L'attore Gianni Santuccio «fermato» e rilasciato per un traffico di droga

L'attore Gianni Santuccio «fermato» e rilasciato per un traffico di droga L'attore Gianni Santuccio «fermato» e rilasciato per un traffico di droga Un assegno con la sua firma trovato in tasca ad uno spacciatore - Arrestati quattro uomini e una donna - Convocati in Questura un regista e attori di teatro e della tv (Dal nostro corrispondente) Milano, 17 febbraio. L'attore di prosa Gianni Santuccio (all'anagrafe Giovanni Santuccio 61 anni, da Clivio di Varese) è stato trattenuto oggi per dodici ore In Questura a disposizione delle autorità di P.S. incaricate dalla Magistratura di portare a termine una complessa inchiesta _u un traffico di stupefacenti scoperto di recente in un negozio di elettrodomestici in corso Vercelli 45. L'attore, che ha protestato la completa estraneità alla vicenda, è stato rilasciato questa sera. La prima fase dell'operazione si era conclusa con l'arresto del commerciante Washington Gandolfl, rinviato a giudizio nei giorni scorei per acquisto, detenzione e traffico di droga. Le successive indagini hanno portato, ora, all'arresto di altri cinque individui che sono già stati rinchiusi nel carcere di San Vittore. Si tratta dell'odontotecnico Alberto Zonca di 39 anni, nato a Bergamo e abitante a Milano in via Malusardl 8, già gravato' di precedenti in materia di detenzione di stupefacenti; Antonio Bruno, detto «Nene», nato a Tunisi 53 anni fa e residente a Milano in viale Abruzzi 3, arrestato tre anni fa per falsificazione di passaporto; Franco Chiaro Dominion!, nato a Parma 42 anni or sono, già abitante a Milano in via Pinturicchlo 9 e con dannato a due anni di carcere per truffa aggravata, Alfredo Secchi, nato a Milano 53 anni fa e abitante in via Voghera n. 29; Carmela Felice di 29 anni, da Siracusa, abitante a Milano In viale BHgny 2. L'ultima operazione aveva preso avvìo una ventina di giorni fa, quando la polizia cominciò a seguire da vicino i movimenti dello Zonca, amico del Gandolfl e sospettato di trafficare ancora In droga. Ripetuti appostamenti rivelavano che lo Zonca si incontrava spesso, davanti al portone di casa, con individui che parlottavano brevemente e se ne andavano quasi subito. La polizia attendeva di acquisire elementi sufficienti; poi — la notte tra giovedì e venerdì — passava all'azione bloccando in via Malusardl lo Zonca e Chiaro Dominion!. L'operazione non si svolgeva senza difficoltà perché mentre il Dominion! tentava di liberarsi di due bustine contenenti cocaina, lo Zonca cercava, senza successo, di chiudere alle sue spalle il portone dello stabile per sfuggire agli agenti. Nell'abitazione dello Zonca è stata sequestrata della cocaina, nonché un bilancino di precisione e alcune cartine vuote. Contemporaneamente, in viale Abruzzi, altri agenti arrestavano il « Nene ». Nella sua casa, non si trovava droga ma, nel sottotetto dell'abitazione, I poliziotti rinvenivano, fra le tegole, una fiala contenente 10 grammi di cocaina. Intanto, in altri punti della città, si procedeva all'arresto delle altre persone. In tasca allo Zonca, all'atto della aua perquisizione, veniva scoperto un assegno di 50 mila lire, emesso da una donna e « girato » dall'attore Santuccio la sera precedente. Lo Zonca affermava di averlo ricevuto dall'attore In cambio di 7 milligrammi di droga. L'attore ha però energicamente negato, asserendo che l'assegno era stato dato allo Zonca soltanto per farlo cambiare. In questura sono stati convocati oggi anche altri attori di teatro e della televisione (dei quali però non si conosce il nome) e un regista assai noto in Italia. Non è ancora dato di sapere se tutti costoro abbiano effettivamente acquistato stupefacenti o se invece i loro nomi siano stati trovati sui registri della ditta appartenente al Gandolfl solo come acquirenti di elettrodomestici, come tutti sostengono ora. Anche gli agenti della « Squadra mobile », d'altronde, non sanno raccapezzarsi in questo dedalo complicatissimo e delicato. L'inchiesta pertanto non potrà concludersi che tra qualche giorno. g. rn. Gianni Santuccio, a sinistra, dopo l'interrogatorio (Tel.)