Per i ragazzi: niente Cecov ma pazzi e omicidi a volontà

Per i ragazzi: niente Cecov ma pazzi e omicidi a volontà Per i ragazzi: niente Cecov ma pazzi e omicidi a volontà Ieri sera sul secondo, come pezzo forte di serata, abbiamo assistito ad uno sconcertante e torbido telefilm giallo della serie « Città controluce >. Era la storia di un giovanotto che lcon un ferro da chirurP anv ! mazzava ferocemente ,lue poliziotti. Motivo? Aveva subito da bambino un violento trauma psichico a causa del suicidio della madre uccisasi per il dolore d'aver perduto il marito in guerra: perciò odiava tutti gli uomini in divisa (se abbiamo capito bene) e cercava di far fuori quelli più a portata di mano. Ingenuo e macabro, il filmetto ricalcava lo Bchema di altri già visti in questa stessa serie: tutti accomunati dall'ansia di mostrare agli spettatori che il fosco omicida il quale spara o sventra o sgozza è spinto al delitto da oscure forze che gli si agitano nel fondo dell'animo. Psicanalisi da quattro soldi, male appresa e male applicata. Tra l'altro, noi riteniamo storie di questo genere profondamente immorali e nocive per la gioventù in misura ben maggiore di film o commedie dove siano prospettate vicende d'amore e dove facciano capolino la scollatura o la gamba di una donna. Per colmo d'Ironia, men tre l'insano telefilm non era sconsigliato a nessuno e perciò i deliri di un pazzo sanguinario e gli spasimi di morte delle sue vittime potevano essere contemplati anche dai minori d'anni quattordici, sul primo canale un'opera d'arte come < Zio Vania », di un'assoluta castità e di un'indiscussa nobiltà, era riservata ai soli adulti. * * La tv dovrebbe smetterla di promuovere a trasmissioni importanti questi mediocrissimi filmati incautamente acquistati all'estero. Anche l'altra sera, stessa musica, in apertura di c secondo »: lo stucchevole documentario degli uomini-leopardo che riteneva di suscitare l'entusiasmo del pubblico con scene tipo quella dell'ammazzamento dell'ippopotamo diretto da un ex-ufficiale tedesco ora cacciatore in Africa. * * Su « Zio Vania * di Cechov è superfluo, evidentemente, aggiungere anche una sola parola alle tante che sono state scritte per elogiarne l'alta poeaia. L'edizione di ieri ci è sembrata complessivamente di buona levatura, rispettosa del testo, corretta nell'interprttazione. Tra gli altri ricordiamo in modo particolare Fulvia Mattimi, una Sonia di grande dolcezza e umanità: e il Volontè, melanconico Astrov; e Mario Pisu che era Seriebriakòv, bravo nonostante una trucca tura un po' da operetta. Impe gnato con generosità e spesso efficace Tino Carraro benché non ci sembra che il personaggio di Vania gli si addicesse completamente. * * Stasera addio di « Alta fedeltà» (cui dovrebbero partecipare Gino Bramieri, Domenico Modugno, Helen Merrill e Nicola Arigliano); e secondo nu mero di RT « Rotocalco tele visivo ». u. DZ.

Persone citate: Cechov, Cecov, Domenico Modugno, Fulvia Mattimi, Gino Bramieri, Helen Merrill, Mario Pisu, Nicola Arigliano, Tino Carraro, Volontè

Luoghi citati: Africa