Uccise il medico che non volle firmargli un certificato falso

Uccise il medico che non volle firmargli un certificato falso Uccise il medico che non volle firmargli un certificato falso (Dal nostro corrispondente) Napoli, 17 marzo. (c.g.) L'operaio che uccise il medico dela Cassa Mutua che si era rifiutato di firmargli un certificato falso è stato condannato a venti anni di reclusione dalle Assise di Appello, con una riduzione di tré anni rispetto alla precedente sentenza. Alfredo Simonetti, il medico assassinato con quattro colpi di pistola il 9 settembre '55, secondo l'imputato Rolando Balzano era « responsabile del suo licenziamento »: dieci mesi prima, infatti, avendo egli compiuto quindici giorni di assenza ingiustificata, si era rivolto al sanitario perché attestasse che non era andato al lavoro perché ammalato. Il medico non volle e la direzione dell'* Uva » — dove il Balzano era stato assunto — lo consi~ derò dimissionario. Da questo episodio nacque l'urto fra i due. Il Balzano sosteneva che la sua infermità, una forma di lombo-artrite, gli era stata riconosciuta da un altro medico, Giovanni Bucciero. Vi furono vari episodi di violenza. Il delitto fu causato da una lettera di raccomandazione: il Balzano voleva che il me¬ dico la scrivesse al direttore dell'* Uva » o al capo del personale per farlo riassumer», mentre il medico l'aveva redatta (e venne poi trovata sul tavolo) per uno dei componenti della Commissione Interna, Antonio Ranieri. Un operaio, Ferdinando Colapristi, che si trovava per caso nell'anticamera del dottor Simonetti, testimoniò più tardi che il sanitario, in seguito alle parole aspre ed offensive del Balzano, gli ingiunse d'andarsene subito e di non ritornare più. A questo punto l'altro, estratta l'arma, la puntò a pochi centimetri dal cuore del medico premendo più volte U grilletto. Il Balzano venne arrestato quasi subito. Torre Annunziata, volendo ricordare il sacrificio del medico morto per aver fatto il suo dovere, intitolò una via ad Alfredo Simonetti ed offrì un* medaglia d'oro alla vedova. Poiché l'omicida ha già scontato sei anni e con l'esclusione delle aggravanti — riconosciutegli dalla sentenza di oggi — può beneficiare di alcuni conf doni, sarà libero fra non mot* to. Il P. M. farà ricorso alla Corte Suprema contro la decisione dei giudici di Appello.

Persone citate: Alfredo Simonetti, Antonio Ranieri, Ferdinando Colapristi, Giovanni Bucciero, Rolando Balzano, Simonetti

Luoghi citati: Napoli, Torre Annunziata