Nega in aula uno degli imputati per la rapina al Casinò di Campione

Nega in aula uno degli imputati per la rapina al Casinò di Campione Nega in aula uno degli imputati per la rapina al Casinò di Campione Subito dopo l'arresto aveva ammesso la sua partecipazione al «colpo» sia alla polizia che al giudice* istruttore • Avevano progettato l'assalto all'auto che trasportava gli incassi a Lugano (Dal nostro corrispondente) Como, 3 aprile. Riccardo Buratti Ravizza, di 39 anni,, nato a Motta Visconti (Milano), ha negato oggi ogni sua partecipazione alla rapina del Casinò di Campione d'Italia. Il c colpo » fu consumato la notte del 10 settembre 1960 e fruttò ai banditi la somma di 121 milioni. Autore principale della rapina risultò essere stato, secondo le indagini, tale José Escarpìzo, dì 28 anni, da Montevideo, con l'aiuto di due complici, rimasti sconosciuti. Il Riccardo Buratti Ravizza, arrestato a sua volta pochi giorni dopo la rapina insieme al fratello Andrea Buratti Ravizza, di 33 anni, confessò di aver trasportato con un'automobile a Campione i tre banditi, di aver atteso fuori del Casinò che portassero a termine il « colpo » e di averli portati, sempre in auto, fino a Basilea col bottino; . i tre avevano poi proseguito il viaggio in treno fino a Parigi, dando appuntamento a Riccardo Buratti Ravizza per il giorno dòpo nei pressi della torre Eiffel, dove si sarebbe proceduto alla ripartizione del denaro. A dare all'Escarpizo tutte le indicazioni atte alla consumazione del reato 'sarebbero stati, secondo l'accusa, Andrea Buratti Ravizza e un suo amico francese abitante a Lugano, André Fanget, giocatore di professione che, dopo aver realizzato vincite per oltre 240 milioni, aveva perduto tutta la somma in breve tempo; di qui l'idea della rapina per rifarsi. Oggi, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Como, presieduta dal dott. Obrekar (P M dott Del Franco), Riccardo Buratti Ravizza ha ne gato tutto; ha ammesso solo di conoscere l'Escarpizo e il Fangot a di aver con loro e certi Giavari, Pianetti e Necchi studiato una rapina al cassiere del Casinò durante il viaggio per. il trasporto degli incassi da Campione a una banca di Lugano. Questa rapina doveva essere consumata nel giugno del 1960, ma dopo due appostamenti falliti, l'idea fu abbandonata. Secondo la versione fornita oggi in Assise da Riccardo Buratti Ravizza, nel settem¬ o ¬ bre l'Escarpizo gli diede ap puntamento a Chiasso e qui gli espose il plano per la rapina dentro la casa da gioco gli propose di fargli da autista, ma il Ravizza questa volta non ne volle sapere. Pro segui il suo viaggio fino a Basilea e quindi entrò in terri torio tedesco, per raggiungere subito dopo Parigi, ma solo allo scopo di cercarvi lavoro «La mattina del lo settembre (giorno della rapina) avevo litigato con mia moglie — ha detto il Buratti Ravizza — per cui quando mi trovai a Chiasso per incontrare l'Escarpizo ero deciso dì andare in Germania, dov'ero stato internato durante la guerra e cercarmi colà un'occupazione. Poi ci ripensai e decisi di trovarmi un lavoro in Francia; per questo raggiunsi Parigi. Vedendo che era difficile trovare una sistemazione, me ne tornai in Italia. Durante il viaggio a Nizza incontrai per caso il Fanget, che mi prestò 10 mila lire ». Giunto a Milano, il Ravizza apprese la notizia dell'arresto del fratello Andrea, sospettato di aver partecipato alla rapina di Campione e allora decise di allontanarsi per qualche giorno dalla città, per timore che arrestassero pure lui, dato che conosceva l'Escarpizo e aveva dato il suo parere favorevole alla progettata rapina, poi non portata a termine, ne) giugno precedente. Qualche giorno dopo, peraltro, fu arrestato a Sanremo. In quanto alla sua ammissione di responsabilità davanti alla polizia di Milano, il Ravizza ha detto di essere stato costretto a firmare dei verbali già pronti. Temendo poi di essere denunciato per calunnia se avesse rivelato le violenze subite, confermò la confessione stessa al giudice istruttore, riservandosi di dire la verità soltanto nell'aula d'Assise Questa la spiegazione data (in verità assai confusamente) al giudice dal Ravizza sui moti vi che oggi lo inducevano a negare ogni sua responsabili tà nella rapina di Campione Domani il processo prosegui rà con l'interrogatorio di Andrea Buratti Ravizza e quindi saranno sentiti i primi testimoni. 1. p. ' I fratelli Buratti .Ravizza, Riccardo (a sinistra) ed Andrea, su! banco degli imputati in Assise (Tel. A. P.)