Il Comune si trasforma in grossista per ribassare i prezzi delle verdure

Il Comune si trasforma in grossista per ribassare i prezzi delle verdure Dopo l'incontro dei tre assessori a Milano Il Comune si trasforma in grossista per ribassare i prezzi delle verdure L'iniziativa realizzata oggi d'accordo con i Consorzi agrari - Questi provvederanno a portare forti quantitativi di ortaggi al mercato all'ingrosso - Il sindaco ing. Anselmettii « Abbiamo sollecitato anche l'intervento dell'Alleanza Cooperativa e di altri enti. Nel frattempo si riorganizzerà il mercato generale» - I mezzo-grossisti al Consiglio di Stato Si è svolto ieri a Milano l'atteso incontro degli assessori all'Annona: dott. Luigi Amen dola (psdi) di Milano, dott. Fernanda Pedemonte (psi) di Genova e comm. Aldo Barto letti (psdi) di Torino. La riunione non è stata lunga: dalle 11,30 alle 14,30. Chi si attendeva provvedimenti immediati (anche a Milano ed a Genova ci sono verdure che costano il triplo ed il quadruplo dell'anno scorso) è stato in gran parte deluso. Unica cosa che si farà subito è « i.' quotidiano colle pimento dei direttori dei tre mercati per scambiarsi informazioni sulle quantità di merce e sulle quotazioni ». Per il resto si tratta di proposte, raccomandazioni o impegni differiti nel tempo. Impressione diffusa è che sia prevalsa la rassegnazione < per le limitate possibilità dei comuni > e la speranza che < fra qualche giorno o qualche settimana i prezzi ribassino e la situazione migliori ». E' emersa anche la tendenza ad attribuire la colpa degli scandalosi rincari alla neve caduta nel Meridione. Per dovere di cronisti dobbiamo rilevare che su questo punto non c'è stata unanimità. Quando si trattò di rilasciare le dichiarazioni collegiali sui risultati della seduta il comm. Bartoletti chiese che tra i motivi del rincaro si ricordasse anche la speculazione. Non abbiamo capito perché altri abbia timore di questa parola. Comunque le decisioni riportate nel comunicato ufficiale sono: 1) riproporre in sede governativa la revisione della legge 25 marzo 1959 sulla liberalizzazione dei mercati ed avanzare al riguardo proposte concrete nel convegno nazionale che si terrà a Catania il 26 e 27 aprile; 2) procedere ad una graduale riduzione del numero degli operatori di mercato (sono 320 a Torino, 250 a Genova, '232 a Milano)-al fine, di diminuire il margine di' commissione aumentando le vendite; 3) eliminare i passaggi di merce all'interno dei mercati da grossista a grossista per evitare maggiorazipni del prezzo finale; 4) imporre sui tre mercati il più rigoroso rispetto delle norme relative agli imballaggi ed alla tara merce. A questo proposito i tre assessori hanno deciso di sollecitare il ministero dell'Industria ad emettere le annunciate norme sulle caratteristiche degli imballaggi delle derrate ortofrutticole. Inoltre si sono impegnati < a limitare al massimo la concessione di nuove licenze per il commercio di frutta e verdura avendo constatato che il numero esistente è già eccessivo rispetto alle esigenze dei singoli Comuni » Rientrati a Torino, l'assessore comm. Bartoletti e il direttore del Mercato Generale dott. Riconda hanno avuto un lungo colloquio con 11 sindaco ing. Anselmetti. Pur nei limiti delle possibilità dei Comuni si è deciso di prendere alcune misure. Il sindaco ing. Anselmetti ci ha dichiarato: < Da oggi sarà aumentato sul Mercato Generale il numero dei funzionari adibiti al controllo delle merci: esatta, corrispondenza delle tare e verifica rigorosa del¬ leddstlaScFdpilptcsgdfsiMmlsdgcnfsdpICdtnsdrstnlllllllllllllllllllllllllllllllllllllll IIIIIIIIIIIIIII le qualità. Il Comune provv'ederà intanto, attraverso enti di stia fiducia, a far arrivare sul mercato all'ingrosso partite di merce di cui controllerà la distribuzione ed i prezzi » Secondo quanto risulta, gli accordi verrebbero' presi con 1» Federconsorzi ed i colloquii definitivi avranno luogo oggi « Mi sono incontrato — ha proseguito il sindaco — con il presidente dell'Alleanza Cooperativa Torinese on. Chiaratnèllo il quale mi ha annunciato che l'Ente prenderà a sua volta provvedimenti adeguati per il reperimento e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli >. (Il Comune < è disposto ad assegnare all'Act ini posteggio da grossista sul Mercato Generale -p). Questo orientamento del Comune è stato confermato dall'ing. Anselmetti: « Creeremo sul mercato all'ingrosso — ha detto — dei magazzini per i grandi organismi (consorzi, cooperative ecc.) che non hanno intenti speculativi. Nel frattempo proseguiremo gli studi sulla riorganizzazione del mercato all'ingrosso e sui problemi della distribuzione. Il 23 si discuterà davanti al Consiglio di Stato il ricorso dei " mezzo-grossisti " che noi inmCrevtàcal'vnStrcgasrcqUpmfzsnslpspasmzttllIIIIIIIIilllllllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllMIIIItlll intendiamo estromettere dal mercato. Se la sentenza del Consiglio di Stato sarà favorevole all'Amministrazione Ci vica procederemo con rapidità allo sfoltimento del mer cato ». L'assessore Bartoletti nell'incontro di ieri a-Milano aveva proposto che Torino, Milano e Genova inviassero nel Sud sui luoghi di produzione tre periti agrari (uno per ogni città) per avere informazioni giornaliere sui prezzi pagati ai contadini. La proposta è stata respinta « perché costerebbe troppo ». E' probabile che Torino affronti da sola questo onere

Persone citate: Aldo Barto, Anselmetti, Bartoletti, Fernanda Pedemonte, Riconda