Arrestato per aver fatto morire il proprio bimbo con docce gelate
Arrestato per aver fatto morire il proprio bimbo con docce gelate Arrestato per aver fatto morire il proprio bimbo con docce gelate E' un manovale di Verbania - Denunciato dalla moglie dopo 17 anni - Il piccolo aveva un anno; morì nel '45 per broncopolmonite (Dal nostro corrispondente) Verbania, 19 aprile. A diciassette anni di distanza dal fatto un manovale è stato arrestato dai carabinieri sotto l'accusa di infanticidio colposo: egli avrebbe infatti causato la morte del proprio figlio di un anno, deceduto per un'improvvisa broncopolmonite, il 2 maggio 1945 a Premeno. L'arrestato è il quarantunenne Sandrino Pavesi, abitante a Premeno con la moglie e quattro figli, rispettivamente di 17, 14, 11 e 4 anni. Con lui vivono anche il fratello e la sorella. Stando agli elementi raccolti dai carabinieri — e che naturalmente meritano ancora un vaglio da parte del magistrato inquirente — in famiglia esisterebbe una situazione morale tanto assurda quanto inconcepibile. L'arresto del Pavesi è avvenuto però in seguito a una prima denuncia della moglie per maltrattamenti. I carabinieri di Premeno, avvertiti dai vicini di casa la cui attenzione era stata richiamata dalle urla disperate del quattro figli del Pavesi, avevano sorpreso l'uomo che, in stato di ubriachezza e impugnando un bastone, stava rincorrendo la moglie Erminia Francioli di 41 anni. La donna, dopo la stesura del primo verbale, alla richie sta dei carabinieri se poteva confermare o meno le voci ancora circolanti in paese sulla misteriosa morte del piccolo Giovanni avvenuta nel maggio di diciassette anni prima, ha dichiarato che il piccino era morto di broncopolmonlte In seguito ai continui bagni in acqua gelata a cui il padre lo sottoponeva. La donna ha dichiarato: «Mio marito ripeteva che solo in quel modo Gio vanni sarebbe cresciuto sano, forte e vigoroso come lo sono gli zingari >. Il Pavesi è stato arrestato e portato in, carcere. A Premeno egli è sempre stato giudicato come un esaltato e un maniaco: ha strane abitudini, come quella dì vestire sempre in fustagno e portare i capelli eccezionalmente lunghi con sproporzionati basettoni. L'uomo nega, a quanto sembra, le accuse della moglie. Domani sarà interrogato dal magistrato inquirente. a. C. IIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII llllllllllllllllllllllll
Persone citate: Erminia Francioli, Sandrino Pavesi
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