Due petardi contro un caseifìcio che riceveva il latte dai "dissidenti"

Due petardi contro un caseifìcio che riceveva il latte dai "dissidenti" Tensione acnta nel Pavese dopo la rottura tra produttori e industriali Due petardi contro un caseifìcio che riceveva il latte dai "dissidenti" Arrestalo l'uomo che ordinò agli assalitori di un camion di rovesciare i bidoni nel fosso - Altri episodi di intolleranza - Nessun avvicinamento fra le parti (Dal nostro inviato speciale) Pavia, 28 aprile. € Pronto, pronto. Qui equipaggio X Y. Nessuna novità. Il servizio procede regolarmente. Non vi sono incidenti da segnalare. Fine ». Casualmente avevamo ascoltato il radiomessaggio rassicurante, diretto' alla questura, del comandante d'una delle numerose camionette della Celere che scortano gli autocarri del latte. Le strade di campagna del Pavese.e della Lomellina sono percorse due volte il giorno, al mattino e al pomeriggio, dagli autocarri che raccolgono il latte prodotto nelle varie cascine e lo convogliano agli stabilimenti industriali. Da quattro giorni, per la ben nota vicenda del mancato rinnovo dei contratti da parte degli agricoltori, il latte non viene più portato agli stabilimenti, ma subisce lavorazioni di fortuna presso le stesse cascine. Un centinaio circa di agricoltori non aderisce però all'agitazione, e continua a consegnare il latte alle indùstrie con le quali conserva la validità dei patti di fornitura. Sono i cosiddetti defezionisti, contro i quali si orienta'l'ira dei tremila agricoltori in agitazione. Per evitare gesti di violenza la questura ha disposto un servizio di scorta agli autocarri. La camionetta che oggi ci è passata vicino segnalava appunto, col radiotclefo no, che non aveva « nulla da segnalare » Qualche incidente però nei giorni scorsi c'è stato, e oggi il presunto responsabile di uno di essi ha subito le con¬ ò a a , a i i e a i i i ¬ seguenze della sua intolleranza flriendo in carcere. I carabinieri della squadra di polizia giudiziaria hanno arrestato oggi, su mandato di carcerazione emesso dall'autorità, l'agricoltore Pietro Marcone di 5S anni, accusato di violenza privata in concorso con più persone. Giovedì scorso l'autista Italo Albertini su un autocarro trasportava SO bidoni di latte da cinquanta litri da una cascina defezionista a uno stabilimento industriale A un tratto trovò la strada sbarrata da un tronco d'albero, e dovette fermare il veicolo. Subito lo circondarono sette uomini con aria minacciosa. Poco dopo giunse in auto Pietro Marcone, il quale ordinò ai sette di vuotare i bidoni in una roggia vicina L'operazione venne eseguita scrupolosamente nonostante le proteste dell'Alb"rtini. Oggi il Marcone, come si è detto, è stato arrestato e mandato in carcere. Altri episodi di violenza sono avvenuti qua e là nella giornata di ieri. Presso Corteolona alcuni contadini hanno minacciato d'incendiare una cascina che aveva deciso di consegnare il latte a uno stabilimento. Ieri mattina presso Inverno cinque persone hanno fermato un autocarro che trasportava sette bidoni di latte ad uno stabilimento, e ne hanno versato il contenuto in un fosso Altro episodio del genere a Miradolo. Sette persone hanno costretto un autocarro a fermarsi, e i sedici bidoni che vi erano caricati sano stati rovesciati in un canale. Notato, in ogni episodio di violen¬ zacemtdcacrgrcrCpnruig za, l'accento emiliano dei suoi autori; gente venuta di fuori, appositamente assoldata, si dice, da un partito politico di estrema destra. Elementi irresponsabili comunque devono essersi inseriti nel gioco, ricorrendo a mezzi da Oas in scala micrometrica, come l'esplosione d'un petardo avvenuta ieri nel cortile d'una caseina a Cava Manara. Altri due petardi — si tratta di rudimentali cartocoi di polvere néra — sono'stati lanciati stanotte da un'auto in corsa contro un caseificio a Villanterio: uno è esploso nel cortile, molto fracasso ma nessun danno, l'altro è caduto fuori del muro di cinta ed è rimasto inesploso. C'è pure: da registrare qualche manciata di chiodi a tre punte seminati lungo le strade d'accesso alle cascine. Gl'industriali sono fermi nella loro posizione d'intransigenza. In un loro comunicato di giovedì scorso avevano dichiarato che essi sono « pronti a concludere il rinnovo annuale dei contrattffto sorvtpi accadila secondo la tradizione >, praticamente respingendo in blocco tutte le richieste degli agricoltori. Oggi il prefetto ha convocato il presidente dell'Unione industriale, il quale ha confermato che i suoi iscritti sono pronti a ritirare il lai. e alle stesse condizioni di prima, respingendo ancora una volta le trattative con la sezione Lattiero-casearia. ( Presso gli agricoltori, ci viene assicurato, la decisione di ottenere patti più favorevoli è irrevocabile. Secondo le informazioni che ci sono state fornite, gl'industriali si sono diviso da tempo il territorio della provincia in zone d'influenza, obbligando ciascun agricoltore a cedere il latte in esclusiva a un determinato stabilimento. Se un produttore di latte volesse venderlo a un altro industriale, nessuno lo accetterebbe. Sempre a quanto ci è stato detto, a garanzia di tale patto gl'industriali emettono un assegno in bianco, che viene passato all'incasso in caso di rottura del patto. Per le strade del Pavese gli autocarri del latte passano scortati dalla polizia

Persone citate: Italo Albertini, Marcone, Pietro Marcone

Luoghi citati: Cava Manara, Corteolona, Pavia, Villanterio