Gronchi presiede alla cerimonia delta consegna del primo premio Balzan [144 milioni di_ lire]

Gronchi presiede alla cerimonia delta consegna del primo premio Balzan [144 milioni di_ lire] Gronchi presiede alla cerimonia delta consegna del primo premio Balzan [144 milioni di_ lire] La somma è slat (Dal nostro corrispondente) Berna, 1 marzo. Il breve viaggio di Giovanni Gronchi in Svizzera non aveva carattere ufficiale, tiittavia il programma della visita nella capitale della Confederazione è stato ricco di impegni. Il Presidente della Repubblica viaggi-ava insieme con gli on. Piccioni, vice presidente del Consiglio, e Segni, ministro degli esteri. All'alba il treno presidenziale è giunto alla stazione di confine di Briga dove si trovava a ossequiare gli illustri ospiti l'ambasciatore d'Italia Corrado Baldoni, e il capo del cerimoniale svizzero. Alla stazione di Berna c'era il ministro degli Esteri elvetico prof. Wahlen. Numerosi connazionali attendevano sul marciapiede e hanno applaudito calorosamente Gronchi quando Io hanno visto scendere dal treno. Alle 11 la delegazione italiana ha fatto visita di cortesia a Paul Chaudet, presidente della Confederazione, e ai membri del governo. Al benvenuto di Paul Chaudet ha risposto Giovanni Gronchi: «Sono stato particolarmente lieto di aderire all'invito di presenziare, insieme a lei, signor Presidente della Confederazione, alla inaugurazione della Fondazione Balzan, anche per l'occasione che mi è offerta di rendere visita a lor signori e di personalmente esprimere, per loro tramite, alla Confederazione elvetica i sentimenti di sincera amicizia cha per essa nutre la Repubblica italiana ». Ha proseguito: « I rapporti tra i nostri due paesi sono sempre stati amichevoli e fecondi come si conviene a due Stati vicini che tutto unisce e nulla divide. Neanche quando vicissitudini storiche facevano vivere ai due paesi fortunosi eventi estranei all'operosa pa cifìca vita della vostra libera ^Confederazione, nuove forme 8i legami si stabilivano tra noi s voi sotto la veste di a assegnata alla Fon quella generosa ospitalità che non avete mai mancato di offrire a tanti nostri esuli, che hanno sempre trovato tra di voi conforto, aiuto e soprattutto motivo di tornare a sperare in una libertà nella propria patria, analoga a quella di cui siete stati gli artefici e maestri. « I vecchi legami potranno forse assumere ora nuove forme consone alla evoluzione dei rapporti internazionali. In ogni caso, questi legami già oggi si rinnovano e si intensificano in funzione della naturale scambievole complementarietà dei due popoli. I quali perciò sono felicemente intenti a trovare soluzióni ai problemi che vengono man mano posti dalle loro rispettive situazioni e dalle conseguenti esigenze nel quadro del loro lavoro e delle loro economie in costante progresso. Problemi ed esigenze che, se talvolta delineano qualche difficoltà di valutazione, non possono non essere condizionati dalla comune volontà di trovare soluzioni eque nel reciproco interesse ». Ha concluso: « Questi legami continueranno a recare la sicura impronta di quell'amicizia che unisce da sempre l'Italia alla Svizzera: amicizia profondamente sentita, solidamente basata su alta reciproca stima e cosi feconda di vicendevoli apporti non soltanto nel campo delle cose concrete, ma anche in quello delle vive umane idee di solidarietà fra i popoli ». Quindi Gronchi è intervenuto ad un ricevimento offerto nei saloni della nostra ambasciata per incontrarsi con la collettività italiana. Il Presidente ha stretto la mano a numerosi connazionali presentatigli dall'ambasciatore Baldoni. Dopo una colazione offerta dal governo svizzero, Gronchi, Piccioni e Segni e gli altri componenti la delegazione ita liana si sono recati nell'aula del Parlamento elvetico, dove dazione Nobel, in r hanno assistito, con i membri del governo svizzero e con numerose personalità del mondo letterario, artistico e scientifico (da Torino erp. arrivato il prof. Achille Mario Dogliotti) alla cerimonia per l'assegnazione del premio della Fondazione Eugenio Balzan. Questa fondazione persegue i medesimi scopi del Premio Nobel, ossia premiare con cospicue somme di denaro i benemeriti della pace, delle arti e della scienza. Gronchi conversa con Ohau iconoscimento della s Il primo premio di un milione di franchi svizzeri, pari a 144 milioni di lire — con il 1963 saranno distribuiti tre premi — è stato destinato alla Fondazione del Premio Nobel. La proclamazione è stata fatta'dal prof. Arangio Ruiz dell'Accademia dei Lincei. Egli ha chiarito che si è voluto dare un riconoscimento < alla ammirevole opera svolta per quasi sessanta anni dalla Fondazione Nobel, che ha offti'to a tutti i popoli luminoso esem¬ det (al centro), presidente d ua nobile attività pio di fratellanza, al di là di tutte le frontiere e le discriminazioni ». Il presidente della Nobel, presente alla cerimonia, ha ringraziato con nobili parole. La visita di Gronchi si è conclusa con una colazione offerta ai membri del ■■. iverno elvetico e ai principal: esponenti delle due Fondazioni Nobel e Balzan. Alle 23 il treno presidenziale è ripartito da Berna alla volta di Roma. ella Confederazione (Tel.)

Luoghi citati: Berna, Italia, Roma, Svizzera, Torino