Una casa per sposarsi

Una casa per sposarsi Fidanzati eoi batticuore Una casa per sposarsi Il Comune ha aperto un concorso per assegnare 34 alloggi a giovani coppie - Una visita ai candidati: tutti lavorano, ma nessuno può pagare gli alti affitti del mercato libero CI sono molti fattori che condizionano un matrimonio: il lavoro, 11 guadagno, l'età, l'amore. Ma nessuno è così importante come la casa. Ce ne siamo resi conto parlando con i futuri sposi che hanno concorso all'assegnazione di 34 alloggi deliberata dal municipio. 1 termini scadono domani, 23 marzo. Una commissione vagherà le domande. I prescelti riceveranno in consegna l'alloggio soltanto il giorno del matrimonio. Siamo passati di casa in casa, abbiamo colto sorrisi trepidanti e ascoltato discorsi pieni di serietà e di buon senso. In via Boccaccio ci ha accolto la mamma di Vito P.: « Siamo di Catania, ma da molti anni abitiamo a Torino. Mio figlio lavora in una ditta cartotecnica e lì ha conosciuto la sposa, una bella ragazza di vent'anni. Io gli ho detto: "fatevi il vostro nido"'perché sono dell'opinione che due sposi è meglio lasciarli soli e tranquilli ». L'alloggio dei genitori è molto piccolo, Vito deve dormire nell'entrata. La madre dice ancora: « Hanno due stipendi, è vero, ma devono mettersi su l'appartamento e noi non li possiamo aiutare: ci vanno molti soldi per sposarsi e se la casa da sola assorbe tutto, come si fat Ecco perché hanno concorso per un appartamento del municipio ». Emilio P. è di Crespano del Grappa, ha 29 anni, impiegato della Fiat, guadagna 80 mila lire al mese. La fidanzata, 21 anno, torinese, è un'amica di sua sorella. «Con una sòia busta-paga — ci fa notare — non c'è modo di affittare un alloggio ai prezzi che hanno oggi. Ecco perché ho concorso: non volevo aspettare anni prima di farmi una famiglia. Il municipio ci farà pagare un affitto di £ mila lire per vano: cifra ragionevole. Abbiamo fatto le pubblicazioni ieri e ci sposeremo appena sapremo se la sorte ci ha favorito ». Aggiunge che la sua ragazza non lavorerà fuori casa nemmeno dopo: « Sempre che riusciamo a farcela, naturalmente ». In via del Kidotto, una camera zeppa di mobili sta per essere sgomberata. Ci abita Stefano O., operaio del municipio. Luì e la fidanzata di 22 anni, con la sicurezza meravigliosa che danno la gioventù e l'amore, sono certi che avranno l'appartamento del municipio. Italo T. è un aitante giovanotto veneto. Lavora da un anno alla Ceat e da allora ha deciso dì sposarsi con una cameriera sarda di 19 anni, incontrata per le scale un giorno che andava a trovare suo fratello. Quando gli abbiamo detto che per avere l'alloggio deve sposarsi entro un mese dell'avvenuta assegnazione ha esclamato: « Faccio subito i documenti. Non posso portare mia moglie a vivere in questo guscio ». Sono cinque in due camere. Chi dice che i" giovani sono senza testa? Claudio T., profugo giuliano di 23 anni, impiegato dell'industria, sposerà un'astigiana di 21, Clara, che lavora alla Marus. Lui 70 mila lire al mese, lei 40 mila. Dice: <.Ho concorso all'alloggio del Comune per parecchi motivi. Prima di tutto perché la casa dei miei, piccola com'è, non potrebbe accogliere un'altra persona. In secondo luogo perché mi piace incominciare la mia nuova vita come l'ho sempre sognata: in piena indipendenza. E poi per ragioni economiche: in Istria i miei hanno lasciato tutto, non posso pretendere che mi aiutino più di quanto faranno». La madre di Angelo B. ci racconta che il figlio, di 26 anni, sposerà una brava ragazza che lavora alla Caesar. <lsncgucmmsuudfpfsbldgcicgi«sanIncsrzdmhPvn«ddGitBa■ IfllflIIIIlllllllilllItlIKIIlIIIItllIllitllIIIIIIIflIIIIIt < Lui guadagna 51 mila lire, lei S8 mila. Sono due anni che sono fidanzati, ma non hanno potuto sposarsi finora perché non trovavano un alloggio adatto ai loro mezzi: per una camera, un tinello e un cucinino, gli hanno chiesto SS mila lire al mese. Dica lei come possono due sposi, anche se lavorano tutti e due, dare uno stipendio per l'affitto ». Ancora una visita, ancora una casa popolare, via Mondovi 33. I signori B. hanno un figlio solo, Sergio, di 27 anni, il promesso sposo. E' un litografo e la fidanzata è maglierista. Si sono conosciuti a un ballo, 4 anni fa, e da allora lui che non tralasciava una domenica di andare in montagna, ci ha rinunciato. Hanno cominciato a mettere Insieme i soldi per sposarsi, hanno cercato una casa per accoglierli. E' venuto Analmente il concorso del municipio: «Per tutti gli sposi nelle nostre condizioni — dicono — ai andrebbe un'iniziativa del genere >.

Persone citate: Emilio P., Italo T.

Luoghi citati: Catania, Crespano Del Grappa, Istria, Torino, Vito