Dieci anni di manicomio alla baronessa Paola Mira

Dieci anni di manicomio alla baronessa Paola Mira Dieci anni di manicomio alla baronessa Paola Mira Riconosciuta totalmente inferma di mente • L'imputata ha ascoltato tranquilla la sentenza ■ Condannati il ginecologo e l'autista che in Assise erano stati assolti (Dal nostro corrispondente) Venezia, 20 febbraio. La trentottenne Paola Riva, baronessa per titolo acquisito da matrimonio, dopo aver passato questi due ultimi anni in carcere, ne trascorrerà dieci in un manicomio criminale. I giudici della Corte d'Assise di Appello rimasti due ore e mezzo in camera di consiglio, hanno accolto in pieno la richiesta del Procuratore Generale. Il dott. Schivo aveva affermato la piena colpevolezza dell'imputata per omicidio volontario, per occultamento di cadavere e per alcuni reati minori, dichiarandola non punibile per totale infermità di mente. La Corte ha riconosciuto Paola Riva colpevole solamente di concorso in omicidio volontario aggravato, dichiarandola non imputabile per incapacità di intendere e di volere, ed ha ordinato il suo ricovero in u,i manicomio giudiziario per un periodo non inferiore ai dieci anni. La Corte ha cosi annullato, riformandola, la sentenza della Corte d'Assise di Treviso che aveva condannato la ba'.onessa Riva a 5 anni e 7 mesi, negando valore alla pe- rizia psichiatrica a cui l'aveva fatta sottoporre il giudice istruttore di Treviso nel manicomio di Pozzuoli, (ove mori la madre sessantaduenne dell'imputata). Detta perizia, all'opposto, la sentenza odierna l'ha giudicata pienamente valida. I difensori — l'avvocato Brustolon e l'avvocato Sorgato di Venezia — hanno fondato le loro tesi su tre punti: validità della perizia psichiatrica e pertanto totale infermità di mente, inesistenza dei reati minori e mancanza del concorso nell'uccisione della figlia nata nel gennaio del '59. L'avv. Sorgato ha negato l'esistenza di prove nei reati contestati alla sua patrocinata, dall'occultamento di cadavere ai sette procurati aborti. Ha analizzato la perizia d'ufficio per concordare pienamente con le conclusioni degli psichiatri. II ginecologo triestino dott. Antonio Danieli che l'Assise di Treviso aveva assolto per insufficienza di prove dall'accusa di procurato aborto, è stato condannato a due anni e sei mesi con eguale periodo della professione. L'autistLeone Splendori, già assoltcon formula dubitativa dall'imputazione di estorsione ddue milioni, è stato condanna to a quattro anni e sette mesper estorsione continuata. La Corte ha confermato lsentenza nei confronti del'ostetrica Marinella Pelizzon che era stata condannata peprocurato aborto a due anndi reclusione con il condone di Mario Gastaldello chera stato assolto per insuffcienza di prove dall'accusa ddetenzione di stupefacenti. Degli imputati, tutti a pie de libero meno la Riva, erpresente solamente la baro nessa la quale indossava lstesso ampio cappotto nero dieri e portava in testa un fazzoletto azzurro. E' rimastper l'intera udienza sedutnell'interno della gabbia. Hdimostrato un certo interessper le arringhe dei suoi difen sori durante le quali ha pian tn più di una volta. Alla letura ripUa sentenza è rimastinvece impassibile con l-guardo assente. I suoi difensori ricorreranno in Cassa pione. I. Paola Riva al banco degli imputati durante l'udienza di ieri a Venezia (Telefoto) (Dal nostro corrispondente) mesi, negando valore alla pe- di interdizione dall'esercizio I.

Luoghi citati: Pozzuoli, Treviso, Venezia