Domenica ritornano i bolidi sulla tragica pista di Monza

Domenica ritornano i bolidi sulla tragica pista di Monza Domenica ritornano i bolidi sulla tragica pista di Monza Si disputa, a sei mesi dalla sciagura avvenuta durante il G. P. d'Italia, il Trofeo Gran Turismo - In attesa delle nuove disposizioni di sicurezza, ancora da emanare dopo molte discussioni, verrà impedito l'accesso al pubblico nei punti più pericolosi (Dal nostro corrispondente) Monza, 11 aprile. Sono passati poco più di sei mesi dal giorno in cui là < Ferrari » di Von Trips, trasformatasi in un inarrestabile proiettile, falciò la vita di sedici spettatori durante il G.P. d'Italia e già si torna a correre sulla pista dell'autodromo di Monza. Il circuito permanente più famoso di Europa riaprirò infatti domenica i cancelli per ospitare il I Trofeo Gran Turismo, gara automobilistica di velocità valevole per il campionato italiano piloti, organizzata dall'Automobile Club Milano. Il nullaosta per l'effettuazione della corsa è stato concesso stamane, dopo un attento sopraluogo agl'impianti dell'autodromo, dalla commissione provinciale di vigilanza composta dal vice-prefetto di Milano dott. Villa, dal vice-questore dott. De Focatis, dall'ispettore generale dei vigili del fuoco ing. Previti, dall'ingegnere capo del Genio civile Nigri e <Jal capo compartimento della prefettura dott. Licando. L'unica condizione posta dalla commissione è che l'afflusso del pubblico sia vietato in determinate zone, cioè all'esterno della pista lungo tutto il percorso, compresi i 'parterres delle tribune; all'interno dell'anello in tutta la zona compresa fra la variante junior e la curva di Lesmo. I componenti della commissione sono .gli stessi che, lo scorso settembre, dopo analogo sopraluogo, autorizzarono l'effettuazione del tragico G. P. d'Italia. Occorre inoltre precisare che dal giorno della sciagura ad oggi, in attesa delle nuove norme che il governo doveva emanare, nessuna opera è stata intrapresa per migliorare gli impianti esistenti a protezione degli spettatori. Soltanto ora, su iniziativa della stessa direzione dell'autodromo, sono iniziati i lavori per la posa di un doppio guard-rail in lamiera' all'interno della curva di Lesmo, dove peraltro il pubblico non potrà affluire, e all'interno della curva parabolica. Tutto il resto è rimasto immutato, si aspetta che giungano da Roma le più volte sollecitate istruzioni. Subito dopo la spaventosa tragedia del 10 settembre, sollecitato dall'opinione pubblica allarmata e dalle interrogazioni di numerosi parlamentari, lo stesso presidente del Consiglio on. FanZani si ero preoccupato di costituire una commissione di esperti dei vari ministeri, per la messa a punto di nuove norme di sicurezza tali da impedire il verificarsi ai altre sciagure del genere. La commissione ha presentato al ministro Folciti le sue conclusioni da più di tre mesi, ma nessun provvedimento è stato ancora emanato. La ragione principale del ritardo pare sia da addebitare, più che alla crisi governativa- nel frattempo Ì7itervenuta, a contrasti sorti fra i tecnici dei vari ministeri da una parte e gli esponenti dell'Automobile Club dall'altra sul tipo di opere di sicurezza da realizzare, soprattutto in relazione al loro costo. La vertenza non è ancora stata risolta né lo sarà a breve scadenza. Se è vero che da una parte non si vuol rinunciare a garanzie di sicurezza assoluta per gli spettatori, dall'altra ci si ostina a non voler pagare l'alto prezzo per la loro realizzazione. Nel frattempo, considerate tacitamente decadute le disposizioni in materia contenute nell'art. 116 del Testo unico di P.S., in attesa di un nuovo regolamento e per aggirare l'ostacolo di una forzata inattività si è affidato il delicato incarico di autorizzare lo svolgimento delle corse automobilistiche alle varie Commissioni provinciali, con l'unico risultato di rendere validi criteri, di sicurezza del tutto personali e variabili da provincia a provincia, con diverse garanzie per Vincolumità degli spettatori. Nel caso di Monza tali criteri già lo scorso anno si rivelarono insufficienti. Nessuno insomma si è voluto prendere la responsabilità o di proibire le corse 6 di condizionarne l'effettuazione alla realizzazione delle opere di sicurezza indicate dalla Commissione interministeriale di inchiesta. Così domenica si torna a correre sulla pista di Monza, con macchine che pesano il doppio delle- <. Formula 1 > e che, quanto a velocità pura, sono nettamente superiori. Le < Ferrar» 3000 Gran Turismo > possono infatti agevolmente raggiungere i 300 chilometri orari. a. s.

Persone citate: De Focatis, Nigri, Previti, Villa, Von Trips