A Chivasso gran finale del Carnevale piemontese di Antonio Antonucci

A Chivasso gran finale del Carnevale piemontese Migliaia di spettatori alla grandiosa parata A Chivasso gran finale del Carnevale piemontese Convegno di maschere da tutta la regione intorno alla «Bela Tolera» ed all'«Abba» - Una rassegna dei migliori carri allegorici della « Settimana grassa » DAL NOSTHO INVIATO ChivuSiiO, lunedì mattina. A mezzogiorno di ieri Chivasso è diventata una città chiusa ma con otto porte nello stec cato che la circondava. Ingresso a pagamento (lire 150) « sai vo a considerare con benevolenza coloro i quali dichiaravano di abitare in città e di esserne rimasti fuori >. Cominciava il Carnevalone e cioè una specie di super-carnevale, a .base di carri allegorici scelti tra coloro che si sono meglio distinti nel carnevale ordinario dei vari centri piemontesi, quest'anno. Si potrebbe anche pensare a una sfilata finale sulla passerella in un teatro di rivista. Essere invitati al Carnevalone di Chivasso è un onore ma non bisogna lasciar l'ospite sulle spese: ed ecco allora un onere di oltre due milioni di lire con, in più, un milione e ottantamila lire richieste in anticipo dall'erario sotto forma di abbonamento. A conti fatti 150 lire non erano troppe. E la folla pigiava fino a mettere a repentaglio la solidità delle porte, pur se guardate da novanta carabinieri. Naturalmente, tutte le automobili erano rimaste fuori. Quante? Una marea, riversatasi per tutte le viuzze campestri e per i prati in una specie di diadema luccicante sotto un cielo di primavera. Ha aperto la giostra, a piedi la « Bela Tolera > (la giovanis sima signorina Anna Maria Basso), fiancheggiata dall'* Abba » (signor Antonio Utili) e scortata da paggi e damine d'onore. Dopo una breve marcia sotto un arco d'onore di cara melle lanciate graziosamente, lei è salita sul carro della città, abbandonando l'« Abba > a una carrozza con cavalli da tiro dove però c'era anche il sindaco della città. Le hanno reso omag gio < Gianduia e Giacometta >. < Giuspin > e la «Bela Barlai tera » (Stroppiana), la Castellana e il Generale (Trino), < Bi ciulan > e la e Bela Majin (Vercelli). < Spumantino > e < Barberina > (Asti), la «Bela Tessioira > (Chieri), il ConteVerde e Consorte (Rivoli) <Ciucia Barlet» (Alba). Sei musiche e 35 carri. Taluni gran¬ dissimi. Tre di essi interpreta vano la canzone di Sanremo]* Lui andava a cavallo: un quarto suonava addirittura tutt'i dodici le canzoni del festival contemporaneamente in una marmellata di musica non sgradita all'orecchio, almeno per quel tanto che se ne poteva afferrare sotto il fracasso di un carosello aereo (18 velivoli dell'Aero Club Torino, levatisi dal campo «Edoardo Agnelli >), dello stridio dei pifferi e il rombo dei tamburi, per tacere della folla urlante. Altri temi da ricordare: India misteriosa (Carignano), Carnevale in Brazi1 (Crescentino). Chivasso (anzi dirami) di notte. Biancaneve (Mazze), Allegra Campagnola (Santhià) ed i non citati ci scusino. Avevano tutti i loro meriti. Gli applausi si esprimevano soprattutto sotto forma di lancio di caramelle. Il solo comitato organizzatore ne aveva distribuito 25 quintali. Antonio Antonucci lsrstmNtsLdBpplgcecl

Persone citate: Abba, Allegra Campagnola, Anna Maria, Antonio Utili, Consorte, Edoardo Agnelli