Il Primate di Polonia card. Wysiynski atteso per venerdì prossimo a Roma di Filippo Pucci

Il Primate di Polonia card. Wysiynski atteso per venerdì prossimo a Roma Dovrebbe fermarsi in Italia una quarantina di giorni Il Primate di Polonia card. Wysiynski atteso per venerdì prossimo a Roma Ha dovuto chiedere il permesso per il viaggio al governo di Varsavia - Si incontrerà con il Papa e presenterà alla Commissione preparatoria del Concilio ecumenico i risultati di un'inchiesta svolta fra il clero polacco Nostro servizio particolare Città del Vaticano, lun. matt L'arcivescovo di Varsavia, cardinale Stefano Wyszynski, giungerà a Roma nel corso di questa settimana, quasi certamente la mattina di venerdì prossimo, accompagnato da due ecclesiastici in funzione di segretari, i monsignori Padacz e Kotoski. L'ultima volta che il porporato aveva ottenuto il permesso dalle autorità governative polacche di raggiungere Roma risale all'ottobre del 1958, per il Conclave da cui doveva uscire eletto Giovanni XXIII. Le ragioni del viaggio attuale sono indicate in ambienti ecclesiastici con un duplice motivo: la visita «ad limina Apostolorum> che i vescovi di tutto il mondo debbono compiere in periodi prescritti per riferire al Papa sulle condizioni delle rispettive diocesi, e la riunione, che avrà inizio il 19 febbraio prossimo, della commissione preparatoria del Concilio Ecumenico, della quale il cardinale Wyszynski fa parte come « membro >. Secondo le notizie che si hanno nei circoli polacchi della capitale, l'arcivescovo di Varsavia partirà dalla sua sede mercoledì, servendosi del treno proveniente da Mosca, e arriverà alla stazione Termini di Roma alle 8,45 circa di venerdì. Sembra che l'autorizzazione del governo comunista polacco contempli — come già era avvenuto per precedenti viaggi del porporato in Italia nel maggio del 1957 e nell'ottobre del 1958 — una permanenza a Roma di una quarantina di giorni. Il cardinale Wyszynski li trascorrerà in qualche convento di suore o all'Istituto polacco (dove sono già stati portati a termine i preparativi per accoglierlo) evitando, nei limiti del possibile, qualsiasi forma di pubblicità ed astenendosi da dichiarazioni che potrebbero apparire compromettenti agli occhi dei governanti comunisti di Varsavia. E' certo infatti che ogni parola, ogni atteggiamento del porporato saranno controllati e riferiti, me¬ no, naturalmente, ciò che sarà detto e deciso nei colloqui, senza testimoni indiscreti, che l'arcivescovo avrà con il Papa e con i dirigenti delle Congregazioni romane. Per la prima volta il cardinale Wyszynski prenderà parte ad una seduta plenaria della commissione preparatoria del Concilio. Di essa sarà anzi, senza dub¬ bio, membro di tutto riguardo, nella sua veste di « pastore > addetto ad una particolarissima porzione del cattolicesimo, immersa in una zona geografica in cui vengono sostenuti e propagandati con l'appoggio del regime buona parte degli « errori > che il Vaticano II dovrà condannare solennemente. Il cardinale presenterà alla commissione pre- paratoria 1 primi risultati di una inchiesta promossa dall'Episcopato in mezzo al clero polacco, per sollecitare consigli e giudizi su venti questioni attinenti ad altrettanti temi sui quali il Concilio vaticano dovrà pronunciarsi. Esse riguardano tra l'altro l'opportunità di riforme liturgiche, il metodo più valido della evangelizzazione nei tempi presenti, l'adeguamento all'epoca moderna del principi ispiratori dell'Indice dei libri proibiti, la più vasta collaborazione del laicato all'opera del clero, le possibilità di un raggiungimento dell'unità cristiana. Il cardinale Wyszynski ripartirà alla volta di Varsavia verso la fine di marzo. In questo frattempo si incontrerà a Roma con una delegazione di cattolici polacchi residenti negli Stati Uniti, guidati dall'arcivescovo di Filadelfia per il rito ucraino, per concordare un programma di cerimonie commemorative nel millenario della conversione della Polonia alla fede cattolica. Tali festeggiamenti avranno luogo nel 1966 e al termine di esse una statua della celebre Madonna di Cz^.tochowa, la cosidetta «Madonna nera> 11 cui Santuario più famoso si trova a Jasna Gora, in Polonia, secondo un desiderio espresso dal Papa, verrà insediata in una cappella del Palazzo apostolico vaticano o nella Basilica di San Pietro. Filippo Pucci

Persone citate: Giovanni Xxiii, Stefano Wyszynski, Wyszynski