La vittoria di Torino ha dato al Milan slancio per giungere al titolo italiano

La vittoria di Torino ha dato al Milan slancio per giungere al titolo italiano II vantaggio ilei rossoneri è salito a tre punti La vittoria di Torino ha dato al Milan slancio per giungere al titolo italiano Cede nel momento decisivo la Fiorentina, mentre l'Inter è stanca - Il Bologna ritorna fra i primi -1 granata vittoriosi a Catania distaccano la Juventus - Anche il Lecco, oltre all'Udinese, verso la retrocessione Siamo alle ultime giornate del torneo calcistico 1961-'62 Un torneo che vuole giungere in fretta e furia al suo termine, perché c'è il Campionato del Mondo che batte alle porte. Dopo ognuna di queste giornate decisive, la fisionomia del gruppo che sta in testa alla classifica, in qualche modo si modifica. Questa volta è il Milan che accenna a volersi staccare da tutti e prendere il volo verso il traguardo dove sta l'onore del titolo di Campione. Il Milan ha battuto la Juventus, allo stadio municipale di Torino, per quattro reti a due. La Juventus non era in gran forma. Essa giuoca ad ondate alte e basse, alternate e giustificate, qualche volta, dagli avvenimenti che fanno da contorno alle sue gare. Questa volta, la giustificazione esisteva. La squadra ha cominciato relativamente bene. Ma non ha perseverato. Pareva attendesse la folata del vento favorevole per librarsi in alto e fornire una prestazione di carattere pregevole. La folata è venuta, ma nella direzione contraria a quella desiderata. Ed allora l'undici si è accasciato. Come gli succede con relativa frequenza La differenza capitale fra le due squadre, sta proprio nel fatto che il Milan è in questo momento una unità lanciata. Una unità che sa quello che vuole, perché già intravvede il premio che le spetta se continua ad andare forte. Un mese, un mese e mezzo fa, i rossoneri non giuocavano così uniti e compatti. Ora, essi hanno acquistato fede in sé, e sono veramente difficili da fermare. Se il campionato dovesse fermarsi in questo istante, il titolo di Campione d'Italia dovrebbe venire assegnato al Milan, non solo per la posizione che occupa, ma perché effettivamente è la squadra più meritevole sotto il punto di vista dell'efficienza e del rendimento. A vedere, se, nelle cinque giornate che mancano al termine della tenzone, non sopravverranno cambiamenti. La Fiorentina, che quindici giorni or sono pareva disporre di credenziali più valide di quelle del Milan, è caduta al momento cruciale. Le due successive sconfitte subite a San Siro ed allo Stadio Olimpico, la hanno spinta indietro di tre lunghezze rispetto ai rossoneri. Difficile identificare i motivi di cosi subitaneo deperimento. Stanchezza? Incompletezza dei quadri? Certamente l'assenza del terzino Robotti, che era in gran forma, si è fatta sentire. Dome- nica, i viola dovranno ospitare i bianconeri: una partita che poteva essere veramente grande in altre circostanze, ma che continua comunque ad avere importanza L'Internazionale ha incassato un'altra botta: la terza nello spazio delle ultime tre domeniche. Ha pareggiato colla Juventus in casa, ha perso col Palermo in Sicilia, ha pareggiato ieri ancora colla Sampdoria a San Siro. Fanno quattro punti di classifica buttati al vento, nel momento critico. Questa si che è una squadra stanca e sfiatata. Un vero giuoco, l'undici non lo ha mai posseduto, ma le condizioni smaglianti di qualche elemento, ricoprivano tutto. Ora, nel decadimento generale, ogni cosa — ogni difetto, ogni pecca, ogni lacuna — viene a galla. II declino dei neroazzurri non è una novità, al termine della stagione. Esso parla chiaro di per sé. Su di esso non è comunque opportuno insistere in questo momento. Non sarebbe di buon gusto, viste le traversie della compagine. Non rimane, ora che da attendere gli eventi, non dimenticando il Bologna che, por tatosi avanti, si trova ora in grado di soffiare il terzo po[sto ai neroazzurri milanesi. | Giuoca un giuoco sano e sodo, il Bologna, che domenica prossima è chiamato a comparire a Venezia. Pare porti fortuna al Torino, non parlarne tanto. Nel silenzio, come conviene ai giovani, pare che la squadra si | porti meglio. L'altra domenica I aveva superato il Padova a ; Padova per tre reti a zero. (Adesso, nella lontana Catania, jdove il vincere è sempre stato impresa ardua, si è imposto ! per uno a zero. Hanno ritrovato il loro slancio originario, |la loro bella fede in sé, i granata. E, quasi senza che nessuno se ne accorgesse, sono saliti nella graduatoria dei valori. Ora si trovano al settimo posto della classifica, e — cosa che da parecchio tempo non si verificava — hanno quattro lunghezze di vantaggio sulla concittadina Juventus. Domenica prossima riceveranno la Roma. Giù in basso, coll'Udinese ed il Lecco oramai decisamente spacciati, la gran lotta fer- ve tutta attorno al terz'ultimo posto. Vicenza e Padova lo occupano in questo momento stando alla stessa altezza. E, due lunghezze più in alto, pure appaiati, tentano disperata¬ mente di risalire Sampdoria e Venezia Colla Spai, che, un punto più in sù, cerca, a denti stretti, di non lasciarsi coinvolgere. Vittorio Pozzo Il centravanti Nicole (a destra) sciupa una facile occasione nei primi minuti di Juventus-Milan: poi i rossoneri sono passati all'attacco, affermandosi meritatamente sui rivali bianconeri con il punteggio di 4-2 (f. Moisio)

Persone citate: Moisio, Pare, Robotti, Vittorio Pozzo