Giungono a Fanfani infinite richieste d'aiuto ma anche consigli, ingiurie, auguri di semplici

Giungono a Fanfani infinite richieste d'aiuto ma anche consigli, ingiurie, auguri di semplici QUELLO CHE GLI ANONIMI CITTADINI SCRIVONO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Giungono a Fanfani infinite richieste d'aiuto ma anche consigli, ingiurie, auguri di semplici E' un epistolario vastissimo, sovente di una ingenua familiarità • Dai paesi più poveri e lontani, giunge al capo del governo la speranza di tempi migliori ■ Sacerdoti e militari offrono preghiere; gli appassionati di politica, moniti e incoraggiamenti - Quasi sempre le lettere sono firmate, anche se contengono severe intemerate ("la nazionalizzazione è una truffa") o apocalittiche previsioni ("forse preferiremmo la morte rapida dei comunisti") - Anonime sono le lettere d'offesa, di un inconfondibile tono fascista (Dal nostro corrispondente) Roma, 1 marzo. Alla vigilia della presentazione del governo in Parlamento, credo che l'on. Fan/ani abbia trascorso il tempo che gli restava libero tra la preparazione del discorso e i colloqui politici, leggendosi le lettere che gli stanno arrivando indirizzale «Al Signore Presidente»: sgrammaticate, scritte a mano, da paesi è conventi, vecchi e bambini, suore, impiegali, colonnelli e sacerdoti: «Signore Presidente gentilissimo, noi quando abbiamo sendito le tuoi risultati noi per la gioia siamo messi tut- ti a baciar la radio che abbiamo sendito le belle notizie tue e ti saluto tutta la mia cara famiglia. I miei figli vogliono ripetere ancora felici auguri. Mi Armo Zampini Concetta >. Viene da Ripnlimosano: < Dov'èT », domanda il presidente. Ripalimosnna è in provincia di Campobasso e la casalinga Zampini Concetta ha fatto scrivere anche i pigli: «1) Tanti e tanti auguri da me che sono il primo figlio Sassano Antonio e tengo hanni 11% e faccio la 1" media. - 2) Anche io che sono la sorellina ti invio tanti e tanti auguri e tengo hanni 9 e frequento la terza elementare. - 3) Io sono l'ultima sorellina che ciò hanni 4 ti invio tanti auguri che non finiscono mai. - Questi sono : miei indirizzi Zampini Concetta Lorina Ripalimosani provincia di Campobasso >. Fanfàni lascia che io prenda appunti mentre sfoglia altre lettere. C'è un'affettuosa raccomandata da Pescara: « Lei è grande, Eccellenza.! Sono commosso, non riesco a dire altro. Auguri ancora, auguri per sempre e che Dio le dia la forza desiderata. Cordialmente la abbracciamo, Rosa e Salvatore Guarino >. Una da Arezzo: «Dio lo assista e lo protega per la nostra Ital'ia democratica e bella. Sono auguri dapoveri maricchi di sincerità. I miei dovuti alei rispetti, Luigi Testi via Asmara 6». Un semplice biglietto da Spezzano Piccolo in provincia di Cosenza: « I più fervidi auguri dal democratico Falcone cav. Arturo ». Un altro ancora più patetico per la' qualifica che precede la firma: « Con i sensi della mia più alta stima, ammalato Monti Luigi, Istituto Putti, Cortina d'Ampezzo ». Amici o conoscenti che vogliono farsi ricordare: «Orgogliosa di esserle stata vicina negli anni belli della nostra vita studentesca, la seguo con fiducia...» gli scrive una professoressa da Pistoia. * Sono quell'amico della buonanima del comm. Malacarne, suo fedele amico. Voglia accettare, eccetera », monda da Motta Filocastro, provincia di Catanzaro, Giuseppe Termine. Da Battipaglia, l'infermiere Carmine Serriello: < Per motivi professionali e politici, per quanto apartitico, fui particolarmente vicino al defunto onorevole professore Raffaele Lettieri, di cui ricordo con orgoglio di essere stato fedelissimo. Egli fu sempre estimatore delle sue virtù umane... » Da Foggia, il vigilante ru¬ decoro della chiesa Teatina. Vivi ossequi, sac. Terzino Tatasciore, vice parroco e mansionario della cattedrale, Chieti ». - «Oltre a ciò devo rivolgerle ancora una preghiera, riguarda il mio amico B. A. di Ponte a Burlano il quale ha costruito un palazzo per impiantare un albergo ristorante, ma non gli viene concessa la licenza per la vendita del vino a bicchieri. Ciò in un ristorante non può andare perché gli avventori non possono prendere vino in gran quantità ed è per questo che mi rivolgo a lei in nome suo perché faccia il possibile per togliergli questo guaio. J.S.». A poco a poco, dalle richieste di carattere privato o amministrativo, si ' sale a quelle di natura politica. Per la composizione del governo, anzitutto, un telegramma da Soveria Simeri: «Saggezza