Un ispettore della Sanità per la vertenza del Bormida

Un ispettore della Sanità per la vertenza del Bormida Un ispettore della Sanità per la vertenza del Bormida Dovrà accertare la presenza o meno di sostanze nocive - L'Acna promette miglioramenti (Dal nostro inviato speèiale) Cengio, 13 marzo. La nota vertenza fra lo stabilimento Acna di Cengio e gli agricoltori della valle Bormida, i quali da decenni lamentano danni alle colture per gli scarichi gassosi e liquidi dello stabilimento, dopo la sentenza del dicembre scorso continua per altre vie. Ci si ricorderà che il Tribunale civile di Milano assolse l'Acna e condannò il consorzio di oltre 900 agricoltori di Cortemilia, Carenzana, Monesiglio, Saliceto, a pagare le spese del processo e anche la metà di quelle della perizia che dava loro torto, asserendo che i rifiuti chimici, invece di danneggiare, arricchivano le acque e l'atmosfera di sostanze fertilizzanti. Gli agricoltori ei sono ritenuti tutt'altro che paghi della sentenza, e hanno ottenuto l'appoggio delle amministrazioni provinciali per la tutela dei loro interessi. Le province danneggiate dalle acque del Bormida sono quelle di Cuneo, Alessandria e Asti. I rispettivi presidenti hanno intanto deciso d'impugnare l'opposizione ministeriale alla loro richiesta d'annullare il rinnovo della concessione all'Acna delle acque del fiume. L'azione continuerà con ogni mezzo legale affinché il Bormida ritorni sano e l'atmosfera riprenda l'antica salubrità. Ispezioni periodiche sono state compiute da tempo dal ministero della Sanità. L'ultima è del '57, e in base ai suoi risultati l'azienda prese alcune misure, che del resto non si rivelarono di grande efficacia. Ora il ministero della Sanità, su richiesta del medico provinciale di Savona, dott. Caputo, ha inviato a Savona l'ispettore dott. Fracasso, perché coordini, d'intesa con le tre province interessate, un piano di analisi delle acque del Bormida, del terreno e dell'atmosfera della vallata, affinché sia accertata o meno la presenza di sostanze nocive, come asseriscono gli agricoltori. Sono già stati eseguiti alcuni prelievi, e sono in corso le analisi di laboratorio. Nella zona circola da qualche giorno una notizia, secondo la quale l'Acna avrebbe intenzione di costruire impianti di depurazione o di migliorare quelli esistenti. Da noi interpellata, la Direzione dello sta- iiiiiiiiiiiiiiiiaiiitiifiiif ■■■■■if ■■•■■■■ifiim i > if n t m bilimento ha dichiarato: <Nel quadro degli ampliamenti degli attuali impianti per lo sviluppo della nostra produzione, saranno adottate tutte le provvidenze atte a impedire l'inquinamento degli effluenti sia gassosi che liquidi ». La nostra obiezione è stata questa: se, a causa degli attuali impianti e dell'attuale produzione, gli agricoltori lamentano un danno, con una produzione accresciuta il danno non sarà maggiore, non ostante le asserite provvidenze? Ci è stato risposto che non esiste inquinamento, che gli scarichi non contengono sostanze nocive, che i tecnici hanno la coscienza a posto. Ha concluso il portavoce della Direzione: « La situazione, rispetto a quella attuale, non verrà peggiorata, ma forse subirà un miglioramento ». Gli agricoltori di tutta la vallata non desiderano altro. ' gr. fs

Persone citate: Caputo, Monesiglio

Luoghi citati: Acna, Alessandria, Asti, Cengio, Cortemilia, Cuneo, Milano, Saliceto, Savona