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Fidanzati in pretura accusati di atti immorali al cinema Fidanzati in pretura accusati di atti immorali al cinema Erano in un palco del teatro di Valenza - Denunciati da un carabiniere presente (Nostro servizio particolare) Valenza, 9 aprile. , Nel buio di una sala cinematografica è possibile distinguere se il comportamento di due giovani fidanzati nell'interno di un palco è contrario alla, decenza? A questo interrogativo dovrà rispondere dò-' mani il Pretore, chiamato a giudicare due fidanzati di Valenza accusati di atti immorali in luogo pubblico: imputati sono il venticinquenne Giuseppe B. e là fidanzata Rita Maria C. Prossimi alle nozze, Giuseppe e Rita qualche mese fa si erano recati al cine - teatro . Sociale » per assistere ad una proiezione cinematografica, affittando uno dei palchi. Nella sala, fra gli spettatori, vi era un sottufficiale dei carabinieri, il quale ebbe ad un tratto l'impressione che nel palco occupato dai due giovani non ci si limitasse ad assistere alla proiezione. fi sottufficiale, prima d'inter venire, volle sincerarsi. Spostatosi in diversi punti'del locale, scrutò a lungo il palco sospetto. Stando al rapporto, fu un accertamento minuzioso che alla fine lo convìnse ohe i suoi dubbi erano fondati. Denunciò cosi Giuseppe B. e Rita C. per atti1 contrari alla morale. Sotto questa imputazione i due fidanzati vennero rinviati a giudizio. Il difensore della coppia solleva molte riserve sulla possibilità .che il carabiniere abbia potuto raccogliere elementi sicuri sul comportamento dei fidanzati perché era stato costretto ad eseguire gli accertamenti nella sala immersa nell'oscurità quasi totale. Aggiunge, il legale, che i giovani erano ancora meno visiBili poiché si trovavano in un palco. Per questi motivi non si esclude che il pretore - ordini durante il processo — che si svolgerà naturalmente a porte chiuse — un sopralluogo al cine-teatro «Sociale». Soltanto ricostruendo il più verosimilmente possibile l'ambiente sarà consentito al magistrato di rispondere ai dubbi avanzati dalla difesa. f. m.