Vendute a 130 lire al chilo all'ingrosso le cipolle pagate 17 lire alla produzione

Vendute a 130 lire al chilo all'ingrosso le cipolle pagate 17 lire alla produzione L'inchiesta svoita dalia Camera di Commercio Vendute a 130 lire al chilo all'ingrosso le cipolle pagate 17 lire alla produzione I risultati dell'indagine confermano: «La mafia delle verdure è più viva che mai» • Altri esempi: i porri nel viaggio da Ascoli a Torino aumentano da 30 a 320 lire al chilo, i carciofi tra Cagliari e Torino passano da 4,50 a 25 lire l'uno - «I raccoglitori mettono il cappio al collo dei contadini» E' venuta un'altra autorevole conferma allo < scandaloso aumento > dei prezzi della verdura. Il presidente della Camera di Commercio dott. Vitelli la settimana scorsa, su invito del vice-prefetto dott. Veglia, aveva disposto un'indagine sui mercati di produzione « per rilevare Ventità del fenomeno, individuare gli eie menti che determinavano i rincari e segnalare alle autorità le eventuali anomalie per i provvedimenti necessari >. In pochi giorni, con lodevole celerità, sono stati interpellati gli esperti delle Camere di Commercio dei maggiori centri di produzione. I risultati dell'inchiesta saranno trasmessi oggi ufficialmente alla Prefettura. Le conclusioni a cui si è potuto giungere appaiono sconcertanti. Abbiamo sott'occhio la tabella compilata dalla Camera di Commercio e che riproduciamo in parte. Ci sono generi il cui prezzo aumenta anche di dieci volte nel passaggio dalla produzione all'ingrosso: i porri, ad esempio, costano 30 lire al chilo ad Ascoli Piceno e 320 lire sul Mercato Generale; l'aglio secco (sul quale non ha nevicato), costa 75 lire il chilo a Bologna e 700 sul mercato all'ingrosso di Torino; le cipolle gialle (altro genere sul quale non ha potuto nevicare) sono quotate 17 lire a Bologna e 130 lire il chilo a Torino; i carciofi lisci sono pagati a Cagliari 4,50 lire l'uno e 25 lire l'uno sul Mercato Generale della nostra città. L'elenco potrebbe continuare, come si vede dalla tabella, con citazioni di molti altri generi dai broccoletti alle cime di rapa, dal prezzemolo alla lattuga, dai finocchi alle carote. Nei casi più favorevoli il prezzo aumenta di due o tre volte. A conclusioni analoghe o poco dissimili sono giunti anche i tecnici che il Comune aveva inviato sui mercati di produzione del centro-sud per' raccogliere i prezzi ed avere cosi dati ' di confronto diretti. (L'esperimento si è rivelato positivo. Il sindaco ing. Anselmetti e l'assessore all'Annona coma Bartoletti sarebbero favorevoli a proseguirlo: settimanalmente funzionari del Comune verranno inviati nelle campagne a rilevare i prezzi e ad assumere informazioni sull'andamento delle coltivazioni). Uno di questi tecnici, il signor Canevari, rientrato da un lungo giro nel Meridione ci ha dichiarato: « Quasi ovunque non esistono mercati. E' vero che i grossisti comprano la merce dei contadini medi e piccoli direttamente " in cam po ". Concedono prestiti al momento della semina accaparrandosi tutta la produzione dei più poveri e dei più deboli. Sui pochi mercati ho potuto con statare che il contadino per vendere la merce al grossista non tratta quasi mai diretta mente, ma si avvale del me diatore. In qualche posto ho trovato molta diffidenza >. Alla domanda: «Lei ritiene che i contadini del Meridione, poiché ci sono stati i noti rincari all'ingrosso, guadagnino più dell'anno scorso? > il signor Canevari ha risposto: niimmmimimii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii < Penso che sia molto diffi-\cile ». Circa i provvedimenti daj prendere ha affermato: < Oc-\ corre organizzare i mercati dijproduzione, combattere la palese diffidenza dei contadini piccoli e medi contro le coope¬ rative, riscattarli dal servilismo verso i raccoglitori con una larga politica creditizia. Le sovvenzioni concesse dai grossisti sono un cappio al col¬ ■ ) r111111 11 Ii111! 111111111111 j I j 111111111 !f T11) I ! 1 ! lo ed i contadini sono sempre in perdita ». II sindaco ing. Anselmetti si trova a Roma per seguire numerosi problemi municipali tra, cui principalmente quello del progetto- del nuovo Mattatoio. Prenderà contatti anche con i dirigenti della Federconsorzi per mettere a pun to il sistema attraverso il quale far giungere direttamente sul mercato all'ingrosso rile¬ fntmdfstcnztr|z 1111! 1111M11T111] 111:1 ! 11! IT111 1 ! IL1111111 i 11 i 1111111! 1 vanti partite di merce dai luoghi di produzione. Della parte tecnica si sta occupando il direttore del Mercato dott. Riconda che ieri ha. avuto un colloquio con i rappresentanti della Federconsorzi che si trovano già nella nostra città. Le derrate così reperite saranno cedute ai grossisti a prezzi controllati dal Comune. Come rincara la verdura- Mercato G E V E R1 incrosso Mercnli di produzinno Prezzi medi I'rezzi medi del 12 del 13 I Biete da cost© .... 100 40 (Ascoll Plceno) Carciofi Sardegna (cad.) 30 11 (Cagliari) Carciofi liscl (cad.) . . 25 i 4,50 (Cagliari) Carote Riviera .... 150 90 (Savona) Cavolfiori mozzi .... 85 30 (Foggia) Cicoria catalogna ... 100 40 (Foggia) Finocchl 1» qtinllta . . . 115 45 (Siracusa) Scarola m or id ion tile . . 130 70 (Ascoli Plceno) Spinaci comuni .... 80 40 (Pisa) La prima cifra e il prezzo di vendita al mercato all'ingrosso di Torino; la seconda rappresenta il prezzo rilevato alia produzione: tra parentesi i luoghi di provenienza.

Persone citate: Anselmetti, Ascoli, Bartoletti, Canevari, Riconda, Spinaci, Vitelli