Il Municipio pensa di costruire un nuovo impianto idrico sul Po

Il Municipio pensa di costruire un nuovo impianto idrico sul Po Il Municipio pensa di costruire un nuovo impianto idrico sul Po Costerà due miliardi e darà 3 mila litri al secondo di acqua potabile « E' l'unico modo per risolvere la crisi » - Ora Torino dispone di appena Ó500 litri al secondo: oltre il quarto piano i rubinetti sono asciutti Il problema della scarsità d'acqua potabile è stato esaminato anche dalla giunta nella sua riunione di Ieri pomeriggio. Il sindaco Ing. Anselmetti alla line ci ha • dichiarato : «Questa penuria è dovuta ad una particolare congiuntura stagionale della quale risentono tutti, dagli idroelettrici ai distributori di acqua potabile. La siccità è stata tale da ridurre il gettito dei pozzi in media rial 20 al 30 per cento. L'Azienda dell'acquedotto sia per iniziare i lavori di un nuovo impianto a La Loggia che dovrebbe essere capace di circa 1000 litri al secondo: ma siamo da tempo in attesa di approvazioni che il Consiglio superionc dei Lavori Pubblici larda a concedere. Frattanto cercheremo di potenziare l'impianto di depurazione del Po che ora sta funzionando a pieno filmo ed eroga 500 litri al secondo ». Anche il settore acquedotto risente' le nonseg"enze del rapido sviluppo della città. Da ogni parte crescono palazzi di 10 piani e sorgono nuovo industrie. All'aumento della popolazione c'è tla aggiungere il maggior consumo di acqua che ogni cittadino fa rispetto al passato. Nel 1950 ogni torinese consumava in media, In un giorno, circa 230 litri di acqua. Adesso il consumo è di 400 litri. E' un dato statistico di cui c si deve rallegrare perché sigli ili ca un migliore tenore di vita e una maggiore coscienza igienica. Ma sé li impianti idrici non si adeguano alle nuove esigenze, si verificano con molta facilità le crisi come quella attualo: oltre il 4" piano, in quasi tutta la città, l'acqua non irriva o stenta ad arrivare. Le lavatrici automatiche entrano in tante case e ogni lavatrice aumenta sensibilmente il consumo del''acqua. Il presidente dell'Azienda acquedotto ci diceva ieri: € Il consumo del lunedi e del mar ledi, Giorni in cui in genere vengono usate le lavatrici, è più eie vato di quello degli altri giorni essmsrtictncr«rirmnpld6ssfriqeb■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiii iniiiiii ed è anche più elevato del consumo che si aveva all'inizio di settimana, in passalo, quando le massaie non si servivano di questo moderno apparecchio ». L'impianto di La Loggia, serondo i tecnici più ottimisti, potrebbe entrare in funzione entro il 1063, ma molti altri pensano che quell'acqua si possa immettere nella rete di Torino soltanto nell'estate del '64, tanto più che, come si vede, I lavori vengono rallentati dai ritardi burocratici. « Nel frattempo — dice l'avv. Zaaruolo — stiamo potenziando gli impianti già esistenti per farli rendere di più. Entro il prossimo mese di maggio dovremmo ottenere altri 1,00 litri al secondo, portando cosi l'attuale potenzialità di 5.100 litri (di cui 500 sono dati dall'impianto del Po) a quasi 6000 litri ». Taluni consiglieri di amministrazione dell'Azienda acquedotto sono convinti che si debba affrontare il problema In maniera radicale perché è ovvio che, con il continuo espandersi della città, quando l'Impianto di La Loggia entrerà in funzione, Torino avrà bisogno non solo di quei mille litri d'acqua, ma di tre-quattromlla. L'arch. Bima, consigliere di amministrazione e studioso di problemi Idrici, afferma: « Siamo del'' l'avviso che si debba varare subito un progetto per un nuovo grande impianto di depurazione dell'acqua del Po, capace di immettere in rete 3000 litri di acqua al secondo. Soltanto così potremo affrontare con una certa tranquillità il futuro. Dì questo passo, invece, tutti gli anni e in più stagioni, ci troveremo ari affrontare situazioni come quella attuale, con i serbatoi vuoti e la gente che protesta ». Mercoledì sera 11 consiglio di amministrazione dell'Azienda si riunirà e prenderà in esame la proposta per la costruzione di un nuovo impianto sul Po. Il presidente avv. Zaaruolo è anch'egli del parere che sia una realizzazio¬ iiimii min iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiii ne indispensabile. « .Mi preoccupano soltanto la spesa ria affrontare, che supererà i due miliardi di Ziro, e le difficoltà burocratiche per ottenere i nari permeasi ministeriali »v D'altra parto più si attende, più la situazione diventa precaria. E poiché la costruzione di un simile Impianto richiederà dai due ai tre anni, non bisogna aspettare di trovarsi di fronte ad una drammatica Insufficienza d'acqua, con un acquedotto capace di servire soltanto la metà della popolazione.

Persone citate: Anselmetti, Bima

Luoghi citati: La Loggia, Torino