Balmamion vittorioso nella Milano-Torino

Balmamion vittorioso nella Milano-Torino Balmamion vittorioso nella Milano-Torino Il ciclista di Noie Canavese scatta sulla salita dell'Eremo insieme con Adorni e distacca sul traguardo il compagno di fuga - Il lussemburghese Gaul si è ritirato ad Asti - Nencini, Pambianco e Ronchini in ritardo Ancora una volta un corridore piemontese ha vinto la Milano-Torino ciclistica. Dopo il successo ottenuto nella- scorsa edizione dal torinese Walter Martin, il quale ha battuto allo sprint il compagno di fuga e concittadino Angelo Conterno, ieri è toccato a Franco Balmamion, di Noie Canavese, l'onora di portare alla vittoria per il secondo anno consecutivo i colori bianconeri della Carpano. Il ventunenne corridore, dopo aver fatto parte del plotoncino di inseguitori che a Moncalvo aveva raggiunto diciannove fuggitivi staccatisi dal gruppo poco dopo la partenza da Milano, è diventato il protagonista assoluto della corsa nel tormentato finale sulle strade della collina torinese. Balmamion è scattato all'attacco sulla salita dell'Eremo, ohe lui conosce alla perfezione come ogni altro ciclista torinese, e soltanto un altro giovane — il ventiquattrenne par- a migiano Vittorio Adorni, della Philco, già vincitore di una tappa al Giro di Sardegna — è riuscirò a resistere alla sua offensiva. I due hanno raggiunto insieme la cima del ripido tratto e si sono buttati a rotta di collo per la discesa sul Pino e quindi su Torino, hanno resistito al contrattacco degli inseguitori, presentandosi ancora soli all'ingresso della pista del Motovelodromo di corso Casale. Qui Balmamion ha sorpreso l'avversario, evidentemente più affaticato di lui, iniziando subito la volata e conquistando quei dieci, quindici metri, che gli hanno permesso di resistere al coraggioso, ma inutile « serrate * di Adorni. Il gruppetto degli immediati inseguitori, battuto allo sprint da Bruni, si è classificato con appena sedici secondi di distacco; un altro drappello di cinque uomini è giunto a 51 secondi, mentre il grosso del plotone, con tutti i favoriti, da Nencini a Pambianco, da Ronchini a Walter Martin, è stato cronometrato ad un minuto e sedici secondi dal trionfatore della Milano-Torino. Franco, Balmamion aveva iniziato male"la stagione,'fàfnendo una prova piuttosto opaca durante il Giro di Sardegna. La lusinghiera vittoria di ieri, ottenuta alla maniera forte, lo ripropone come uno degli uomini (ii punta della Carpano, in vista delle prossime competizioni. La sua affermazione non impedisce però di considerare questa Milano-Torino come una corsa complessivamente deludente, per il comportamento apatico dei corridori più, noti quali Nencini, Pambianco, jRoncfttni ed altri assi i quali pure al raduno per la punzonatura a Milano ed ancora in precedenza in numerose interviste, avevano chiaramente affermato i loro ambiziosi propositi per la gara di ieri. In realtà tutti i battaglieri proponiti sono andati a farsi benedire dopo pochi chilome tri. Forse il freddo e la giornata grigia hanno contribuito ad annacquare la combattività di guanti avrebbero dovuto essere, secondo le previsioni, i principali protagonisti del la Milano-Torino. L'episodio che ha provocato la scissione dei concorrenti in due settori, si è determinato a meno di dieci chilometri dal via, quando sono rimasti al comando dieci uomini con duecento metri di vantaggio: Zoppas, Lovo, Guarguaglini, Bettinelli, Perissinotto, Zanchi, Cerato, Massignan, Tonoli e 'l'ex-campione del