In aereo-scuola precipita sii inTanlo con 5 persone

In aereo-scuola precipita sii inTanlo con 5 persone Dramma in un aeroporto pugliese In aereo-scuola precipita sii inTanlo con 5 persone L'apparecchio, sfondato il tetto della macchina, perde il carrello nell'urto ma riesce egualmente ad imboccare la pista ed a fermarsi - Sull'automobile il preside di una scuola di Bisceglie con la moglie e tre bimbi seguiva le evoluzioni del velivolo - La donna e due dei piccoli gravemente feriti Bari, lunedì mattina. Sulla strada statale n. 16, a pochi metri dalla pista di atterraggio dell'aeroporto di Palese Macchie, un aereo-scuola, appartenente all'Aeroclub Palese, nell'effettuare l'operazione di atterraggio, si è eccessivamente abbassato sulla strada ed ha perso il carrello nell'urto contro un'automobile che procedeva lentamente proprio perché gli occupanti stavano osservando il velivolo nelle sue evoluzioni. Le cinque persone che si trovavano a bordo dell'auto sono rimaste ferite e sono state ricoverate all'Ospedale Inail di Bari. L'aereo, dopo l'urto contro la macchina, è riuscito egualmente ad atterrare senza carrello; sia il pilota che l'istruttore non hanno riportato lesioni. L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio alle ore 15,25. L'ing. Giuseppe Ungaro, preside dell'Istituto di avviamento di Bisceglie, di 52 anni, era partito da Bitonto con la sua «600». Data la giornata festiva aveva deciso di portare in gita i familiari. Alla consorte ed al figlioletto Angelo di 3 anni, si erano aggiunti due amici di quest'ultimo: Sabino Stellacci dì 4 anni ed il fratello Francesco, di 8. La comitiva si era sistemata nella * 600 » nel seguente modo: alla guida il prof. Ungaro: a destra, sul sedile anteriore, la moglie, la professoressa in lettere. Maria Rosaria Zaza di 42 anni, con il pìccolo Angelo in grembo; dietro, Francesco Stellacci dalla parte destra e il fratello Sabino dal lato sinistro. L'Ungaro, giunto all'altezza dell'aeroporto, non avendo notato alcun segnale di pericolo ed avendo visto spento il segnale di divieto di transito, proseguiva la corsa: in quel momento stava atterrando un aereo-scuola, del tipo «Aermacchi 416 », recante la sigla «Pai-Unia», con a 'bordo l'istruttore Carlo Crtarelli di 21 anni e l'allievo Umberto Buda, un milanese di 32, che era alla guida. I bambini chiedevano di poter assistere alle evoluzioni dell'aereo; per accontentarli l'ing. Ungaro rallentava ulteriormente la marcia dell'autovettura. In quel momento l'aereo si abbassava nettamente per poter imboccare la pista che ha inizio a una decina di metri dalla strada ed urtava con il carrello il lato destro dell'automobile, all'altezza del tetto, squarciandolo; l'apparecchio poteva però continuare la discesa ed andava ad atterrare sulla pista. II carrello, staccatosi dall'aereo, per effetto dell'urto, è finito a circa duecento metri dì distanza, sulla strada. Subito accorrevano militari e civili e dall'auto venivano estratti i corpi dei cinque occupanti che, dopo le prime cure presso l'infermeria mili tare del campo di aviazione, erano trasportati in autoambulanza all'ospedale dell'Inail Il piccolo Angelo, rimasto fortunatamente illeso perché protetto dal corpo della madre, è però stato colpito da un forte choc e risponde solo con cenni del capo allorché gli si chiede sa ha avuto paura. Fra tutti, i più gravi so no la signora Zaza, che ha riportato la frattura del cranio in più parti; il piccolo Francesco Stellacci, che versa in condizioni preoccupanti, ed il fratello Sabino, che ha il viso irriconoscibile, oltre a lesioni al torace e all'addome. Per questi ultimi tre la prò gnosi è riservata, ma le loro condizioni, tranne quelle di Francesco Stellacci, vanno migliorando. Il prof. Ungarp ha riportato ferite e lesioni di non grave entità. L'autorità giudiziaria ha aperto un'inchiesta per stabilire -le responsabilità. Al momento dell'incidente quando l'aereo stava per scendere sulla strada, l'istruttore ha tentato di rettificare la linea di volo afferrando ì co mandi, ma la collisione è stata egualmente inevitabile. I due piloti si sono recati all'ospedale p visitare i detrenti Aurelio Calitri pianti, comm. Giudo Alberto Rivetti vice-sindaco di Biella, illustrando il programma futuro che prevede l'investimento di 500 milioni. Verrà tra l'altro costruita nel prossimo autunno una funivia che dal lago, ogni 9 minuti, porterà 15 persone all'anticima del Mucrone. Di qui una comoda mulattiera consentirà anche ai turisti meno allenati di raggiungere la vetta della montagna che simboleggia il Biellese, a oltre 2300 metri di altezza. Dopo i discorsi, i convenuti sono saliti al lago del Mucrone dove, nei locali della stazione, era stato preparato un rinfresco. La cabina che ha compiuto ufficialmente il primo viaggio è stata messa in moto dall'ing. Carlevari.

Luoghi citati: Bari, Biella, Bisceglie, Bitonto