L'italiano Longo campione mondiale di ciclocross

L'italiano Longo campione mondiale di ciclocross Una giornata di brillanti successi per II nostro sport L'italiano Longo campione mondiale di ciclocross SCIs nella discesa libera a Chamonix Pia Riva seconda - A Zakcpane (fondo km 30) De Florian terzo: finora mai un azzurro era riuscito ad ottenere una "medaglia,, davanti ai fortissimi specialisti nordici Longo ha dominato nella gara lussemburghese Nostro servizio particolare E soli sur Alzette, lun. matt. Renato Longo, dopo una sfortunata stagione 1961 (che aveva fatto seguito alla conquista della maglia iridata per il ciclocross nel 1960), ha riconfermato ieri la propria classe riconquistando il titolo mondiale In Lussemburgo. Il corridore Italiano si era preparato con molto impegno per la gara di ieri; il percorso di Bach sur Alzette si presentava molto duro e Longo aveva studiato il tracciato nei giorni scorsi per imporre fin dalle prime battute una andatura tale da stroncare ogni velleità agli avversari. La condotta In gara dell'Italiano è stata quella prevista. Partito in testa al folto gruppo, Longo forzava il ritmo sul difficili passaggi che caratterizzavano la prima parte del circuito e con una progressione continua non aveva difficoltà a staccare.gli avversari di oltre un minuto a metà gora. Dopo un rallentamento nel quarto giro che dava modo a Gandolfo e Dufralsse di rimontare in parte lo svantaggio, Longo ritornava alla pedalata dei primi giri lasciando gli avversari a molti minuti. Oltre agli specialisti Gandolfo, Dufraisse e Declercq a contrastare il passo al cor¬ ridore italiano era sceso in gara pure Charlie Gaul, che esordiva ir gare internazionali della specialità. Mancante dell'esperienza necessaria, Gaul ha perso parecchi minuti nei primi giri percorsi a lenta andatura nel timore di non riuscire a terminare la dura prova; nel finale si è ripreso bene ed è terminato in quinta posizione staccato di quasi quattro minuti dal vincitore. p. V. Ordine d'arrivo: 1) Longo Renato (Italia) che compie i 20 km. del percorso in 54' e 15"6; 2) Gandolfo (Francia) 56'46"; 3) Dufraisse (id.) 57'03"3; 4) Declercq (Belgio) 57'16"6; 5) Gaul (Lussemburgo) 58'04"7.- L'eccezionale impresa dell'azzurro De Florian mmmmmm ZAKOPANE, lunedi mattina. Giulio De Florian, il piccolo Butirro di Zinno, una località del Trentino che diede i natali a tanti fondisti di chiara fama, ha provocato la clamorosa sorpresa nella prima giornata del campionati mondiali nordici. Impegnato nella SO km., Ginlio De Florian ha offerto 11 capolavoro della sna carriera precedendo quattro sovietici, quattro norvegesi, tre finlandesi e tre svedesi e conquistando la medaglia di bronzo alle spalle del finlandese Hantyranta, stu¬ pendo vincitore, • dello svedese Stefansson. La gara e stata combattuta sino al ventesimo chilometro allorché il titolo pratioamente poteva arridere ancora a sei fondisti. De Florian, a due terzi della corsa, era in seconda posizione. E' stato nel serrato finale che i norvegesi hanno pagato lo scotto dell'Inizio troppo veloce lasciando via libera a Hantyranta, all'italiano e a Stefansson. Lo svedese dapprima ha superato De Florian, portandosi poi nella scia del finlandese dal quale è stato distanziato di soli 9". E' la prima volta che un fondista, azzurro finisce in « zona medaglie», A dir il vero già la staffetta italiana si era piazzata terza nei « mondiali » del 19SS ma allora l'Un ine Sovie¬ tica non gareggiava. L'unico che confidava In una grande prova di De Florian era l'allenatore federale degli azzurri, Nilsson, il quale era sicuro che il suo pupillo avrebbe dato del filo da torcere agli scandinavi e ai russi. Il vincitore, il finlandese Eero Hantyranta, è uno spaccalegna ventiquattrenne ammogliato, padre di tre figli, che negli anni .scorsi fu già avversario degli italiani sia a Le Bousses sia a Les Brassus. Non era il grande favorito della vigilia giacché tutti I pronostici erano per lo svedese Bonnlund. Oggi sono in programma la 5 km. femminile (l'Italia non ha iscritto nessuna fondista) e la 15 km. riservata ai combinatisti. e- g- Tra i discesisti 1° l'austriaco Schranz DAL NOSTRO INVIATO Chamonix, lunedì matt. Speravamo in Alberti, e