Si estende alle poste e ai telefoni lo sciopero delle ferrovie in Francia

Si estende alle poste e ai telefoni lo sciopero delle ferrovie in Francia Per un aumento delle paghe e la riduzione dell'orario Si estende alle poste e ai telefoni lo sciopero delle ferrovie in Francia L'agitazione è nata due giorni fa ad Avignone e si è allargata alle altre regioni I sindacati dei ferrovieri hanno indetto da questa notte una "giornata rivendicativa" 1:11 n 11 m 11 ni i u 1111 n 1111 > 11111111111111 n m i m n 11 u r (Nostro servizio particolare) Parigi, 24 aprile. Una «giornata rivendicativa» dei ferrovieri è stata annunciata per domani con un comunicato pubblicato stasera dai sindacati comunisti e democristiani. Quelli socialisti, che avevano partecipato alla riunione comune, non hanno aderito invece al movimento, di cui gli altri sindacati si erano fatti promotori. E' stato tuttavia precisato che la libertà di decisione circa la partecipazione o meno allo sciopero viene lasciata ai responsabili regionali. Nonostante questa formula « elastica », come viene definita, si ritiene probabile stasera che le astensioni dal lavoro sa¬ ranno numerose e che i treni funzioneranno malissimo da mezzanotte in poi. Hanno già deciso lo sciopero i ferrovieri di Lione, di Avignone, di St.Etlenne e di parecchie altre città della Francia meridionale. E' certo che sarà quasi totale a Parigi: è già previsto che il « Cisalpino » partirà da Dìgione e non da Parigi per andare fino a Milano. Per il Parigi-Roma le ferrovie ritengono che non ci saranno difficoltà. Per gli arrivi delle grandi linee si prevedono soprattutto dei ritardi. Già da un paio di giorni, del resto, i treni funzionano male, e la direzione delle Ferrovie dello Stato è stata costretta a sopprimerne molti a causa dei continui scioperi sporadici e spontanei che si sono manifestati soprattutto nelle regioni meridionali. Il pretesto è stato un incidente avvenuto ad Avignone, dove un giovane macchinista era stato costretto a passare un esame due volte di seguito. Ma il fatto non basterebbe a giustificare un movimento generalizzato se, come ha detto un esponente sindacale, non fosse stata la goccia che ha- fatto traboccare il vaso. Per solidarietà col> collega, i ferrovieri di. Avignone hanno cessato il lavoro, e a poco a poco tutti quelli della regione hanno seguito l'esempio. E' così che centinaia di migliaia di parigini, che si erano assentati dalla capitale per le vacanze pasquali, sono rimasti bloccati lontano da casa ed hanno preso d'assalto 1 treni in numero insufficiente guidati dai non scioperanti. I viaggiatori sono arrivati a Parigi stamani con ritardi notevoli e stanchissimi, essendo rimasti in piedi per molte ore nel corridoi affollati. Più grave ancora la situazione per i treni in servizio nei sobborghi. Pochissimi infatti hanno funzionato e stasera nelle stazioni la gente è seduta sulle valige, lungo i binari, nella speranza che un convoglio si decida a partire. I ferrovieri chiedono un aumento di salario e, soprattutto, la diminuzione delle ore lavorative che sono attualmente quarantòtto per settimana. Vorrebbero che fossero portate a 45, come per gli operai 11 ■ 11111111111J111 r 1 1111111 f 11 ■ 111111JI ■ ( 1111 f IM M del gas e dell'eletttricità, col mantenimento integrale dello stipendio. La spontaneità del movimento nato due giorni fa, senza che i sindacati avessero lanciato la parola d'ordine, è un fatto significativo della volontà di ottenere soddisfazione ad ogni costo. Ed è forse per riprendere in mano le proprie « truppe » che i sindaca- ti si sono fatti promotori dflla « giornata rivendicativa ». alla fine della quale anche i movimenti sporadici dovrebbero cessare. Gravi danni sono stati arrecati dallo sciopero ai produttori delle verdure del Sud della Francia. Ad Avignone questi produttori di verdura erano stati invitati ad utilizzare i camion per le loro spedizioni, ma non hanno potuto farlo perché non dispongono dei veicoli speciali atti a trasportare lontano prodotti che si guastano facilmente, come le fragole, l'insalata, ecc. Perciò minacciano di citare davanti alla giustizia le Ferrovie alle quali chiedono, comunque un risarcimento danni anche per i mercati che — dicono — rischiano di perdere.- Una notizia da Avignone, pubbli cata da « Le Monde », afferma infatti che «l'Italia pensa, di approfittare della paralisi dei trasporti francesi e si prepara a spedire primizie in Ger mania ». I ferrovieri non sono i soli, del resto, a manifestare il lo ro malcontento, Incominciano anche i postelegrafonici. Il te lefono funziona già male da un paio di giorni, per le linee interurbane, essendo assenti numerose operatrici; la posta non è stata distribuita regolarmente oggi a causa dell'interruzione del lavoro dei fattorini e di altri impiegati; e alcuni uffici postali hanno perfino chiuso improvvisamente -senza alcun, preavvjsq. L'agi tazione si è estesa infine al personale dell'aeroporto di Orly,- dove si assicura tuttavia che non ha per ora alcun carattere di gravità e che tutti i voli saranno assicurati. Siamo all'inizio delle «grandi manovre sindacali » delle quali si parla da un po' di tempo in certi ambienti? Si osserva che finora i sindacati avevano evitato ' di dare alle loro rivendicazioni un carattere eccessivamente duro, non volendo creare al governo preoccupazioni supplementari, mentre era alle prese col delicato problema algerino, la cui soluzione era considerata la più importante e urgente di tutte le altre. Ma ora i sindacati ritengono che sia giunta l'ora di mantenere certe promesse e intendono dare al governo un avvertimento. 1. m. iiiiiiiiimiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii