Un po' di felicità per i 90 anni della "nonnina,, di Ala di Stura

Un po' di felicità per i 90 anni della "nonnina,, di Ala di Stura Un po' di felicità per i 90 anni della "nonnina,, di Ala di Stura «Specchio dei tempi» ha accettato l'invito di una lettrice - Sarà festeggiata nella sua modesta casa (Dal nostro inviato speciale) Ala di Stura, 10 marzo. Una lettrice torinese ha segnalato a « Specchio dei tempi » un caso gentile e pateti co. «Vive ad Ala di Stura — spiegava la lettera — la si gnorina Anna Vecchio, che il 26 marzo compirà novant'anni. E' sola al mondo, non possiede nulla. Sarebbe una vera opera buona se per il suo genetliaco " Specchio dei tempi ' le facesse pervenire un dono affinché questa poveretta possa in quel giorno sorridere ancora e ringraziare la divina provvidenza che per mezzo vo stro le ha portato un po' di felicità ». Siamo andati a trovare la « nonnina » di Ala di Stura, che è anche la decana del paese Anna Vecchio era in faccende: dopo aver ricoperto con fogli di giornale i mobili e le suppellettili, stava riverniciando di bianco il soffitto e le pareti della modesta, ma confortevole stanza in cui abita, al pianterreno. « La popò lazione vuole festeggiarmi per. che compio novant'anni — ha detto sorridendo —, allora ho pensato di ravvivare un po' l'ambiente. Non m'era mai ca¬ pitato di fare l'imbianchino, ma cerco dì arrangiarmi ». La signorina Anna è nata a Torino il 26 marzo del 1872, nel rione di Porta Palazzo. Fin da ragazza aveva imparato a lavorare da sarta, insieme alla sorella. Era una graziosa « caterinetta », la personificazione della Dorina tramandataci da «Addio giovinezza! ». Quando si ritennero abbastanza abili per tentare di mettersi in proprio, aprirono un atelier. Uatélier delle sorelle Vecchio era, nei primi decenni del secolo, frequentato dalle signore più eleganti di Torino. Dalle mani operose delle due donne uscivano toilettes destinata alla stagione del « Regio », alle romantiche passeggiate in carrozza, ai ricevimenti nei salotti gozzaniani. Dì quell'epoca suggestiva e leziosa, la nonagenaria conserva un ricordo nitido, nostalgico. Un ricordo profumato dì gianduiotti e dì bignòle, di verbena,» di mughetto, nella ovattata penombra dei vecchi caffè di vìa Po e dì piazza Castello. v Poi cominciò, lentamente, il declino. La sorella non era più in grado di dedicarsi all'atelier, dalla confezione degli abiti « dernier cri » passarono alla preparazione di corredini e culle. Allo scoppio della guerra, nel 1940, dovettero cedere anche questo negozio. Nove anni dopo la sorella si spense, Anna Vecchio restò so la. Ogni estate, fin dai tempi sereni, veniva a trascorrere la villeggiatura in Val di Lanzo Prima a Chlampernotto, poi ad Ala. Scelse quest'ultima località come suo ultimo rifugio. Due giovani coniugi, prò prietari di una panetteria, le cedettero una stanza in cui vive più da ospite che da pigionante. Denari suoi, la « nonnina » non ne ha. Il negozio dovette cederlo per poche migliaia di lire, compreso l'arredamento, I risparmi si dileguarono nelle cure alla sorella e più tardi al cognato, non ha pensione « Qui tutti mi vogliono bene mi aiutano. Anche le mie vecchia clienti si ricordano di me Ogni tanto mi scrivono da Torino, insieme agli auguri mi mandano un biglietto da" mil 12 o due. L'affitto me lo paga ur. industriale, anche lui torinese Insomma, tiro avanti. Alla mia età, del resto, ci si contenta di poco ». Abbiamo consegnato alla « nonnina » di Ala di Stura 50 mila lire; il dono di «Specchio dei tempi > per 11 suo novantesimo compleanno. Non voleva accettarle, diceva che eran j troppe e non le meritava. Domenica 25 marzo nella sua casa si riuniranno le amiche di Torino, per farle gli auguri e portarle anch'esse un regaluccio. Ci saranno anche gli amici di Ala di Stura, Ceres e Balme, perché in tutta la vallata la conoscono e le vogliono bene. g. 1. Anna Vecchio, di 90 anni(Dl iit il)

Persone citate: Anna Vecchio