dimostrata come presidente provincia spingonci rivolgerle vivi voti perché onorevole B. venga incluso sottosegretari. Sindaco et Giunta municipale ». Quei voti, per motivi che ignoriamo, non sono stati accolti, e taceremo quindi il nome del sottosegretario mancato. E' invece il caso di render note aspirazioni d'altro genere: «Che l'Unione nazionale invalidi civili dell'Inps Ente di qualificati lavoratori venga riconosciuta nella veste giuridica, perché in ben sei lunghissimi anni sono state profuse larghe assistenze nonostante le lotte intraprese per il bene della categoria. Il commissario provinciale sig. Andriola Nicola, Foggia». Un richiamo alla Costituzione, che afferma la libertà della organizzazione sindacale: «Mi è gradito pertanto, a nome mio, del Consiglio nazionale della Federazione indipendente automobilisti italiani e degli automobilisti italiani che la Federazione rappresenta a norma dell'art. 39 della Costituzione, porgerle, eccellenza, i più vivi rallegramenti. Salvatore Aldo Zagone, Palermo». Fanfani sfoglia la corrispondenza, sempre più, interessato. Il segretario particolare ha diviso i pacchi di lettere tra quelle di convenevoli ed auguri, di esortazioni ed assicurazioni, consigli e critiche e condanne. Qui siamo a lettere rassicuranti: « Non abbiamo paura, on. Fanfani, di continuare nella sua strada. Anche gli em.mi Cardinali, un tempo un po' contrari perché temevano per la religione, oggi sono convinti che questa è la strada giusta, per poter portare i socialisti nell'area democratica e coll'andar del tempo anche li stessi comunisti. Noi preti abbiamo la missione di salvare tutti, anche i comunisti, come ha fatto Gesù Cristo che è andato alla ricerca della pecorella smarrita. Don Pietro Mizzi, parrocchia San Pietro Pizzighettone ». Dal convento dell'Immacolata di Napoli: «Assicuro il ricordo costante nelle mie preghiere, specialmente con un momento speciale nella Santa Messa. Con molti saluti dev.mo sac. Salvatore Coluzzi». Dalla parrocchia Santa Maria di Costantinopoli di Nocera Superiore: « Evviva, per sempre mi creda, eccellenza illustrissima, suo obbligatissimo come figlio sac. Diodato Ruggiero ». Anche i colonnelli promettono preghiere, dal Circolo Ufficiali di Firenze: « Mi preme assicurarla anche che pregherò Iddio perché benedica il suo lavoro e la strada faticosa che dovrà percorrere... Col. Valgimigli Giovanni ». Dal Circolo Ufficiali di Torino: « Perseveri nel suo seminato, la sua opera è come il granello di senapa (Matteo, 13, 31; 17, 20. Luca 17, 6). Ossequi da un ammiratore semplice, Pilon Mario ». Dopo le esortazioni rassicuranti, cominciano le raccomandazioni di carattere politico: « Mi preggio di farvi i miei voti augurali perché possiate avverare il varo di una giusta riforma della struttura burocratica. Parlo di riforma per dire testi unici di P. S. Sanità Pubblica ed enti locali, col seguito di buone rappresentanze ai Lavori Pubblici. Infine voglio formulare auguri e credo nella vostra lungimiranza della vostra e nostra politica estera. Con stima e cordialità mi crediate Vittorio Pintaur, padiglione 7° villaggio Inps, Sondalo (Sondrio) ». A nome dei socialisti di Farli, il segretario federale Stefano Servadei raccomanda di non fermarsi per la strada: < I socialisti della provincia di Forlì hanno partecipato a questa durissima battaglia in prima persona e senza riserve, anticipando sul piano locale vaste esperienze amministrative attraverso le quali si è facilitata l'attuale situazione nazionale. E per que¬ rale Masciello Leonardo, via Pescheria n. 7, rivendica una parte di merito nel successo del centro sinistra: « Da parte mia vi ho seguito con tutta la benevolenza e pregavo assiduamente il Signore padre della misericordia e Dio di ogni consolazione affinché vi circondava col sostegno della grazia, vi sollevava lo spirito e dopo le tempeste e le lotte vi condurrà a godere una pace tranquilla. Prego, con amore paterno vostra eccellenza di spedirmi una vostra eccellenza foto per averlo in casa padre della nostra patria. Ho l'onore di essere col più profondo rispetto, eccellenza, di vostra eccellenza l'umilissimo obbedientissimo e fedelissimo servo ». Anche dall'America un toscano emigrato a Somerville, Massachusetts vorrebbe una fotografia di Fanfani («con autografo*), dichiarandosi un suo ammiratore, da sempre, specie da quando, prima di emigrare, ebbe occasione a Reggio Emilia di ascoltare un discorso di Fanfani: « Scorse come un fiume in piena tanto