Venti speleologi vivranno a 400 metri sottoterra ignorando il giorno, la notte e il passar delle ore

Venti speleologi vivranno a 400 metri sottoterra ignorando il giorno, la notte e il passar delle ore Si inizia oggi nella grotta di Bossea V«x operazione tempo» Venti speleologi vivranno a 400 metri sottoterra ignorando il giorno, la notte e il passar delle ore Resteranno per un periodo indeterminato - Completamente isolati dal mondo esterno, privi di orologi e di qualsiasi altro mezzo di misurazione del tempo - Si studierà anche la possi" bilità dell'occhio umano di vedere al buio - La spedizione organizzata dal Cai-Uget di Torino (Nostro servizio particolare) Frabosa Soprana, 12 apr. < Operazione tempo >, ecco il nome della straordinaria impresa scientifica che avrà inizio domani nella grotta di Bossea, in provincia di Cuneo. Alle 16 venti giovani studiosi entreranno nella caverna e vi rimarranno per un periodo indeterminato. Completamente isolati dal mondo esterno, essi, per giunta, saranno privi di qualsiasi mezzo che possa loro segnalare il trascorrere delle ore e dei giorni. La spedizione sarà compiuta dagli stessi avventurosi ricercatori che nell'estate scorsa dettero vita alla ormai famosa « 700 ■ llllllllllItllllllllllllllllllllllllllllllllItllllllllllll . e , i i ore sottoterra ». Anzi, quella di domani è proprio la conclusione dell'impresa di allora. In quell'occasione, come si ricorderà, un gruppo di assistenti universitari, guidati dal torinese prof. Silvano Maletto, rimase nelle viscere della terra oltre un mese compiendo una serie di ricerche di chimica, fisica, biologia, zoologia e botanica per conto di tredici istituti accademici italiani. Per la prima volta al mondo si studiarono sistematicamente i fenomeni della vita umana ed animale, in relazione all'ambiente sotterraneo. I dati raccolti furono numerosissimi; ma nel corso di quella spedizione gasnatnldqispllllillllilllllllilllllItlllllltillllIlllllllllllllllllllllllH gli speleologi notarono anche alcuni fenomeni che, pur presentando notevole interesse, non poterono essere indagati a fondo. Si trattava soprattutto della perdita della nozione del tempo e della possibilità per l'occhio umano di vedere al buio più completo. Da qui, la necessità di ritornare in caverna ed affrontare decisamente il problema. Nel pietrificato mondo sot terraneo le mutazioni sono pressoché impercettibili: l'umidità e la temperatura restano quasi costanti, manca il flut tuare del giorno e della notte. Tutto è silenzio ed oscurità, che invailo lo stillicidio delle HIlHIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllllllIlllllllllllllllllllll stalattiti o le nostre deboli lanterne cercano di rompere. In quest'ambiente le sensazioni < spazio-temporali > si annullano o acquistano valori iperbolici: un'ora p'uò sembrare interminabile o trascorrere veloce come pochi istanti. Al contrario, gli animali che avevamo condotto a vivere in caverna sembravano non provare questa sensazione. Essi continuavano regolarmente a coricarsi e a svegliarsi alle ore consuete, guidati dalle loro facoltà istintive. Proprio per stabilire che ruolo giuocano nell'uomo l'intelligenza e la volontà rispetto a simili condizioni primordiali di vita, il prof. Lussu, direttore del Centro di igiene mentale di Torino, ha ideato le esperienze che da domani compiremo nell'interno della grotta. Agli uomini che, come chi scrive, fecero parte della spedizione € 700 ore sottoterra >, se ne sono aggiunti altri in modo da ottenere un « test differenziale ». Divisi in quattro gruppi corrispondenti a quattro colori diversi, ognuno di noi avrà come segno di distinzione un numero ed un colore. Saremo privati di ogni mezzo strumentale di misura del tem,io; inoltre nessuno sa quando il prof. Lussu deciderà di richiamarci alla luce. L'esperienza potrà durare cinque, sei, nove giorni. Ad intervalli irregolari, apposite lampadine colorate si accenderanno e ci saranno chiesti l'ora e il giorno in cui riterremo di trovarci. Ogni risposta verrà registrata e poi confrontata con la realtà dagli addetti al campo-base esterno. Per rendere impossibile qualsiasi sistema fisico di determinazione del tempo, tutto è stato studiato nei minimi particolari. Si è perfino unificato il sistema di sigarette e di tabacco: ognuno attingerà alla riserva comune, cosicché sarà più difficile valutare la quantità consumata e risalire al numero delle ore trascorse. Nell'interno della caverna la vita non sarà regolata da alcun orario. Ciascuno dormirà e lavorerà a suo piacimento. Fra l'altro saranno ripetute quelle ricerche già fatte du-\ rante la « 700 ore > onde accumulare nuovi dati sperimentali. Il fenomeno della visione al buio si verificò dopo i primi giorni di permanenza in grotta. La cosa ci sconvolse notevolmente. Eravamo consci che avremmo perso la sensibilità ai colori, ma non ci saremmo aspettati di vedere le facce dei nostri compagni, anche quando l'ultima candela era stata spenta. Esclusa ogni possibilità di allucinazione collettiva, restava l'ipotesi che l'occhio umano, abituato a quel particolare ambiente, potesse carpire una parte dei deboli raggi infrarossi (notoriamente invisibili), emessi dal -corpo umano a 37° di temperatura; oppure si trattava di un fenomeno di fluorescenza della pelle T « Operazione tempo > dovrà rispondere anche a queste domande. L'Istituto nazionale di ottica di Arcetri, diretto dal prof. Vasco Ronchi, è stato interessato della cosa ed ha provveduto alla spedizione di un particolare apparecchio che permetterà di indagare a fondo il problema. Sarà così accuratamente analizzato il comportamento dell'occhio, ai limiti della radiazione infrarossa ed ultravioletta. Anche ViOperazione tempo» è stata organizzata dal « CaiUget > piemontese sotto l'egida degli istituti universitari che dettero vita alla « 700 ore sottoterray e sarà diretta dallo stesso prof. Silvano Maletto. Il campo sotterraneo — composto da cinque grosse tende che fungeranno da dormitorio, cucina e laboratorio — è stato sistemato nell'immensa sala detta € dell'orso > che si trova quasi al centro della parte esplorata della caverna. Della spedizione faranno parte i dottori Paolo Durio, Alessandro G-allice, Renzo Gozzi, Franco Marletto, Cesare Patrucco, Pierangelo Raviola, Franco Valfrè, che insieme al direttore Maletto e a chi scrive parteciparono alla « 700 ore >; inoltre vi saranno i dottori Franco Boccalatte, Pietro Barozzi, Giovanni De, JlficfteZis, Guglielmo Fassio, Rodolfo Isoardi, Carlo Lasi, tutti torinesi, e il peruviano José Ducato Badeus e il telecronista Gigi Morsico. Scenderanno in grotta con noi cinque galli, cinque galline < ovaiole » e quattro conigli. Il € via » all'eccezionale impresa sarà àato con una suggestiva cerimonia: a 1/00 metri di profondità, nel cuore della caverna, don Carlo Rosetta, ottantenne parroco del paese di Stroppiano, celebrerà per noi la Messa del precetto pasquale sopra un altare di fortuna ricavato da un gruppo di stalagmiti. Giancarlo Masinì La grotta di Bossea dove a 400 metri di profondità i venti speleologi compiranno ('«operazione tempo»

Luoghi citati: Cuneo, Frabosa Soprana, Torino