Autocarro carico di latte fermato con tronchi sulla strada

Autocarro carico di latte fermato con tronchi sulla strada E' accaduto durante la controversia nel Pavese Autocarro carico di latte fermato con tronchi sulla strada Tutto il latte è stato gettato in un fosso - Un agricoltore denunciato - Altro gesto di intolleranza: minacciano di incendiare la cascina di un « defezionista » - Un comunicato degli industriali caseari (Dal nostro corrispondente) Pavia, 26 aprile. La guerra del latte si va inasprendo. L'associazione degli industriali di Pavia ha diffuso stasera un comunicato, lasciando intendere che non accetterà nessuna delle rivendicazioni avanzate dalla sezione lattiero-casearla del Consorzio agrario. « Gli industriali erano e sono pronti — dice 11 comunicato — a concludere-il rinnovo annuale del contratti di compra-vendita secondo la tradizione, cosi come è già avvenuto con una parte dei produttori >. Il che equivale a dire che non saranno accettati contratti collettivi, che non sarà neppure discusso lo spostamento della data di scadenza dei contratti stessi da San Giorgio a San Martino, e soprattutto che"*noii sarà riconosciuta veste giuridica alla sezione lattiero-casearla che agricoltori e coltivatori diretti hanno costituito presso il Consorzio agrario come organismo economico qualificato a rappresentarli nelle trattative. Un grave episodio di violenza si è inserito nel corso della controversia. L'autista Italo Albertlni,' residente a Lan. driano, che a bordo di un autocarro tornava da una cascina < defezionista » di Montesanto, dove era andato a ritirare il latte per conto della ditta Cadermartorl di Certosa, nei pressi di Albuzzano scorgeva un grosso tronco messo trasversalmente per tutta la larghezza della carreggiata. Sceso dal veicolo per rimuovere l'ostacolo, si vedeva circondato da sette persone in atteggiamento minaccioso. Dopo pochi minuti giungeva l'agricoltore Pietro Marcone, di 52 anni, abitante a Linarolo, a bordo della propria Fiat 1100. Questi esortava i presenti a prendere i bidoni caricati sul l'automezzo e buttarli in un fosso. In un battibaleno venti grossi recipienti, contenenti ciascuno cinquanta litri di latto, venivano vuotati e ricaricati sul camion. Al conducente, che aveva assistito impotente alla violenza, non restava che riprendere la corsa alla volta di Certosa. II Masconc c stata .convocato presso la caserma del carabinieri e interrogato a lungo dal tenente D'Errico. Égli ha negato ogni concorso ad atti di intemperanza, nono stante le testimonianze a suo carico. I. carabinieri gli hanno sequestrato l'automobile come corpo del reato e l'hanno de nunciato all'autorità giudiziaria per violenza privata con raggravante del concorso di più persone. Altri gesti di intolleranza si segnalano in una cascina della « bassa >, nei pressi di Corteolona, dove alcuni contadini hanno minacciato di incendiare la stalla di un produttore che aveva deciso di vendere una parte-del suo latte a un industriale. Nel tardo pomeriggio si è riunito il comitato della sezio ne lattiero-casearia del Consorzio agrario, l'organismo che . ha promosso l'agitazione. Nel corso della seduta sarebbe stata proposta l'adozione di alcune misure per impedire ulteriori atti di violenza e di mi naccie. Si sa per certo che alcuni produttori, ritenuti «defezionisti >, sarebbero stati raggiunti da lettere anonime. I dirigenti della sezione lattiero-casearla, cui hanno dato la loro adesione il novanta per cento del produttori della provincia, intendono scindere ogni responsabilità da atti inconsulti di violenza che a loro avviso non contribuiscono al l'azione finora condotta sul piano della legalità. Nella polemica con gli industriali si sarebbe inserito anche un movimento pseudo sindacale di estrema destra, la cui azione è improntata a metodi non perfettamente ortodossi. g. n

Persone citate: D'errico, Italo Albertlni, Montesanto, Pietro Marcone

Luoghi citati: Albuzzano, Corteolona, Linarolo, Pavia