Sonno, fatica e nervosismo peggiori nemici di chi guida

Sonno, fatica e nervosismo peggiori nemici di chi guida Concluso a Bologna il convegno «medicina-automobilismo^ Sonno, fatica e nervosismo peggiori nemici di chi guida Concorrono a un gran numero di incidenti stradali -1 pericoli dell'alcool e dei cibi troppo grassi - La macchina risveglia ed accentua l'istinto di potenza - Così avvengono le sciagure per imprudenza (Dal nostro inviato speciale) Bologna,. 10 febbraio. Il problema della prevenzione degli infortuni stradali è tra 1 più importanti della nostra epoca: l'automobilismo è in continuo incremento o in conseguènza assistiamo purtroppo al doloroso moltipllcarsi dei sinistri. Gli studiosi at- . tribuiscono alla macchina, alla strada, all'uomo la causa degli incidenti stradali, e tutti sono d'accordo nell'ammettere che l'uomo ne sia il principale responsabile. . Molti riportano all'imprudenza l'origine della maggior parte di tali incidenti; altri preferiscono parlare di mancanza di educazione stradale; i moralisti adducono l'assenza di un'educazione morale sentita; i preposti al traffico lamentano la mancanza di rispetto delle norme del codice; gli psicologi parlano di difetto di attitudini, di frustrazione, di bisogno d'evasioni, di personalità mal disposte alla guida; i fisiologi e i medici infi'- ne richiamano l'attenzione sulla prontezza dei riflessi, su particolari insufficienze fisiche ostacolatiti ' la guida. Effettivamente le cause umane dell'infortunio stradale sono molteplici, e i medici che coltivano la medicina preventiva riconoscono quanto sia necessario approfondire la conoscenza degli errori e dei meccanismi con cui si verifica l'evento dannoso, e lo studio delle condizioni psico-fisiche di chi è stato attore di incidenti stradali, per trarne norme valevoli ai fini della prevenzione. Una delle cause che più frequentemente distolgono l'automobilista dall'osservanza delle norme stradali è costituita dal fatto che la macchina risveglia od accentua l'istinto di potenza, la spinta di ognuno ad affermare la propria personalità. Chi guida si sente infatti sovente Immedesimato con la sua macchina e riporta la falsa impressione che egli sia la macchina stessa, veloce, forte, agile, potente come essa. Tale impressione è più accentuata in alcuni individui suggestionabili, i quali sono più di altri portati a gustare l'ebbrezza della velocità, a gareggiare nei sorpassi, a mostrarsi irrequieti- della guida. Questa analisi delle condizioni in cui ei esplica il rapporto guidatore-macchina-strada è stata illustrata oggi, nella seconda giornata del convegno bolognese dedicato al tema «Medicina e automob't lismo>, dal prof. Patrizi, di rettore generale. dell'Istituto italiano di medicina del traffico, e dal prof. Boganelli, docente di psico-fisiologia applicata al corso di ingegneria del traffico presso l'Università di Roma. Gli stessi autori dell'interessante comunicazione hanno resi noti i dati di un'elaborazione statistica risultanti da un'analisi delle schede di pronto intervento della Croce Rossa nella tratta Milano-Firenze dell'autostrada del Sole, e sulle autostrade Firenze-Mare e Napoli-Pompei. L'esame si riferisce a diecimila schede, nelle quali sono state classificate le principali cause di incidenti. Le relative percentuali risultano; scontri laterali 30 per cento; fuoruscita del veicolo dalla sede stradale 25 per cento; caduta del veicolo 17 per cento; tam pOnamenti 16 per cento; scon tri frontali 10 per cento. Una relazione di alto valore scientifico ha svolto il prof. Campanacci, direttore del l'Istituto di patologia medica e metodologica presso l'Università di Bologna, Il relatore ha affermato che la divulgazione medica serve a dare all'automobilista le conoscenze necessarie a crearsi un'autodisciplina di guida. Tra queste conoscenze, alcune riguardano la patologia del guidatore, dovute ad eccesso di tensione nervosa, ad eccesso di fatica fisica, alla posizione seduta, alle correnti d'aria che si possono formare all'interno del veicolo. Altre conoscenze sono inve ce quelle del fattori che concorrono alla genesi dell'incidente stradale. Il più importante di essi è la fatica, poi vengono il sonno, l'irritabilità, le momentanee eclissi di coscienza, dovute a cattiva circolazione sanguigna, ad un colpo di tosse; poi i difetti della vista e dell'udito; l'alcoolismo; le alimentazioni troppo ricche di grassi e, infine, certe particolari caratteristiche psi cologiche (esibizionismo, aggressività, suscettibilità, e così via). Altre relazioni o comunicazioni di notevole interesse pratico sono infine state Illustrate dal dott. Mariani (che tra l'altro, richiamandosi all'assicurazione doll'on. Zaccagnini sull'interessamento del governo circa l'eventuale adozione obbligatoria della cintura di sicurezza sulle auto, ha ricordato che in questi giorni la Fiat ha portato un decisivo contributo cominciando a consegnare 1 suoi veicoli con necessari attacchi ancorati al la struttura dell'automezzo), e dal dott. Lucchesi sull'alimentazione più opportuna per chi deve guidare per molte ore consecutive. Il convegno si è concluso con un Invito a risolvere i problen.i riguardanti la complessa materia con spirito pratico, affrontando realisticamente 1 molti aspetti che' la situazione del traffico stradale rende di giorno in giorno più drammatici. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Campanacci, Ferruccio Bernabò, Mariani, Patrizi, Zaccagnini

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Pompei, Roma