La Germania domina l'Uruguay nel confronto di Amburgo: 3-0

La Germania domina l'Uruguay nel confronto di Amburgo: 3-0 Buona prova dei tedeschi, avversari degli azzurri in Cile La Germania domina l'Uruguay nel confronto di Amburgo: 3-0 Seguite ieri sera da numerosi osservatori inviati da società italiane le prestazioni di Haller, Brììils e Seeler -1 primi due hanno impressionato più del centrattacco - La squadra sudamericana ha deluso i 65 mila spettatori (Dal. nostro inviato speciale) Amburgo, 11 aprile. L'incontro fra Germania ed Uruguay, conclusosi con il successo per 3 a 0 dei tedeschi, non è stato una gran cosa dal punto di vista puramente tecnico. In previsione del Campionato del mondo esso andava osservato e studiato da coloro che avevano ed hanno interesse alla grande competizione mondiale, ma la partita di Amburgo ha finito per dire cose più interessanti dal punto di vista della curiosità che non da quello della levatura tecnica dei contendenti. H risultato di 3 a Ò è netto, ma esBO non dice in modo completo la verità, che già il primo tempo avrebbe dovuto chiudersi con un passivo più rilevante per la squadra sudamericana. Si è iniziato sotto auspici tutt'altro che favorevoli il lungo giro Intrapreso in Europa. Il gioco degli uruguayani ha ricordato marcatamente quello degli argentini, nella ricerca coreografica del preziosismo, nell'indugio in cose minute e di nessun rilievo, nella mancanza di una linearità pratica. Non vediamo come nel gruppo che è stato sorteggiato per giocare nel centro più nordico del Cile, ad Arica, cioè, l'Uruguay possa spuntarla sull'Unione Sovietica e sulla Jugoslavia. La vittoria della Germania è giusta e meritata. Essa non può essere discussa, se non nelle proporzioni assunte, che avrebbero potuto' essere più elevate àncora. Nel caso della Germania, ci .troviamo di fronte ad una compagine vera e propria, bene studiata e meglio ancora diretta. Il suo sviluppo non sempre è completo e non sempre dà soddisfazione, ma la base c'è. L'attenzione, nella giornata, era principalmente concentrata sul trio centrale dell'attacco, soprattutto perché esso è quello che ha suscitato le cupidigie delle società italiane. Nell'occasione le due mezze ali Haller e Briills si sono comportate più efficacemente dell'uomo di centro, 11 tanto decantato Seeler. E' balzato in luce Szymaniak, di ritorno per l'occasione da Catania, ha impressionato il terzino Schnellinger, ma principalmente hanno fatto sensazione gli interventi dell'esordiente portiere Fahrlan. L'undici tedesco, se cosi esso rimarrà composto nella prova che dovrà sostenere contro di noi a Santiago del Cile nell'ultimo giorno del prossimo mese di maggio, è una costruzione ragguardevole, che è bene avere visto distesa nello sforzo. La giornata, che era serena al mattino, si era fatta triste, piovosa e ventosa nel pomeriggio, ma aveva richiamato sul lontano campo de] sobborgo di Altona un pubblico di più di 65 mila persone. Pubblico calmo e non eccezionalmente caldo. Uno dei due tempi venne giocato col tipo della palla che verrà adottata per il Campionato del mondo, -una palla più leggera di quelle che sono comunemente usate in Italia. L'Uruguay giocava al solito in maglia celeste, mentre la Germania aveva, per evitare confusioni, adottato il colore verde I primi dieci minuti ebbero svolgimento a favore dei sudamericani, per i quali il centravanti Cabrerà sbagliò presto, su di un ripicco, il primo tentativo di tiro. Poi, poco per volta i tedeschi presero ad imporsi e allora sull'esito dell'incontro non fu dato più di nutrire dubbio. Briills, la mezz'ala sinistra, mancò una prima occasione, ma l'altra mezz'ala Haller piombò sul portiere e portantandogli via la palla dalle mani segnò al 28'. La ripresa si iniziò con un tiro sbagliato del centravanti sudamericano Cabrerà da ottima posizione, ma al 7' l'ala sinistra tedesca Schàfer, l'uomo più anziano della compagine, trasferitosi nella posizione di mezz'ala sinistra, riprendeva un centro di Briills col quale aveva scambiato il posto e segnava irresistibilmente. Seguivano belle parate di ambedue i portieri e proprio nel momento in cui l'Uruguay faceva entrare Langon al po sto del centravanti Cabrerà gli organizzatori pensavano bene di fare accendere ie luci per migliorare la visibilità diventata pessima. Un istante appresso la nuova ala destra germanica Kosslowski riprendeva un preciso passaggio di Schàfer e segnava irresistibilmente. Faceva 3 a 0, ed il pubblico, senza dare prova di eccessivo entusiasmo, incominciava a sfollare e si metteva sulla lunghissima via del ritorno. Vittorio Pozzo Un intervento del portiere uruguaiano Sosa (Tel. A. P.)

Persone citate: Haller, Sosa, Vittorio Pozzo