Il «Torino-Roma» piomba su una locomotiva nella stazione di Alessandria: cinque feriti

Il «Torino-Roma» piomba su una locomotiva nella stazione di Alessandria: cinque feriti Ieri mattina, alle 8 mentre una atta nebbia avvolgeva la sona Il «Torino-Roma» piomba su una locomotiva nella stazione di Alessandria: cinque feriti Due sono passeggeri torinesi • Il locomotore era in manovra ; per un errore entra sul binario di corsa • Investito dal treno che viaggiava a 40 km Torà, si rovescia stilla massicciata - Ricoverati in ospedale i tre ferrovieri che si trovavano sulla motrice a vapore : sonò stati denunciati (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 28 marzo. Il « direttissimo », della linea Torino-Roma si é'sdhiàntato nella stazione di Alessandria contro una loooniotiva in manovra che per errore era finita sul binario di corsa del treno passeggeri. Il locomotore, per la violenza dell'urto, è stato scaraventato sulla massicciata. I feriti sono cinque: tre fra il personale ferroviario, e sono abbastanza gravi; due, leggeri, fra i viaggiatori.. L'incidente è avvenuto stamane pochissimi minuti prima delle 8. Alle 7,56, infatti, il <.direttissimo > nr, 1/TR — proveniente da Torino, da dove era partito alle 6,45 — stava entrando nella stazione di Alessandria ad una velocità di circa 40 chilometri orari. Il treno infatti stava rallentando progressivamente per fermarsi sotto la pensilina. P.rimo macchinista era il quarantacinquenne Renato Ciairuno, abitante a Torino in corso Rosselli 7/6; secondo macchinista un altro torinese, il ventinovenne Stefano Raiteri, domiciliato in via Giulia di Barolo 7. Una fitta nebbia, insolita per questa stagione, avvolgeva la zona. Trecento metri prima della pensilina il macchinista del « direttissimo », che aveva appena imboccato il quarto binario della stazione, si avvedeva che sulla linea stava entrando ad uno scambio, una motrice a vapore. Su questa motrice si trovavano il macchinista Giulio Pelizza di 28 anni, da Castelferro, l'aiuto-macchinista Piero Lisi di 25, abitante ad Alessandria m via Dante 27 e il manovratore giiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Giulio Gaia di 36 da Bassignana. Il macchinista del treno passeggeri azionava la < rapida>. Purtroppo il convoglio, sotto la spinta della forza di inerzia di una quindicina di carrozze, proseguiva la corsa. L'urto era inevitabile e violento. Il locomotore in manovra à stato letteralmente sollevato dal binario, finendo fuori dalle rotaie dopo avere urtato un palo della linea elettrica. Il direttissimo si arrestava invece dopo alcuni metri, senza fortunatamente deragliare. Al fragore della collisione e alle urla dei passeggeri sbigottiti, accorrevano per primi sul luogo gli agenti della Polizia ferroviaria al comando del brigadiere Armento, ed il personale di servizio alla stazione. Era possibile accertare subito che gli unici ad avere riportato ferite preoccupanti erano i tre ferrovieri che si trovavano a bordo del locomotore investito. Con ambulanze essi venivano trasportati all'ospedale. Il Lisi — il più grave di tutti — lamenta la sospetta frattura del bacino, la frattura dell'omero e del femore sinistro e uno stato di choc. Al Gaia i medici hanno riscontrato contusioni craniche, la frattura della clavicola destra ed escoriazioni. Il Pelizza è stato ricoverato per la frattura dell'avambraccio destro, contusioni addominali, ferite al viso e choc traumatico. Incolumi, invece, i macchinisti del € direttissimo » e tutti i passeggeri, ad eccezione di due torinesi: il sessantunenne Ozino Calegaris, residente a Torino in via Cassini 43 ed il pensionato delle Ferrovie Giuseppe Castagna di 57 anni, che a Torino abita in via Della Rocca 36. Al pronto soccorso della stazione il primo è 'stato medicato per una ferita to- pracciliare, il secondo per lesioni al polso sinistro. Entrambi guariranno in sei giorni. Il t direttissimo », dopo la sostituzione del locomotore, poteva riprendere la corsa con un ritardo di un'ora. Altri quindici convogli hanno subito ritardi varianti tra i trenta e i cento minuti. In serata il binario danneggiato dall'inciden te è stato ripristinato. Sul posto dell'incidente so7io subito giunti il Procuratore della Repubblica avv, Prosio, il dott. Inglese della Questura, i carabinieri della squadra di polizia giudiziaria con il maresciallo Scola. Da Torino è giunto l'ing. Funghini, capo sezione movimento. E' stata aperta un'inchiesta. Dal primi accertamenti sarebbe emerso che il locomotore investito — terminata la manovro di aggancio di due carri al treno n. X0S3 — stona facendo ritorno allo scalo merci percorrendo il binario n. 3. La motrice procedeva a velocità piuttosto elevata, 2530 chilometri orari anziché i 6 previsti dal regolamento. Dalla cabina di comando, al sopraggiungere del « direttissimo » per Roma, era stato dato l'ordine di sospendere le manovre lungo la linea. Un deviatore aveva posto una bandierina rossa all'altezza della < traversa limite » dello scambio, tra il 3° e il 4° binario. Il personale del locomotore a vapore, senza dubbio a causa della nebbia, non si avvide che all'ultimo momento dei segnali e proseguì pertanto la corsa, oltrepassando la < traversa limite » e facendo azionare lo scambio. Si portò in tal modo sul binario occupato dal treno passeggeri in arrivo, provocando l'incidente. In base a queste prime risultanze, il'rapporto della Polizia ferroviaria, conclude con la denuncia dei tre ferrovieri che si trovavano sul locomotore in manovra per avere provocato il sinistro con il loro comportamento negligente. Si tratta di una violazione dell'art. 450 del Codice penale che prevede i delitti . colposi di comune pericolo. Il Procuratore della Repubblica ha disposto una analisi del sangue del macchinista Pelizza per stabilire le condizioni del ferroviere al momen to dell'incidente. Franco Marchiare* L'aiuto-macchinista alessandrino Piero Lisi, di 25 anni, il più grave dei feriti, ricoverato in oepedale Operai al lavoro intorno alla locomotiva sospinta fuori binario dal « direttissimo » ili il d lGili Gi d d Bi i l sll