Il milione di «Specchio dei tempi» inviato al Capo della polizia a Roma

Il milione di «Specchio dei tempi» inviato al Capo della polizia a Roma Il milione di «Specchio dei tempi» inviato al Capo della polizia a Roma Abbiamo pregato il dott. Vicari di consegnarlo al questore di Torino per il fondo di assistenza degli agenti della nostra città - Il dott. Caputo : « La polizia ha dimostrato la sua efficienza; con la dotazione di nuovi mezzi stiamo organizzando un completo piano di vigilanza preventiva» 1 Per la cattura degli assassini della signora Albera c Specchio dei tempi >> aveva messo a disposizioni) del questore, dott. Caputo, la somma di un milione. L'offerta voleva essere non una spinta alle indagini (perché la polizia non aveva ovviamente bisogno di questo), ma una collaborazione sotto forma di premio a chi fosse stato in grado di metterla sulle tracce dei criminali. L'inchiesta si è conclusa nel senso desiderato dalla popolazione: due dei banditi sono in carcere, il terzo è identificato e il suo arresto è forse imminente. Il merito della operazione spetta unicamente alla polizia, che partendo da basi fragilissime e senza alcun indizio conceto, è riuscita in pochi giorni ad assicurare alla giustizia l'autore materiale del crimine e uno dei complici. Ieri un redattore de, « La Stampa » si è recato dal questore per consegnargli l'assegno di un milione, pregandolo di utilizzarlo — a suo insindacabile giudizio — nel modo più opportuno. Il dott. Caputo, esprimendo la gra- spietati llllllllllllllllltllllllllltlllllfllllllllllllllllllllltlllll tltudlne sua e dei suoi collaboratori, ha dichiarato di non poter accettare direttamente l'offerta. Abbiamo inviato l'assegno al Capo della polizia, prefetto Angelo Vicari, con la preghierajdi destinarlo al fondo per l'as-1sistenza al personale della Que-lstura di Torino iNel corso del colloquio, il dott ìCaputo ha rinnovato il suo plau-|so ai funzionari e agenti della Squadra Mobile che per due settimane non si sono concessi iìposo, pur di risolvere il mistero che circondava i banditi di via Berthollet. Anche il sindaco, Ing Anselmetti. ha espresso con un telegramma il compiacimento de: torinesi por l'esito delle indagini. « Desidero tuttavia precisare ha aggiunto il questore — che la polizia non st è scatenata soltanto in occasione di questo delitto. L'opera di prevenzione è per noi più importante c doverosa di quella di repressione dei reati. Torino, è bene che tutti lo sappiano, non è — tra le grandi città italiane — quella più infestata dalla delinquenza. Gli omicidi, ciac gli episodi più gravi, sono llllllllllllllllllllllltllllllllllllllllllllllllllllllllili di gran lunga inferiori a (incili che si registrano a Milano e a Roma, per non parlare della Sicilia. Dall'inizio dell'anno, l'unico delitto del genere e stato quello rfi via Berthollet. Tutti vorremmo clic non si fosse verificato neplpure quello, ma non bisogna diimenticarc che Torino ha una po- ìpolazwne "fluttuante" di circa |jso ,„,;,, persone. Provengono da angolo della ogni angolo della penisola, soprattutto dalle zone dove la miseria e più incalzante e di conseguenza spinge a gesti talvolta disperati. , i L'attività svolta per prevenire i reati può essere riassunta in poche cifre: in questi primi tre mesi abbiamo "diffidato" — in base alla legge 27 dicembre 1956 clic riguarda gli individui socialmente pericolosi — 21.} persone, ne abbiamo rimpatriate 93 con divieto di rimettere piede a Torino; ad altre 755, che non avevano un'occupazione regolare né mezzi di sussistenza, abbiamo agevolato il ritorno ai paesi di provenienza. Nello stesso periodo, le pattuglie della "Volante" sono accorse S//5 volte per sedure risse, sventare furti, individuare schiamazzatori. Sono stati riconsegnati ai genitori, con diffida, 183 minorenni colpevoli di atti di tepipismo, altii 121 so.'o stati rimpatriati. Tutto questo, naturai\mente, oltre ali ■ "naie attività di polizia gludt~iartu. arresto e denuncia dei ladri, rapinatori sfruttatori ». Al dott. Capui. abbiamo chie sto qualche particolare sul nuovo piano che egli Intende organizzare per la sorveglianza, nelh' strade della citta. « Nel quadro frette mie del potenziamento dei mezzi della Pubblica Sicurezza — ri ha spiegalo — sono stati assegnati alla Questura di Torino nuoti., veloci autoveicoli muniti delle più moderne attrezzature radio, che permettono il costante collegamento con la centrale. Si tratta di macchine che non sarà facile distinguere ila quelle private, potremo quindi avere il vantaggio della sorpresa In collaborazivne con i carabinieri e i vigili urbani, rivedrò l'in tero dispositivo di vigilanza diurna e notturna, specialmente nelle zone più esposte al pericolo di assalti o saccheggi: le banche, le gioiellerie, le tabaccherie, eccetera La connessione dei serrisi e la possibilità di mantenere pratica mente sotto controllo l'intero centro urbano darà un ulteriore col po alla delinquenza. Anche < quella spicciola, non meno delc teria di quella organizzata ».

Persone citate: Angelo Vicari, Anselmetti, Caputo, Vicari

Luoghi citati: Milano, Roma, Sicilia, Torino