I chioschi dei giornali, dei fiori e delle bibite chiuderanno per protesta contro nuove tasse?

I chioschi dei giornali, dei fiori e delle bibite chiuderanno per protesta contro nuove tasse? Pivcoti commercianti ed esercenti minacciano Ma serrata I chioschi dei giornali, dei fiori e delle bibite chiuderanno per protesta contro nuove tasse? Una legge approvata dalla Camera aumenta ih misura notevole eoatribntl e super-contributi per l'occupazione di suolo pubblico - In una città come Torino una tassa che nel '61 oscillava da 90 mila a 225 mila Ore oggi dovrebbe essere unificata in 600 mila lire (Nostro servizio particolare) Roma, 17 aprile. Una serrata è stata minacciata dai pubblici esercizi ed altre forme di protesta saranno messe in atto dalle altre categorie commerciali se non sarà modificata al più presto la legge (approvata nei giorni scorsi dalla Camera), con la quale vengono sensibilmente aumentate le tariffe per la tassa di occupazione degli spazi e delle aree pubbliche. '■ I pubblici esercenti, i titolari di vliioschi di giornali e di bibite, i fiorai ed altri numerosi gruppi di piccoli commercianti si troveranno — secondo le loro affermazioni — nell'impossibilità di sostenere i nuovi sensibili oneri e saranno costretti a sospendere la loro attività soprattutto nei grandi centri cittadini e nei luoghi di soggiorno, dove in specie nel periodo estivo vengono realizzate particolari attrezzature sul suolo pubblico per meglio corrispondere alle esigenze degli avventori. Nelle maggiori città, comprese nella classe <A>, un chiosco di trenta metri quadrati, situato in una strada o piazza di prima categoria, pagherà nel 1962, in base alla nuova legge, la somma, di li. 900.000 all'anno, di cui 600 mila lire per la tassa normale e Li. 300.000 per supereontribuzioni, mentre nel 1961 lo stesso locale aveva corrisposto la somma di L. J,82.0S0, di cui L. SH0.S50 per tassa normale e L. 151.680 per supercontribuzioni. Inoltre, sempre in un Comune di classe < A > e in una piazza o strada di prima categoria, per una tenda solare di venti metri quadrati si pagheranno nel 1962 lire >00 000 di tassa e h 100 non di supercontribuzionc, cioè complessivamente L. 300.000, mentre lo scorso anno veniva richiesta per la stessa tenda un importo complessivo di L. 7.200, di cui L. 4.8OO per tassa normale e L. 2.400 per supercontribuzionc , Anche, per Torino, il < salto > è notevole. Nel 1961 per un chiosco di 30 metri quadrati nelle vie e piazze di prima categoria si pagava una tassa di h. 225.000 per vendita fiori, bibite, vetrine; L. 150.000 per chioschi fissi di proprietà del concessionario: L 90.000 ver chioschi adibiti a generi di diversa natura. Nel 1962 i chioschi di trenta metri quadrati a Torino costeranno ài sola tassa Li. 600.000 all'anno. < Dobbiamo pensare — 7ia dichiarato oggi il presidente della Confederazione generale del Commercio e del Turismo, gr. uff. Casaltoli — che non ci si è resi conto dell'effettiva portata del provvedimento e del grave danno che ne sarebbe derivato alla nostra categoria. Nella sua realtà la tassa di occupazione del suolo pubblico, in specie per quanto riguarda le occupazioni permanenti, equivale praticamente a un canone di affitto il quale ora cresce in misura paurosa e sconcertante. Il presidente Casaltoli ha aggiunto che la Confcommeroio insisterà < ad oltranza » e con tutti i mezzi perché si giunga presto ad un riesame del provvedimento, riportandolo a quello che avrebbe dovuto essere secondo il testo presentato dal governo. Il Comitato centrale della Federazione . dei pubblici esercizi è stato convocato con urgenza per la prossima settimana al fine di esaminare la situazione anche in relazione ai preventivati aumenti di imposta, che attraverso dazi comunali verrebbero a colpire vari prò dotti determinando così un au mento dei prezzi, a cominciare da quello della c tazza di caffè» sul quale incidono già 44 « voci » di tasse: in questa sede, dovrebbero essere deliberate le modalità dell'eventuale serrata. g_ f m

Persone citate: L. Sh0

Luoghi citati: Roma, Torino