny Paret alla mascella con un destro, il cubano barcolla all'indietro e si rifugia in un angolo neutro. Grifflth gli è addosso e lo martella di colpi. Personalmente abbiamo contato almeno venti pugni ricevuti in pieno dal cubano prima che l'arbitro Goldstein, ed era tempo, interrompesse il combattimento. Con la vittoria, oltre al tìtolo mondiale, il ventiquattrenne Grifflth Ha avuto una borsa di diecimila dollari (circa 6 milioni S00 mila lire) più il dieci per cento dell'incasso che è stato di circa ISO milioni. Benny Paret era impegnato per SO mila dollari (SI milioni) o — a sua scelta — il 40 per cento dell'incasso. Qualsiasi somma sarebbe stata scarsa per la perdita del titolo, qualsiasi somma è irrisoria per la perdita della vita o per invalidità totale permanente. Fred Down liPliiii La fine del drammatico incontro di New York: l'arbitro trattiene Griffith mentre Paret crolla a terra ormai privo di sensi per i colpi dell'avversario (Telef.)

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