Trovato cadavere in un burrone tre mesi dopo la sua scomparsa

Trovato cadavere in un burrone tre mesi dopo la sua scomparsa Trovato cadavere in un burrone tre mesi dopo la sua scomparsa E' un operaio di 50 anni - Abitava a S. Ambrogio di Susa - Inchiesta per accertare se si tratta di suicidio (Dal nostro corrispondente) Avigliaua, 23 aprile. Stamane verso le 8,30 il pastore Luigi Riva, transitando presso la «Rocca della Pundra> — una frazione di Bertassi di Sant'Ambrogio — rinveniva in fondo ad un burrone il cadavere di un uomo in stato di avanzata putrefazione. Subito avvertiti, i carabinieri di Avigliana e il pretore si recavano sul posto per gli accertamenti di legge. La salma poteva essere identificata poco più tardi, per quella dell'operaio Giuseppe Celotto di 50 anni, nativo di Sant'Ambrogio di Susa e colà residente In via Bertassi 3. Di lui non si avevano più notizie dal febbraio scorso. Secondo le prime risultanze dell'inchiesta il Celotto, che era a quell'epoca ricoverato nella casa di riposo < Villa Maria Assunta » di Giaveno, si era allontanato dall'istituto per tornarsene a casa ed aveva affrontato la strada dei monti Transitando in località * Roc ca della Pundra» (che in feb-jbraio era completamente co-|perta dalla neve) egli avrebbe' messo un piede in fallo e sarebbe precipitato nel burrone profondo una decina di metri, trovando misera morte. Non è esclusa però un'altra ipotesi: egli avrebbe riportato la frattura delle gambe e sarebbe così morto per dissanguamento e inedia dopo una straziante e lunga agonia in quella località isolata, senza che alcuno si accorgesse della sua presenza e gli prestasse soccorso. L'inchiesta dei carabinieri, tuttavia, prosegue per accertare se si tratta di disgrazia o suicidio.|p. C. Giuseppe Celotto

Persone citate: Celotto, Giuseppe Celotto, Luigi Riva

Luoghi citati: Avigliana, Giaveno, S. Ambrogio, Susa