Calciatore torinese a giudizio per avere aggredito un arbitro

Calciatore torinese a giudizio per avere aggredito un arbitro Calciatore torinese a giudizio per avere aggredito un arbitro L'incidente durante la partita Acqui-Riv U. S. - Il direttore di gara, colpito alle spalle, cadde e si fratturò una clavicola (Nostro servizio particolare) Acqui, 1 marzo. Un impiegato torinese capitano della squadra di calcio della < Riv U. S. » comparirà quanto prima in tribunale ad Acqui per rispondere delle lesioni provocate ad un arbitro durante lo svolgimento di una partita. L'imputato è il ventisettenne Vincenzo Romero, abitante a Torino in via Duchessa Jolanda 34. Il 10 dicembre scoreo, sul campo sportivo « Ottolenghi » di Acqui, si disputava la partita di campionato tra l'« undici » locale e la squadra della « Riv ». I torinesi, al 29' del secondo tempo, stavano conducendo per due reti a zero e già ritenevano di aver vinto l'incontro quando si rovesciava la situazione. I « bianchi » dell'Acqui, infatti, nel giro di appena tre minuti segnavano due reti portandosi in parità. Il gioco si faceva allora pesante e a pochi minuti dalla fine il mediaIno acquese Fucile veniva cari¬ cato fallosamente. L'arbitro — il geom. Giancarlo Magistrini di 29 anni, abitante a Chiavari (Genova) in via Cesare Battisti 2 — che già aveva ammonito 11 terzino e capitano della « Riv », Vincenzo Romero, espelleva il giocatore. Mentre numerosi giocatori si accalcavano attorno al direttore di gara per protesta, il Romero con uno scatto improvviso aggrediva alle spalle il geom. Magistrini che, perduto l'equilibrio, cadeva malamente a terra. Accorrevano dirigenti e carabinieri e l'arbitro, aiutato a rialzarsi, poteva raggiungere lo spogliatoio. Per il Magistrini le conseguenze della caduta erano gravi. Cadendo sul terreno sotto il peso del corpo del giocatore che l'aveva aggredito, il direttore di gara riportò una frattura alla clavlcola destra e guarì dopo 50 giorni di cure. Il rapporto sull'episodio veniva inviato dai carabinieri al Procuratore della Repubblica dott Conti che, al termine di una istruttoria condotta con rito sommario, ha rinviato a giudizio Vincenzo Romero per lesioni volontarie e aggravate, poi guarite in oltre 40 giorni. Se è vero infine, come sostengono alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione, che l'arbitro nell'esercizio delle sue funzioni deve essere considerato pubblico ufficiale, a carico del giocatore dovrà configurarsi una particolare circostanza aggravante. Come si difende il calciatore? Interrogato nel corso dell'istruttoria, Vincenzo Romero ha sostenuto che l'arbitro aveva commesso errori nei confronti della squadra della «Riv» e che pertanto alcuni giocatori avevano attorniato il direttore di gara per protestare. A questo punto il geom. Magistrini, per liberarsi dell'assedio, aveva sputato contro il Romero, provocando la sua energica reazione. Queste affermazioni sono smentite dall'arbitro, f. m.

Luoghi citati: Acqui, Chiavari, Genova, Torino