Alberti è finito tredicesimo. Non avevamo fiducia nella squadra femminile, e la Riva ha conquistato la medaglia d'argento subito alle spalle dell'austriaca Haas. I francesi, dal canto loro, erano quasi sicuri del trionfo di Périllat e invece Périllat ha perso. Il successo nella discesa libera maschile è andato a Schranz, compatriota di Toni Sailer. Così si sono chiusi ieri a Chamonix i campionati mondiali di sci delle specialità alpine, in una giornata splendida di sole. Périllat ha aperto le edisceso. A forte velocità, il fuoriclasse francese superò con un balzo di venti metri una <gobba» del terreno, schizzò su un avvallamento,-punto dritto ai traguardo, miracolosamente restando in piedi tra le insidie, i rischi ed i trabocchetti di quegli ultimi cento metri, rotti da una serie continua di ondulazioni. Périllat, oltrepassato l'arrivo, andò a fermarsi ai bordi della pista. Fiaccato dalla fatica tremenda, si sfilò con gesto lento gli occhialoni, guardando in alto dove il tabellone segnava i tempi. La folla si era azzittita di colpo. Un attimo, un attimo solo, poi il tabellone si illuminò: e' S6" e 46/100, Périllat aveva battuto se stesso, Périllat aveva abbassato di oltre 4" il record prestigioso della < piste verte», record cTte aveva stabilito giusto un anno fa. Lì, sul momento, nessuno dubitò del trionfo di Guy. Giunse Senoner, irruppero come furie Wagnerberger, Lacroix, Duvillard. I tempi erano tutti ottimi, tutti (ad eccezione dell'azzurro) avevano migliorato il vecchio record, ma Périllat restava al comando, il suo tempo pareva imbattibile. Fu però la volta di Zimmermann' e i francesi sì arresero di fronte al B'25"1S/100 realizzati dall'austriaco. Venne il turno di VioUat e i francesi scoppiarono in un'ovazione intensa di gioia. Emilc era riuscito nell'impossibile,EmL le era stato cronometrato in un sensazionale £' $4" 82/100. L'ovazione del pubblico, però, svanì in un confuso mormorio di stupore di fronte allo spettacolo offerto da Schranz, che, là dove gli altri appena stavano in piedi, forzava, forzava ancora, in una disperata, disumana ricerca di velocità. Perfino la voce anonima dello < speaker» ebbe un palpito di eccitazione, allorché comunicò che il ragazzo di Kitzbilhel era stato ilmigliore. Tempo: V S4" 33/100. ZI che kquivoleva ad una media di 81 chilometri e 700 metri all'ora, la pazzia di un uomo che net tratti di maggiore pendenza aveva raggiunto e superato i 1S0 all'ora. Speravamo molto, e con sincerità* dal nostri ragazzi, e siamo rimasti a mani vuote. Ma ad equilibrare il bilancio ci ha pensato una donna, la Pia Riva, che nei giorni passati aveva dato l'impressione di essere un'atleta finita e che ieri invece è riuscita a compiere un'autentica prodezza, conquistando il secondo posto. Presi dal duello fra le francesi e le austriache, nessuno più teneva in alcun conto le italiane, i pronostici guardavano semplicemente alla Jahn e alla Bochatay. Ha vinto la Haas, una ragazzona austriaca che ha sfogato la sua felicità in un lungo pianto sommesso e commovente, necessario a scaricare una troppo intensa carica nervosa. E, al secondo posto, è finita la Riva, che forse avrebbe voluto dime quattro ai giornalisti, dopo le critiche durate un'intera settimana, e che si è limitata a stringere con britannica flemma le mani di quanti si congratulavano oon lei. Gigi Boccacini Classifica discesa Ubera maschile: 1) Schranz (Austria) 2'24"33/100; 2) Viollat (Francia) a 49/100; S) Zlmmermann (Austria) a 70/100; 4) Forrer (Svizzera); 5) Nenning (Austria); 6) Périllat (Francia). Classifica discesa libera femminile: 1) Haas (Austria) 2'09"8/100; 2) Pia Riva (Italia) a 3"23/100; 3) Ferries (Stati Uniti) a 4" 68/100. Combinata maschile: 1) Schranz (Austria) p. 11,04; 2) Nenning (Austria) p. 33,21; 3) Leitner Ludwing (Germania) p. 64,57; 4) Senoner (Italia) 78,55. Combinata femminile: 1) Goitschei (Francia) 41,13; 2) Jahn (Austria) p. 44,78; 3) Netzer (Austria) p. 48,33; 12) Pia Riva (Italia) p. 187,80. Longo ha vinto la prova di ciclocross in cui Caul si è classificato quinto (Telef.) Sulle nevi di Zakopane De Florian ha ottenuto un magnificò piazzamento (Tel. Pia Riva (a sinistra) e l'austriaca Haas dominatrici tra le discesiste (Telefoto)