mondo di ve locità, Gasparella. A Magenta questi vengono raggiunti da un gruppetto di nove inseguitori composto da Fontana, Adorni, Accorsi, Cogliati, Pifferi, .Rimessi, Magni e Bruni. diciannove corridori in testa dopo 17 cTtilomefrf, con 1,0" di vantaggio su Giusti, Baffi, Fezzardi, Liviero, Ceppi, Alfre do Sabbadin e Balmamion, l'£0" su Gaiardoni, Magnani, Mcalli, Bono, Vigna e lo svizzero Lutz ed l'SO" sul resto del plotone. Poco prima di Trecate i due drappelli di insegui tori si fondono, mentre il grup po si mette tranquillo e perde progressivamente terreno. Al passaggio da Novara i primi passano con l'S5" sui tredici inseguitori e con ben cinque minuti sul plotone dei miglio ri. A Vercelli Nencini e compagni sono già a 67,5", mentre continua la lotta a distanza tra l'avanguardia guidata da Mas signan e Adorni, e l'altro gruppo che fa capo a Balmamion, Sabbadin, Giusti e Gaiardoni. Bulla salita di Moncalvo Bai mamion raggiunge da solo i primi, mentre nella discesa su Calliano si"ha il ricongiungimento in testa alla corsa di ventinove corridori, essendo spariti dalle prime posizioni per la fatica, Gaiardoni, Fezzardi e Zoppas e per-una foratura lo sfortunato Mealli. La corsa e decisa ormai, anche se il plotone degli assi approfitta del logico rallentamento dell'andatura del gruppo di te sta, per ridurre progressivamente ti suo svantaggio, facen dolo scendere a S'35" al controllo-rifornimento di Asti Qui Charly Gaul abbandona, imitato dai gregari Brzner e Martinato. Nencini, Pambianco ed i loro compagni di squadra del « Club dei Moschettieri » si prodigano per ravvivare l'andatura del gruppo, ma i loro sforzi sono inutili. L'avanguardia, pur avendo perso ulteriormente terreno, imbocca il bivio di Valle Sgmvcmamgc Sauglio che porta alle colline torinesi — dopo aver perduto gli affaticati Perissinotto e Rimessi — con circa due minuti di vantaggio. A Pecetto i ventisette uòmini rimasti al comando Hanno soltanto più l'BO". Ai piedi della salita dell'Eremo, dopo che Massignan ha annullato un allungo di Adorni, scatta a sua volta Balmamion e soltanto lo stesso Adorni riesce a resistergli. I due guadagnano prima cinquanta, poi cento, poi duecento metri, mentre dietro a loro sono in molti a cedere. Soltanto un gruppetto con Magni, Massignan, Lovo, Liviero, Corsini e Bruni riesce a tallonare da vicino i due fuggitivi senza tuttavia riuscire a raggiungerli nella discesa su Torino. Sulla pista di corso Casale — come si è visto — il piemontese Balmamion ha colto .di sorpresa con una volata lunga il più veloce compagno di fuga e si è aggiudicato meritatamen¬ te il primo successo della sua carriera professionistica. Considerate le condizioni meteorologiche poco favorevoli, la media oraria della corsa è stata assai alta: oltre all'ora. Gianni Pignata Ordine d'arrivo: 1. Franco Balmamion (Carpano) che percorre 1 203 km. in 4 ore 35'06". alla media orarla di km. 44,274 ; 2. Adorni (Philco) s.t.; 3. Bruni (Gazzola) a 16"; 4. Vigna; 5. Giusti; 6. Pifferi; 7. Liviero; 8. Sabbadin; 9. Magnani; 10. Lovo: 11. Massignan, tutti col tempo di Bruni; 12. Tonoli a 51"; 13. Accorsi; 14. Corsini; 15. Zanchi; 16. Guarguaglini, tutti col tempo di Tonoli; 17. Ronchini ad l'16" e con lo stesso tempo il plotone con Martin, Nencini, Trapè, Battistinl, Pambianco e altri ventiquattro corridori; seguono a 2'08" altri dodici, tra cui Pettinati, Gasparella e Suarez; a 2'49" altri sette tra cui Couvreur, Zancanaro e Vito Favero; a 4'04" Zoppas, Susta, Azzini e Lutz