Sugli schermi oggi a Torino

Sugli schermi oggi a Torino Sugli schermi oggi a Torino o e n Anche questa settimana una notevole varietà di generi caatterizza le « prime visioni » e permette allo spettatore di scegliere con facilità. Un' tipo di film che va acquistando giusta voga, trovando legittime aderenze in vasti strati di pubblico, è quello, diremo così, giornalistico, cronistico: strulturalmente disarticolato anche se legato da un sottile Alo conduttore che dà alle varie e affini notazioni carattere di inchiesta. Esemplare in questo senso è: I nuovi angeli di Ugo Gregoretti, dove questo intelligente regista, prima televisivo ed ora cinematografico, realizza un'acuta indagine sui giovani d'oggi, con spregiudicato riferimento ai problemi dell'uno e dell'altro sesso. XI sondaggio è di pungente interesse, sia per il suo impegno sociale, sia per la sua costante validità spettacolare. Chi non voglia invece disancorarsi dalla convenzione e restare nei limiti (magari angusti) del film-tradizionale può scegliere, a piacimento, tra; II sentiero degli amanti: tipico, e forse superato, campione di «fllm-che-ia-piangere». Racconta, a colori, sulla fai sariga di moduli collaudatissi mi, 1 patetici casi di due amanti — lui irrimediabilmente mal coniugato — che invano anelano la felicità delle nozze. Robinson nell'isola dei corsari: technicolor soprattutto per ragazzi in cui il produttore Walt Disney punta forte sull'ingenua credulità di un pubblico incline ad ancora trovare occasioni di divertimento nelle peripezie di una famiglia naufragata. H'gioco della verità. Questo è un < giallo > con . due cadaveri, abbastanza comune nella sostanza, però fuor dall'usuale nella forma ambiziosa, troppo ambiziosa per la sua rancida materia poliziesca. Qualche dialogo stimolante. La mia geisha. Una commedia hollywoodiana: genere un dì felice, oggi spesso sofferente di arteriosclerosi. Una diva americana di gran nome si fa passare per nipponica, si traveste da < Butterfly » allo scopo calcolato di gabbare il marito regista: poteva essere una tavoletta, satirica ed arguta; invece è soltanto una improbabile finzione, peraltro sostenuta dalla presenza di una grande attrice; Shirley Mac Laine. I Comanceros: bianchi cattivi che sobillano, incattivendoli, pellirosse facilmente manovrabili, alcool e armi aiutando: ma John Wayne vigila e alla fine tutto s'aggiusta. Fuori dalla « routine > ci sono ancora, per fortuna: Le beau Serge: il primo (1958) e il miglior film di Chebrol, uno dei « commandos » dì quella « nouvelle vague >, cosi presto spenta. ET la storia di uno studente che riporta sulla buona via, dopo drammatici sforzi, un amico abbrutito dal vizio. Il tutto su uno sfondo di provincia francese avvelenata, addormentata e vista polemicamente. Paris Blues: interpretata da Paul Newman, Joanne Wood ward, Sidney Poitier, Diahann Carrol, è una storia risaputa di amori turistici all'ombra della Torre Eiffel, però riscattata, trasfigurata da una colonna sonora intessuta di splendido musiche del «Duca » Elllngtoa, cui dà una mano, impareggiabile, Louis Armstrong Ln«E(spRltTrPAmMMBCMGPLp

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