era carico di progetti ed iniziative. Da quel giorno il suo nome dimorò sempre nel mio intelletto e lo adorai gelosamente come un mito. Sono rimasto molto male quando sua eccellenza venne in America, nel vedere gli americani e le comunità italiane accogliere così indegnamente il capo del governo italiano e non so dirle quanto a me fece male nel vedere tanta misconoscenza in questi miliardari che sono superbi. Gli italiani che l'hanno scoperta e che hanno tolto loro le code, altrimenti erano sempre come indiani sono poco considerati. Vorrà scusarmi eccellenza ancora una volta per il disturbo arrecato, affezionatissimp Paolo Bernardi ». Dagli auguri, talvolta, si profitta per chiedere interventi a beneficio personale, o pubblico, o di categoria: «Nel permettermi, eccetera, sono a pregarla per l'interessamento che Sua Eccellenza Illustrissima sta effettuando alla mia pratica di reintegrazione al posto presso il Ministero Difesa, Ministero Marina, Marinuff. G. A., Taranto ». - « Raccomandiamo pure al suo nobile cuore le nostre cento orfanelle. Suor Liliana del Paradiso, madre generale dell'Istituto Ancelle di Maria Immacolata, San Giorgio a Cremano ». - «Prego di un sussidio, qualunque sia, per il museo storico artistico di San Giustino, proclamato padre della patria e permetta che l'Italia debba cadere nella più spaventevole sventura! Veda i satelliti della Russia! Devotissima Maria ». Dalle proteste, infine, alle accuse di tradimento, inviate anonime: « Mi sembra che si debba considerare il passo fatto dalla democrazia cristiana, tout simplement, come alto tradimento. CI avete buttati in braccio a quelli che sono sempre stati i nostri nemici, o per lo meno siete già su tale strada: non vi resta che stendere la mano al caro Togliatti, per non lasciarlo so- ' lo e così fare il terzetto. Quelli che tra gli uomini di governo sono democratici siano prima di tutto italiani! Badino a quello che fanno, la svolta sta per diventare pericolosa. C'è un precipizio che si chiama Mosca. Altrimenti vi è da pensare che siete diventati matti. Chi sono io? Una italiana ». Le lettere continuano ad ammucchiarsi uscendo dalle cartelle dove le ha collezionate la segreteria particolare. Fanfani le soppesa, le scorre, le annota: « Avranno tutte una risposta, direttamente. Ma per qualcuna potrei fare anche un cenno nelle dichiarazioni al Parlamento. Ce ne sono di interessanti; soprattutto, tra quelle negative, naturalmente ». Vittorio Gorresio sto sanno che, se si doves- se tornare indietro, sarebbe una catastrofe ». Cominciano anche i dubbi ad affiorare, tuttavia. Il maestro del lavoro grand'uff. ing. Italo Colombati, settantacinquenne, già deputato al Parlamento e in seguito • consigliere nazionale in rappresentanza degli elettrici nella camera corporativa, elogia con riserva: « Ammiro e apprezzo il suo programma di isolare il comunismo, problema arduo e difficile che nessuno dei suoi predecessori del dopoguerra è mai riuscito a realizzare. Se lei riuscirà nell'intento, diverrà, ne sono certo, il più grande e invidiato capo di governo ». Dalla riserva alla diffidenza, appena mascherata, di Benelli Artibano da Massa Carrara: « Le chiedo in serena umiltà, come ultimo ignoto affiliato all'azione cattolica (tessera 12243) di dissipare un dubbio che non riesco ad espugnare col solo ausilio del mio raziocinio, malgrado il sincero sforzo di contrastarlo: il governo di centro sinistra non sarà il cavallo di Troia, portatore di aberrante materialismo marxista negli istituti della nostra . cattolica Italia? ». Dalla diffidenza alle proteste: «La nazionalizzazione delle industrie elettriche è una truffa demagogica e non può portare che danni all'economia italiana. On. Fanfani, comincia male questo governo! Distinti saluti, Menozzi Maria ». — « L'avvenire è talmente incerto e si presenta tanto inquieto da renderci tutti esauriti e nevrastenici, tanto che in certi momenti si preferirebbe la morte rapida dei comunisti alla lenta ed estenuante agonia della de. Senza la minima intenzione e volontà di recare offesa alla sua rispettabile persona,, mi dichiaro suo dev.mo prof. M. B. ». — « Mi permetto di ricordarvi l'impegno che, forse non voi personalmente, ma il vostro partito ha assunto verso gli elettori che con i loro voti l'ha portato a Roma, su quei seggi dove pare che sì stia bene. E cioè: nessuna svolta a sinistra. Distinti ossequi, Gina Rossignoli, Firenze». — «Lei che è religioso, sia veramente fedele alla Madonna: non