Un gruppo di architetti invitati a salvare il paesaggio di Cervinia

Un gruppo di architetti invitati a salvare il paesaggio di Cervinia Lanciato un «concorso di idee» per la conca del Breuil Un gruppo di architetti invitati a salvare il paesaggio di Cervinia L'iniziativa dei proprietari dei terreni dell'assessorato al Turismo - Sorgeranno nuovi edifici ma secondo un rigido piano edilizio - Una piazzetta centrale con i portici - Quasi mezzo milione di turisti sono saliti in un anno sulle funivie (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 17 marzo. H caos edilizio di Cervinia, preoccupa anche i proprietari dei terreni. La Stampa si è ripetutamente occupata del problema sostenendo che la conca del Cervino, per la sua impareggiabile bellezza e le vicende del periodo eroico ed esplorativo dell'alpinismo che vi si sono svolte, non può essere abbandonata fino all'ultimo metro quadrato alla speculazione e all'arbitrio dei costruttori. Edifici imponenti, sorti senza riguardo per le vicine costruzioni, sono stati a loro volta privati del sole e del panorama da altri blocchi di case; la rete stradale diventa un dedalo di vie tortuose e anguste; il parcheggio delle macchine è precario; difficile è organizzare i servizi pubblici, e il paese si sviluppa senza un piano che delimiti i centri residenziali e alberghieri, le zone dei negozi, le strade dì traffico, i principali servizi. L'Amministrazione regionale, valendosi della legge per la difesa del paesaggio, poteva da qualche tempo disciplinatale nuove costruzioni, ma .óra, la legge è stata dichiarata incostituzionale e Cervinia, come altri centri turistici, rischia di essere di nuovo abbandonata alle più disinvolte fantasie speculative. E' a questo punto che il gruppo dei maggiori proprietari di terreni, sotto gli auspici dell'Assessorato regionale del turismo, corre ai ripari bandendo un concorso per un progetto di massima di sistemazione planimetrica e volumetrica del centro del Breuil. Non è un concorso aperto a tutti: i proprietari finanziano l'iniziativa, hanno dei loro rappresentanti nella giuria e desi gnano gli studi degli architetti — una decina — che saranno invitati al concorso. A tutti i partecipanti sarà corrisposto un rimborso minimo di spese di duecentomila lire e la giuria assegnerà infine premi per un paio di milioni ai progetti migliori. Della giuria fanno parte l'assessore regionale Fabiano Savioz presidente, il sindaco di Valtournanche, il prof. Carducci soprintendente alle antichità del Piemonte, l'arch. No sengo, l'arch. Berlanda incari cato del piano regolatore, i rappresentanti della società Cervinia, dell'Agip, dell'inge gner Baselli, dell'avv. Aristide Marcoz, della società Grandes Murailles e altri esperti. Si può prevedere che gli ar chitettì partecipanti al concorso prospetteranno soluzioni convenienti ai proprietari dei terreni che li hanno designati, ma gli uomini responsabili che fanno parte della giuria e l'interesse di tutti a salvare il salvabile nella bistrattata conca del Breuil giustificano una certa fiducia nell'esito dell'iniziativa che del resto è definita, modestamente, un « concorso di idee >. Una relazione dell'Assesso rato regionale sul Breuil, dopo avere ricordato le precedenti proposte di regolamentazione dell'ing. Binel, dell'ing. Albertini, degli architetti Brioschl e Cereghini, Belgioioso e Bottoni e dell'arch. Mollino, ammette che lo sviluppo edilizio < è avvenuto sotto l'impulso di forze spontanee non coordina te che hanno messo in serio pericolo oltre che le caratteri stiche del paesaggio anche la realizzazione di un organico centro abitato >. Dovendo ora redigere un piano regolatore che tenga conto della nuova legislazione regionale, si è impostato un nuovo regolamento edilizio. Il < concorso di idee> avrà una importanza indicativa e una sua decisiva funzione nel futuro sviluppo del territorio, ( dovrà precisare le varie fun zioni della circolazione, dei trasporti, della sosta, del ser vizi e attrezzature, e della re sidenza. Il volume totale delle costru zioni da prevedersi nel prò getto dovrà essere di 80 mila metri cubi, corrispondenti a un'area della superfìcie di circa due ettari (4 me. per ogni mq. lordo). La relazione contiene poi qualche indicazione particolareggiata: la circolazione motoristica dovrebbe svilupparsi all'esterno su un circuito che segue a ovest il torrente e a est il confine della proprietà Rey, congiungendosi al bivio con la nuova strada per il Cristallo; è prevista la costruzione di una stazione di rifornimento ,di carburante; poco dopo l'Hotel Rosa la vecchia strada dovrebbe terminare entrando in una grande autorimessa sotterranea; al centro dovrà esservi una vasta piazza pedonale circondata eventualmente da portici. Altre norme si riferiscono ai collegamenti minori e al rispetto delle zone verdi. Gli edifici, per i quali non esisterebbero altri limiti di altezza che quelli stabiliti dalle norme generali di fabbricabilità, dovrebbero ~)<>.rò sorgere in modo da assicurarsi l'un l'altro l'insolazione nel periodo invernale e la vista sul Cervino o sulle parti più caratteristiche della cerchia di montagne. Alla relazione dell'Assessorato sono uniti due prospetti sulla situazione alberghiera e sul traffico delle funivie. A Cervinia vi sono 23 alberghi con 719 stanze e 1300 letti (una decina di condomini già costruiti, con 400 alloggi, possono accogliere altri mille ospiti), e sulle funivie di Pian Maison, Plateau Rosa e Furggen, il numero dei passeggeri negli ultimi cinque anni è raddoppiato raggiungendo, nel 1961, il numero di 446.058 turisti. In poche cifre sono documentate l'importanza turistica di Cervinia e le possibilità di successivi sviluppi: un grosso impegno per chi ha la responsabilità della sistemazione urbanistica di una delle più belle zone alpine. Ettore Doglio

Persone citate: Albertini, Aristide Marcoz, Baselli, Berlanda, Binel, Bottoni, Carducci, Ettore Doglio, Fabiano Savioz

Luoghi citati: Breuil, Pian Maison, Piemonte