I coltivatori fanno causa alla "Mutualità agraria,,

I coltivatori fanno causa alla "Mutualità agraria,, I coltivatori fanno causa alla "Mutualità agraria,, E' stato deciso in una riunione ad Asti - Centinaia di agricoltori non vogliono pagare i premi di assicurazione alla società torinese (Dal nostro corrispondente) Asti, 7 aprile. In una affollata riunione di agricoltori assicurati presso la Mutualità Agraria di Torino, è stato deciso d'iniziare una azione legale per resistere in giudizio all'ingiunzione di pagamento trasmessa loro dalla società assicuratrice. La riunione, promossa dalla Fed. Prov. Coltivatori diretti di Asti, si è svolta al teatro « Don Bosco ». Lo scorso "lese l'on. Brusasca aveva p sentato un'Interpellanza in cui chiedeva al Ministro dell'Industria e a quello della Giustizia come mai la società < Mutualità Agraria », con sede a Torino, « pur essendo priva delle prescritte autorizzazioni, avesse stipulato contratti di assicurazione con 7886 agricoltori delle varie province piemontesi » Un'altra interpellanza era pure stata presentata dall'ori Romita al Ministro dell'Indù stria per chiedere se la Mu " tuallta Agraria fossa in rego¬ la con le disposizioni di legge. La Mutualità Agraria aveva risposto con una lettera pubblicata da « La Stampa », affermando di essere in possesso di tutte le autorizzazioni ministeriali e pertanto di trovarsi in perfetta regola con la legge. Il malcontento verso questa società di assicurazioni aveva cominciato a manifestarsi quando molti soci, non desiderando rinnovare la polizza per l'anno 1962, avevano richiesto la restituzione della quota a suo tempo versata quale « fondo di garanzia ». L'amministrazione della Mutualità, dopo una prima lettera in cui rispondeva che il rimborso sarebbe stato effettuato a breve scadenza, comunicava che la somma sarebbe ■stata invece restituita solo allo scioglimento della socie tà, vale a dire fra quartin tanni. La situazione si aggravavaquando numerosi assicurati, che avevano firmato la prò- posta di assicurazione uni marzo-aprile, avendo ricevuto la polizza in agosto, settembre e ottobre, a rìschio ormai trascorso, si erano rifiutati di pagare i relativi premi. Alle loro proteste si aggiunsero anche quelle . degli agricoltori che firmata la polizza, avevano subito dei danni e reclamavano il dovuto indennizzo che, secondo lo statuto, avrebbe dovuto essere corrisposto entro il mese di settembre, termine ormai largamente scaduto. La Federazione coltivatori diretti di Asti s'interessava della questione e avanzava alla società alcune proposte per una transazione, che però venivano accettate solo in parte. Le trattative, condotte dal cav. Menozzi presidente dei coltivatori diretti, naufragavano. E' per questo che nel la riunione di oggi è stato de Ciao di svolgere un'azione giù jriiziaria contro la Società, af .,,. 1^^° la Pratlca a un ,e*aI a. m.

Persone citate: Brusasca, Menozzi

Luoghi citati: Asti, Torino