Trentacinque viaggiatori del treno bloccato dalla neve raggiungono un paese con una marcia di 18 chilomelri
Trentacinque viaggiatori del treno bloccato dalla neve raggiungono un paese con una marcia di 18 chilomelri Spinti dalla disperazione dopo tre giorni di vana attesa nella campagna di Campobasso Trentacinque viaggiatori del treno bloccato dalla neve raggiungono un paese con una marcia di 18 chilomelri Senza equipaggiamento invernale, stanchi e affamati sono riusciti ad aprirsi un varco prima che arrivassero i soccorritori - Pochi viveri per gli altri 15 ancora "prigionieri" nel convoglio (Nostro servizio particolare) Campobasso, 17 marzo. (r. s.J Trentacinque dei 50 passeggeri del treno « 2553 », bloccati da tre giorni nella stazione di Bonefro a .{8 chilometri da Campobasso, sono riusciti a raggiungere stamane dopo una marcia forzata nella neve protrattasi per 18 chilometri, il comune di Casacalenda, dove hanno ricevuto i primi soccorsi. Alcuni viaggiatori presentano princìpi di congelamento agli arti; le loro condizioni non destano preoccupazioni. Vn contingente di carabinieri di Casacatenda ha, nel frattempo, raggiunto la stazione di Bonefro con un carico di viveri e medicinali. E' questo il primo contingente di soccorritori che ha potuto raggiungere la piccola stazione ferroviaria tre giorni dopo che era stato dato l'allarme per il treno blocca¬ to. Sembra incredibile che SS viaggiatori stremati dalla fame e dal freddo, certamente non attrezzati per una marcia nella neve altissima, abbiano potuto arrivare alla stazione di Casacalenda, distante 18 chilometri, prima che i soccorritori, equipaggiati di tutto punto e certamente appoggiati dagli spartineve, riuscissero a raggiungere il treno bloccato. L'episodio, come s'è svolto, giustifica almeno il dubbio sull'efficienza dell'organizzazione dei soccorsi. Il convoglio era partito da Termoli il giorno 14 alle ore 5 ed aveva compiuto una lunga sosta alla stazione di Casacalenda, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche, proibitive. Successivamente il convoglio aveva ripreso la marcia ma, alla stazione di Bonefro, aveva dovuto arrestarsi per la violenza della bufera. Non è stato possibile tornare indietro, in quanto la neve aveva ostruito la linea. Tre locomotive, con spartineve, inviate dal ministero dei Trasporti, erano partite da Termoli questa mattina per cercare di raggiungere la zona ma, giunte a San Martino in Pensilis, hanno dovuto far ritorno alla stazione di partenza. Un elicottero del ministero della Difesa aveva tentato di individuare la zona completamente isolata nel tardo pomeriggio di ieri ma, dato il cattivo tempo, non era riuscito a lanciare i viveri. Sempre questa mattina era partita da Campobasso una polente locomotiva con duecento operai per tentare di raggiungere la stazione di Bonefro dal lato sud. Essa, però, è rimasta bloccata a quindici chilometri da Bonefro. Oli operai stanno tentando di aprire un varco alla locomo Uva: la parete di neve è alta cinque metri. Da Roma si apprende che un bimotore S.A. 16 è partito dall'aeroporto di Ciampino, con lo scopo di portare viveri, coperte » altri generi di prima necessità ai cinquanta passeggeri del treno bloccato. Il bimotore non è riuscito ad individuare la zona in cui il treno è fermo e perciò non è stato possibile il lancio dei vìveri. La situazione dei 50 viaggiatori era diventata precaria ieri sera per l'inadeguatezza dell'alloggio e per la mancanza di viveri. La stazione di Bonefro si trova, infatti, a circa 10 chilometri dal centro abitato. Il Prefetto di Campobasso deciderà domattina sull'invio di elicotteri a Bonefro. Bari, 17 marzo. (c.) Il maltempo in Puglia e Lucania comincia a diminuire d'intensità, il sole è tornato a splendere nella nostra provincia ove i mezzi di soccorso cominciano a stabilire i collegamenti ed a ripristinare la quasi normalità:, non così nella Capitanata, ove la situazione permane stazionaria e grave. S. Marco in Lamis è ancora isolata e tre persone vi hanno perso la vita: una vecchia malata rimasta bloccata in una casa isolata, un uomo assiderato in un'auto e un giovane contadino che tornava dalla campagna. Sono stati recuperati da una pattuglia della polizia stradale i corpi dei due automobilisti rimasti bloccati e sepolti dalla neve in località Grassano tra Bari e Potenza: trattasi di due funzionari dell'Ente riforma di Potenza, il dott. Angelo Perrane, di 36 anni, e il dott. Pasquale Bisceglia, di 35, che con la loro < 600 > si stavano recando al consueto lavoro quotidiano da Bari. La prefettura di Foggia ha intanto provveduto a rifornire di viveri la « Casa sollievo della sofferenza > di S. Giovanni Rotondo e il monastero di Padre Pio, rimasti pure isolati fra la neve. Parecchie centinaia le macchine bloccate lungo le strade e abbandonate, molti gli assiderati, i treni giungono con forti ritardi, ma han ripreso a funzionare. I passeggeri di numerosi treni rimasti bloccati sulla Bari-Foggia sono stati salvati oggi.
Persone citate: Angelo Perrane, Padre Pio, Pasquale Bisceglia
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