Catturato il bandito che con la rivoltella ha assalito in casa e rapinato un tipografo

Catturato il bandito che con la rivoltella ha assalito in casa e rapinato un tipografo I carabinieri di Venarla poche ore dopo l'aggressione di via Ticino Catturato il bandito che con la rivoltella ha assalito in casa e rapinato un tipografo Sospetti su un'«Ardea» targata Pavia ■ In seguito alle indagini tre uomini sono fermati • Uno, che aveva una pistola alla cintola, è stato riconosciuto dalla vittima - Si cerca una giovane di ventidue anni proprietaria dell'auto: è la donna che sabato ha fatto da «palo»? In poche ore 1 carabinieri hanno individuato la banda responsabile della rapina nell'alloggio, di via Ticino: un uomo è già stato riconosciuto dalla vittima e arrestato: per altri due sono In corso interrogatori e indagini, mentre è stata identificata, ma non ancora rintracciata, la proprietaria dell'auto della banda II merito della fulminea e brillante operazione va all'Arma di Venarla, mentre per le successive Indagini dà la sua collaborazione anche 11 Nucleo di polizia giudiziaria di Torino. Riassumiamo l'episodio di sabato pomeriggio. Il tipografo Fausto Cagnassone, di 21 anno, abitante con la madre in via Ticino 25, rincasa alle 18,30, e si trova davanti un uomo armato di pistola che, con l'aiuto di un complice, lo lega e lo Imbavaglia. SI tratta di due rapinatori che stavano svaligiando metodicamente l'alloggio e che continuano la perquisizione dopo aver Immobilizzato il padrone di casa ed avergli anche preso le 6000 lire che aveva nel portafogli Poi fuggono: Il bottino è di 20 mila lire in contanti e qualche gioiello. La portinaia, Rina Tabasso, ed un coinquilino, vedono che vi e ad attenderli un'auto guidata da una donna molto giovane, dai lunghi capelli neri, vestita in modo assai vistoso. I testimoni definiscono la macchina un'« Aprir Ma», e precisano die. è scura e targata Pavia. I posti di polizia e le caserme dei carabinieri della città e dei dintorni ricevono immediatamente l'ordine di bloccare le strade' «rdr fermare l'auto.dei banditi, tf'Stiliti della stazione di Venarla prolungano 1 controlli per tutta 'la notte e all'alba, in via Cesare Battisti, nel centro della cittadina, trovano un'« Ardea» verde scuro, targata Pavia Benché dalle Indicazioni del testi sembri che i banditi fossero fuggiti su un'c Aprllia », — ma le due vetture hanno quasi la stessa linea, — 11 tenente Sudano e il maresciallo Colonna, comandanti rispettivamente la tenenza e la stazione di Venarla, hanno la sensazione che si tratti proprio dell'auto ricercata e dispongono che alcuni militi la sorveglino senza farsi notare. Nel frattempo si è fatto giorno ed iniziano indagini in Vennria per sapere se l'« Àrrtea » è già stata vista In precedenza e. In caso affermativo, se qualcuno conosce Il proprietario. Le ricerche si protraggono fin verso mezzogiorno e vi partecipano anche I militi del Nucleo al comando del maggiore Tro.la. A quell'ora si apprende che l'auto appartiene ad una giovane che abita non lontano dal luogo in cui è parcheggiata l'« Ardea », si viene anche a sapere che la donna è stata vista spesso Insieme a tre individui sui quali I carabinieri già da alcuni giorni r.tavano Indagando, per accattare quale atti vita svolgessero. .' Reciitiài in casa %»iì& donna, t carabinieri non là trovano. Vi è però un suo conoscente, il commerciante Sergio Comba, di 35 anni, abitante a Torino, in via Hondissone 11. Accompagnato In caserma e Interrogato dal capitano Vacca, vice-comandante del Nucleo, l'uomo respinge ogni accusa. Ma addosso gli viene trovata una grossa pistola, del tutto slmile a quella descritta dal tipografo di via Ticino. Nel contempo, al capolinea del pullman 'per Torino, il tenente Sudano ferma un altro amico della padrona dell'* Ardea»: un Individuo residente a Gela (Sicilia) che da tempo vive In alberghi e pensioni di Torino e non ha un'occupazione ben precisa. Un terzo conoscente della donna viene a sua volta bloccato su di un'auto targata Napoli mentre giunge a- Venaria. Anche lui è armato, porta con sé un lungo coltello. Tutti e tre sono trasferiti alla caserma Podgora di Torino e continuano a respingere ogni accusa. Ma il Comba, messo a confronto con il Cagnassone e con la portinaia, viene riconosciuto da entrambi. Il tipografo precisa che si tratta dell'uomo che gli ha puntato contro la pistola. La custode lo Identifica in uno del due Individui che ha visto uscire di corsa dal portone per saltare sull'auto. Nonostante ciò 11 Comba, come I suoi compari, ha continuato a negare. Le Indagini proseguono anche per rintracciare la proprietaria dell'* Ardea »,.l cui connotati corrispondono a quelli della giovane bruna che è stata vista far da palo mentre I due complici svaligiavano l'alloggio. Per entrare nella casa del Cagnassone, I banditi avevano fatto uso di chiave falsa oppure della cosiddetta « chiave universale »: ed uh congegno di questo tipo è stato appunto trovato durante la perquisizione nella casa della donna a Venarla. Sergio Comba, 35 anni La custode Rina Tabasso e Fausto Oagnassone

Persone citate: Cagnassone, Colonna, Comba, Rina Tabasso, Sergio Comba, Vacca